Nella città commissariata che si preparà all'evento giubilare, cresce la repressione e si restringono gli spazi sociali. Sotto sgombero diverse esperienze consolidate di autogestione nei quartieri, tra cui il Corto circuito: per questo il 23 ottobre si terrà un corteo a Cinecittà.
La prima corrispondenza, realizzata intorno alle 9,30, è con un compagno di Binario 68 dal presidio davanti al centro sociale sgomberato questa mattina all'alba.
La seconda è dal corteo che dopo le 11 si è snodato per le vie cittadine dopo aver portato la protesta in Comune, davanti al sindaco
Roma, 24 Settembre 2014
Questa mattina due attivisti romani, Nunzio D’Erme e Marco Bucci, sono stati sottoposti
ad arresto cautelare. Entrambi da anni svolgono attività sociale nella città di Roma,
aprendo spazi di democrazia, difendendo i diritti “di chi non ha diritti”, sempre dalla parte
delle lotte sociali e per un reale diritto alla città, il primo addirittura con il ruolo di
Consigliere Comunale per 10 anni.
I fatti di stamattina si riferiscono a quanto avvenuto lo scorso maggio nella sede del VII
municipio durante un convegno istituzionale sull’educazione alla diversità, alla quale hanno
preso parte anche i movimenti sociali del territorio. Nel corso dell’evento alcuni esponenti
di Militia Chirsti hanno aggredito i partecipanti ribadendo così la loro posizione omofoba e
la loro contrarietà all’iniziativa.
Marco Bucci, incensurato, si trova ora agli arresti domiciliari, mentre per Nunzio D’Erme
è stata disposta l’immediata traduzione in carcere a Regina Coeli. L’intento repressivo
è evidente dalla pretestuosa applicazione di queste misure cautelari, giustificate dalla
“notorietà e capacità di mobilitare”.
Invitiamo quindi coloro che hanno partecipato all’assemblea pubblica del 17 settembre a Piazza
dei Sanniti ad aderire al presidio di giovedì 25 settembre alle ore 18.30 sotto Regina Coeli
per gridare tutta la nostra solidarietà e pretendere la libertà di Marco, Nunzio ma anche
degli altri attivisti arrestati negli ultimi mesi a seguito delle lotte sociali per il diritto
alla città e all’abitare. Confluiremo poi tutti all’Assemblea pubblica a Piazza dei Sanniti
perciò posticipata alle ore 21.
Rete Spazi Autogestiti e Occupati
Il segnale dato ieri, con lo sgombero del Volturno, rappresenta non solo un duro colpo inferto agli spazi sociali della città, ma anche all'idea altra di cultura che questi spazi incarnano. Domani tutti/e in piazza in difesa degli spazi occupati.
Questa mattina 26 giugno alle 5.30 il Centro Sociale Corto Circuito ha
subito un incendio di grave entità che ha raso al suolo l’intero padiglione
che ospitava l’osteria, la sala teatro, la scuola popolare e i laboratori.
A qualche ora di distanza le cause non sono chiare, per il momento non si
esclude nessuna ipotesi e chiediamo che siano al più presto accertate le
cause.
Dopo 4 ore i vigili del fuoco sono ancora a lavoro per spegnere l’incendio.
Si procederà a breve per mettere in sicurezza l’area. Niente e nessuno ci
fermerà il Corto non chiude, stiamo già lavorando affinchè da domani
l’osteria e la palestra siano attive.
Sia apre da subito la campagna di sottoscrizione per la ricostruzione del
centro sociale, invitiamo tutta la città a contribuire alla riattivazione
immediata del Corto Circuito presso il cc: codice iban
IT43O0301503200000000125925 causale ricostruzione cortocircuito.
Per info 3294037069
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*Senza Corto non SoStare*
Epilogo inatteso per quanti, sindaco di Rho in testa, credevano di poter chiudere con la forza un percorso di lotta che, invece, intercetta sempre più consenso tra la gente. La Fornace resiste...