Riders verso il 1 Maggio
Insieme ai riders di Torino e Milano parliamo delle mobilitazioni in vista del primo maggio, del dibattito all'interno del governo sulla figura del rider, delle loro rivendicazioni.
Insieme ai riders di Torino e Milano parliamo delle mobilitazioni in vista del primo maggio, del dibattito all'interno del governo sulla figura del rider, delle loro rivendicazioni.
- Corrispondenza con un compagno del movimento di lotta dei disoccupati di Napoli (7 novembre). La lotta dei disoccupati napoletani con conflitto e determinazione va avanti e sostiene le mobilitazioni di lavoratori e lavoratrici.
- Corrispondenza con un lavoratore Deliveroo di Torino, multinazionale che si occupa di gestire le consegne a domicilio in bici. Il lavoratore ci racconta come funziona il lavoro dei riders e le forme di sfruttamento.
Nelle strade delle nostre città possiamo vedere schiere di riders che attraversano i quartieri per consegnare pacchi per aziende come Deliveroo, Just It, Foodora. A Bruxelles dove è più avanzato il fenomeno delle consegne dei fattorini su bici, da anni i riders si organizzano per ottenere migliori condizioni di lavoro. La maggior parte giovanissimi per poter sostenere la fatica del trasporto in bici, nelle ultime settimane, hanno scioperato bloccando le principali arterie della città e occupando la sede di Deliveroo in protesta contro le recenti misure che l'azienda vorrebbe applicare. Ovvero, un contratto dove il salario non viene elargito su base oraria ma in base alle consegne. Le principali aziende della sharing economy, infatti, puntano a trasformare i lavoratori in "partners" e ad usare la tecnologia digitale per stravolgere il consueto rapporto tra capitale e lavoro secondo quel processo che in Nord Europa viene chiamato Uberizzazione.