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Dub

PeruDub Files: InkaDub

Data di trasmissione

Ventinovesima puntata, della Stagione 23/24, di Militant Dub Area sul 87.9 di Radio Onda Rossa.

Durante la prima ora abbiamo aggiornato l'informazione rispetto alla situazione a Gaza, raccontando le stragi provocate dallo Stato sionista d'Israele con gli ultimi attacchi contro campi di rifugiati palestinesi. Sempre nella prima metà abbiamo anche presentato due fresh realeses: Scare dem dei Rebel Control e una nuova versione di Hold Gathering dei Mystical Powa featuring Idren Natural.

Nella seconda metà della puntata, il nostro Barabbas ci ha guidato all'ultima tappa del nostro viaggio in Perù per scoprire la scena sound system del paese sudamericano. In questa opportunità siamo arrivati nientepopodimeno che alla capitale del impero Inca: Cuzco. E come souvenir Barabbas ci ha portato una dubplate di Moa Anbessa registrata in collaborazione con Qosqo Sound System.

Buon ascolto!

 

La Playlist:

Prince Far I - Natty champion
Icho Candy - Jah calling all over the world
Israel Vibration - Rudeboy shufflin'

Max Romeo - War in a Babylon
Barrington Levy - Money move
Vivian Jones - Legalise It

Rebel Control - Scare Dem
Idren Natural - Hold a gathering

Barabbas - Come check (Qosqo sound system Dub plate)

Ras Angels - Babylon burning
Barry Isaacs - Ina de book
Robert Lee - Battlefield
Dixie Peach - Champion Sound
Million Stylez - Move from on Yah
Paul St. Hilaire - One o'clock rock
Mr. Zebre meets Sax&Dub - Sax revelation

Bella Dub!

Data di trasmissione

Ventotessima puntata, della Stagione 23/24, di Militant Dub Area sul 87.9 di Radio Onda Rossa.

Nella prima metà abbiamo parlato al telefono con Mattia Petullà e Giulia Angrisani, registi del documentario "Terra in vista", proiettato per prima volta lo scorso 27 maggio al cinema Troisi, che racconta la situazione dei braccianti migranti in Francia e cosa significa una vita di precarietà per un'intera generazione.

Durante la seconda ora abbiamo ospitato nello studio di Via dei Volsci a Bellavista Selector, selectah campano residente in Inghilterra da otto anni. Con lui abbiamo chiacchierato sulla situazione odierna della scena londinense e cosa significa far parte di quella scena in quanto "straniero".

Buon ascolto!

 

La Playlist:

The Officinalis - Socks vendor
Dennis Bovell - The Grunwick affair
The Upsetters - Return of Django

Freddie McKay - Another weekend
Tony Tuff & Jah Stitch - Rumors of war

Bob Skeng - Hills of the mountain
Earl Zero - Please Officer
El Indio - Christopher Columbus

Cristiano Jah Voice - Jah the Lion
UK Principal - Positively clear
Sista Zari - Prophecy
The Navigator meets Mighty Prophet - The gift of Jah
Green Chapel & Mike Blatchford - Power tong riddim (Sax Version)
Kandee ft. Phonarts - Peace dub

"Born Slippy"

Data di trasmissione
Durata
Una puntata ricca di tributi alla musica e non solo, che inizia dove si leva anche il sole con Inokasira Ranger, e la cover degli Underworld  "Born Slippy”, pilastro della colonna sonora di Trainspotting.
Da New York,  Sir Agent Jay (The Slackers) aka Crazy Baldhead , apre la parentesi su punk e grunge in chiave – rocksteady-  con la letale  “Astro Zombies” dei Misfits,  per poi calciare la palla nel Regno Unito fino al poliedrico producer & dub master  Prince Fatty,  con  la sua squadra di all stars che comprende tra gli altri anche il leggendario Horsemouth Wallace alla batteria. Insieme a lui, a completare il lavoro fatto sui Nirvana con “Battle for Seattle”, c'è ancora Little Roy accompagnato da Hollie Cook, e nella strumentale dagli ottimi Soothsayers, nel reprise di “Smells Like Teen Spitrits”. 
A questo punto il gioco di rimandi si fa ridondante con Rhoda Dakar (The Bodysnatchers),  che ricanta  - inna flying cymbals seventies style - “ The Man Who Sold The World”, una canzone di Bowie  molto cara allo stesso Kurt Cobain.
Usciamo dalla  - skavalcata -  della prima parte della puntata rallentando un pò il ritmo, con un - new classic- del genere in versione extended, la consapevole denuncia di “ Same Justice” di Pupa Jim & Stand High Patrol.
Anche nella seconda mezz’ora di More Fire la musica che ascoltiamo rimanda ad altro. In particolare, si inizia con il Jazz Etiope ripreso finemente in levare dai polacchi Dreadsquad con “Yèkèrmo Sèw “  feat. Don Fe, Craig Crofton e  Piotr Zabrodzki, e “Ethiopian Rhythm” dal loro prossimo EP in uscita. Ci spostiamo poi musicalmente in Turchia con un prodotto targato Dubquake,  la tradizionale “ Katibim”  - inna rockers style-  dalle mani di  Samity e la voce di Orçun SünearLa cruciale Sister Nancy, apre l’ultima sezione della puntata ripercorrendo la sua carriera  con la nuovissima “Rub a Dub Story” prodotta da Legal Shot, seguita  nella stessa chiave sonora  da Natto con “Love”,  accompagnato da Puppa Shan & Bass Culture Players.
La chiusura spetta a ben quattro nuove uscite di casa nostra. 
Dal Salento Papa Leu con “Basta Picchi” canta del valore dell’accoglienza e della ricchezza della multiculturalità. Di grande attualità, anche nel richiamo al testo di fine ottocento del poeta Peppino Mereu,  è la presa di posizione dei Train To Roots in “Gaza”, dove Nanneddhu diventa Mohammeddhu, nella denuncia dello stato di oppressione e miseria del popolo palestinese
Il gruppo maremmano dei Quartiere Coffee entrano in scaletta con Finaz della Bandabardò, e il singolo “Mr.Propaganda”,     che anticipa il nuovo album “ La mia terra”, che vede tra le collaborazioni anche Forelock, Tonino Carotone, e gli Israel Vibrations.
Prima di salutarci torniamo a casa,  e ascoltiamo a un paio di giorni dall’uscita di “Reggaediazepine”,  i romanissimi  Inna Cantina con l’estratto manieristico “Fino Al Sole”,  nel quale duettano con l’ illustre e amato expat  Puppa Albo aka Alborosie.

PeruDub Files: Session Lacustre

Data di trasmissione

Ventisettesima puntata, della Stagione 23/24, di Militant Dub Area sul 87.9 di Radio Onda Rossa.

Durante la prima ora abbiamo ricordato la Nakba del popolo palestinese, nell'attuale contesto dell'aggressione sionista a Gaza, e abbiamo anche commentato la repressione contre tutte le forme di solidarietà con la causa palestinese.

Nella seconda metà della puntata siamo andati, con la guida del nostro Barabbas, fino alla città di Puno, in Perù, per la seconda tappa dei PeruDub Files dove abbiamo conosciuto la scena locale e abbiamo anche scoperto all'artista Thampauma.

Buon ascolto!

 

La Playlist:

Tommy Mc Cook - Sweet Lorna
Easton Clarke - Bike no license
Doc Alimantado - Jah love forever

Joseph Cotton - Conflicts
Big Youth - We no want no war

North East Ska Jazz Orchestra - Take five

Thampauma - Babilon
Pawila Dos Sangres - Cusco reggae music

Dennis Bovell - Fall Babylon
Anthony B & Ras Mc Bean - Wake up call
King Kong - Peace and Love
Kandee ft. Jahzz - Savana
Shak Manaly - Burn dem again
Jah Version - Credentials

RudeDub

Data di trasmissione

Ventiseiesima puntata, della Stagione 23/24, di Militant Dub Area sul 87.9 di Radio Onda Rossa.

Puntata che abbiamo trascorso in compagnia di Marco Campitelli con il quale abbiamo chiacchierato sulla scena sound system mentre ci regalava le sue selection in stricktly vinyl.

Buon ascolto!

 

La Playlist:

Linton Kwesi Johnson - Sonny's lettah (anti Sus poem)
Bob Marley - So much trouble
Radio Fontani - United we stand

Hux Brown - Drugs man
African Brothers - Righteous man
Willi Williams - A thing call unity
Cornell Campbell - Money
Beres Hammond - I will follow you

August Pablo feat. Junior Delgado - Raggamuffin year
August Pablo - Revolution dub
Icho Candy - Babylon
Hopeton Lindo - All my love
King Kong - Reggae my litis
Yami bolo - Free Mandela
Freddie McKay - Tear drops

"Heartikal Souljah"

Data di trasmissione
Durata

La puntata parte da Bristol, dove il falsetto di Joe Yorke, accompagnato sulla traccia “Living Dead” dai Co Operators - inna fine 70s style -, denuncia le reiterate intenzioni del sistema di volerci come dei morti viventi, malpensanti ed imbevuti di ideologia fascista.

Se la situazione è critica, ci viene in soccorso il pianeta caro alla nostra trasmissione, quello descritto da Jay Smilee nel mixtape della Cool Up Records. “Planet Reggae” è  adagiata sapientemente sulla strumentale di “A True” di Dennis Brown, prima delle due tune in scaletta registrate nei Joe Gibbs studios a cavallo tra gli anni 70 e 80. La seconda, è la cruciale “Ina Jah Children” cantata da Sandra Lucille Matthews, che già si firmava Dhaima (Love Live Forever) dopo  l’incontro con la cultura hippie, e la legacy con Bob & Rita Marley.

Si prosegue in - stepper style - con due magnifiche cover. “Ring My Bell” delle Blood Sisters, uscita nello stesso anno dell’originale di Anita Ward, e la più recente “ The Model” dei Kraftwerk, nella rivisitazione di Prince Fatty con Shanice & Horseman.

Gli ultimi due dischi della prima parte della puntata viaggiano sulle stesse ritmiche, affidate alla accorata “Me Provoca Te Ver” di  Manu Chao , prodotta con Chalart58, e all’esclusivo dubplate di Kunterbunt Sound “ Dub Stories”, con Black Omolo, Kazaam Davis & Infinite.

Rimaniamo con La Panchita records di Chalart58  con “ Woman Soldier” di Belèn Natali, che da il titolo all’omonimo mixtape dell’etichetta, e alla nuova uscita di Matah “Mash It Up”.

Un disco dal quale ascoltiamo entrambe le tracce vocali, è quello prodotto nel 2019 dalla Earth & Power, con la fiduciosa “Swingin In The Trees” di Ras Hassen Ti, e la decisa  “Done Them Again “ di Rassie Ai.

Liriche consapevoli proseguono ancora sull’etichetta Moa Ambessa, e le amatissime “Heartikal Souljah” di Giallo Man, e “Jah a di Best” di Jules I, intervallate dalla cavalcata sul riddim della Forward Fever, con le seguenti tracce dedicate alla scena - Sound System -. Idren Natural “ Musical Order”, Ras Cloud & Ion One  “Rocking Time” & Rudy Roots “To The Max !”

PeruDub Files: Paradero Lima

Data di trasmissione

Venticinquesima puntata, della Stagione 23/24, di Militant Dub Area sul 87.9 di Radio Onda Rossa.

Prima di partire in viaggio di scoperta musicale per il Sudamerica, con la guida del nostro caro Barabbas, abbiamo chiacchierato sulla giornata del 25 Aprile per commentare l'agressione da parte della Brigata Ebraica a chi esprimeva solidarietà con il popolo palestinese e il partecipatissimo corteo che si è concluso al Quarticciolo.

Durante la seconda metà il nostro Paolo ci ha portato in Perù per scroprire i PeruDub Files. In questa prima tappa siamo atterrati a Lima per conoscere la scena della capitale peruviana e la storia della musica reggae nel paese sudamericano.

Buon ascolto!

 

La Playlist:

The Gladiators - Richman Poorman
Junior Byles - Beat Down Babylon
Augustus Pablo - 555 Crown Street

Dennis Brown - Revolution
U Brown - Tu Shueng Peng
Sylford Walker - Deuteronomy

Pochi Marambio y Tierra Sur - Mi Marimba
Nyjah Bredda & Kilakeo - Agua Pura
Laguna Pai - Politikanto

Rebel I meets Unidub Estereo - Burn di Ganja
RBL meets Omar Salgado - Kuntur Wisdom (Andean Winds)

Papo Puppa - My Love
Papo Puppa meets Vuyos Sound - Revolution

Prince Alla - Daniel
Ramon Judah - Signs
Barabbas - Strictly Rubadub (Monkey Man Dubplate)
Brother Culture - Supanova

 

"Rebel up"

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Durata

La puntata si apre con il ritmo one drop dall’anima roots realizzato nell’estate del 2023 dai Moby Stick. “Roots” è in particolare il titolo del brano di Luciano aka Jah Messenger, seguito in battuta dalla riddim title track “Twisted Reality”, nella quale il gruppo affianca l’iconico King Kong.

Ancora in odore di 4/20, ovvero la giornata mondiale dedicata alla Marijuana, direttamente dagli “Irie Yute Tapes”, ascoltiamo “Smoke We A Smoke” realizzata per l’occasione con The Steppas from Hawaii e gli italiani Mellow Mood, restando poi dalle nostre parti con “ Ruff inna Town” di Lion D.

Torniamo inna riddim mood con “ Rebel Up “di Purple D'lyte, che da il nome alla strumentale prodotta agli A-lone Ark studios di Roberto Sanchez, e “ Crazy World” di Muscle Emmanuel.

Waterhouse style per Alborosie, che ci riporta in Giamaica doppiando la Taxi Gang  con “Rock The Dancehall", per poi lasciarci a ripassare l’album “ Tha Kalling “ di Kabaka Pyramid,  vincitore del Grammy del 2023, che ascoltiamo insieme a Nathalia sulla traccia “Stand Up”, prima di lanciarci nella romantica “ There For You” di LMK sul Fight Again  riddim di Derrick Sound

Dopo il ritorno del giovane musical hero Dahvid Slur con “New Age Rockaz”, ritroviamo la royal family dei Morgan Heritage con la potente “Selah”, subito dopo aver ascoltato il figlio di Grampa Morgan, Jemere, nella produzione degli Inna Vision, accanto a Dre Island in “Life's Sweet”.

L’ultima parte della puntata inizia con “Blood in The Street” di Samory I, estratta dal notevole “Strenght”, e prosegue con il nuovo singolo di Ini Kamoze “ I Want You”, prodotto nella consolidata legacy con la famiglia Burrell, in duetto con l’indomabile e intensa Lila Ikè.

La chiusura è affidata al messaggio di consueta saggezza di Pupa Jim,  che da il titolo all’ ultima raccolta dei Mungo’s Hi Fi “ Past & Present”, e che ci mette in guardia dalla paura e dalla nostalgia, con uno sguardo sempre rivolto in avanti...Forward ever !

 

Family Connection

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Ventiquattresima puntata, della Stagione 23/24, di Militat Dub Area sul 87.9 di Radio Onda Rossa con tanto di family vibes.

Con la ciurma nuovamente al completo dopo il rientro di Barabbas dal Perù, i ragazzi hanno commmentato durante la prima metà la notizia della repressione, da parte delle istituzioni tedesche, del Congresso per la Palestina che si doveva svolgere a Berlino dal 12 al 14 aprile.

Nella seconda ora della puntata abbiamo dato il benvenuto a Fabio, aka Ghetto Powa, e Beppe, aka Dubass Sound, insime alla famiglia (letteralmente!) di Bass Connection, un nuovo progetto che cerca di creare unity nella scena sound system insieme allo storico CSOAT Auro e Marco. Con loro è venuta anche Sista Maria che ci ha presentato quasi in anteprima la sua ultima fresh release.

Buon ascolto!

 

La Playlist:


BARABBAS INTRO:

Barrington Levy - Ah yah we deh
Barrington Levy & Trinity - Give thanks and praise
Rebel-I & Steppin' Lions -SoulJah

BASS CONNECTION SELECTIONZ:

Freddy Mc Gregor - Run come rally
Exuma - Hold on Joshua

Tony Tuff - Tell the youth
Peter Broggs - Jah golden trone

Sista Maria - Ride the rainbow
Sista Maria - Ride the rainbow (Melodica cut)

UK Principal - Mistry Babylon
Danny Red - Calling for roots
Fikir Amlak - Hear me chant
Dubass Dubplate
Buriman - Dub against fascist
Skippa - Play on
Michael Exodus & Immi Roots - Keep clear

"Burn Your Tag"

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Durata

Inizio “crucial” con “One Two”di Sister Nancy, che introduce  il Taxi riddim cavalcato poi da “Bring Joy” di Virtus, estratto dal mixtape della galiziana Cool Up Record “Good Old Days”, dal quale ascoltiamo anche la goliardica “Ink” di Puppa Congo “inna tatoo style”, al quale l’inchiostro sulla pelle non basta mai.

“Lyrics!”... come si dice quando il testo ha un certo peso, per la traccia “Bun Your Tag” del giovane talento Lion Paw, stanca di tutte le etichette sociali che ci costringono in categorie rigide, e impersonali “tags”. Stesse sonorità per Virtus, che ritorna ammiccando alla “dub scene” con la potente “Heartikal”.

Dalla Spagna ci trasferiamo Regno Unito con Danny T & Tradesman, che ci riportano negli anni '90 con due nuove uscite su vinile, già prodotte nello scorso decennio: “Dance a gwaan” di Lutan Fyah, e il refix  devastante di “Walk & Skank” di Jah Sreechy.

Lanciati nel mondo “digikal”, passiamo dallo studio della prolifica Irie Ites, che costruisce una deadly combo dal titolo “Musical Murder”, mixando Nuttea, LMK, e il veterano Pinchers, aprendo così la strada a due travolgenti remix di Raggattack: “ Enterteiner” di Junie Ranks, e la consapevole “Tell Me Who” di Super Cat.

L’ultima parte della puntata è introdotta dal ritmo militante della consueta “Ispiration” di Lady S’kaya, prodotta da Caveman Dub & Dubbing Sun, seguita da “Conquering Lion” di The Rockers Disciples & Blackboard Jungle feat Mo’ Kalamity.

Si torna quindi dalla Cool Up Records, label eletta della puntata, per saltellare con Payoh Soulrebel e i suoi consigli di vita, nella consapevole “Teachings, e il grido di libertà di migrazione per una vita migliore, con “ My People Want To Go” dell’italo-brasiliano Paulinho.

Di origine Italiana è anche Kiko Bun, che entra nella scaletta con una lover tune potente e raffinata dal titolo “How you want me”, nella quale canta e suona tutti gli strumenti. La chiusura tutta nostrana è infine affidata alla voce di Sista Manu, e al vorticoso ring di  “Scinn' Nu Poc 'A Cuoll' prodotta dalla Black Cat Records.