1. Oggi a Magliana mobilitazione per la casa a sostegno di una famiglia sotto sfratto, corteo oggi pomeriggio alle 17.30. Intanto al municipio VIII occupato da ieri si attende per una assemblea dei movimenti di lotta per la casa con una ancora sconosciuta controparte...
2. 19. 20 Dal corteo per le vie di Magliana, la corrispondenza con un compagno
Si sta svolgendo nella zona Magliana, (un quartiere densamente popolato di Roma in cui l'emergenza abitativa è molto forte), un picchetto per bloccare l'ennesimo sfratto ai danni di una delle tante famiglie che non riescono più a pagare l'affitto.
Anche questa mattina si è svolto un presidio antisfratto nel quartiere Magliana per impedire l'evacuazione di un inquilino da una casa dell'Inps. Grazie all'ampia partecipazione le autorità hanno dovuto soprassedere, lo sfratto è stato rimandato.
Di nuovo uno sfratto, di nuovo un picchetto. Questa mattina nel quartiere Magliana, in via dell'Impruneta, un presidio antisfratto ha ostacolato e contribuito per il momento a rinviare lo sfratto agli inquilini di un appartamento dell'Inps. Ci riproveranno a febbraio, dato che l'ente previdenziale stra cercando in ogni modo di avere mani libere sul patrimonio pubblico per dismetterlo definitivamente.
Continuano gli sfratti a Roma. Questa volta è toccato ad una inquilina senza titolo della Magliana che vive in una casa dell'Inps. Un partecipato presidio antisfratto, radunatosi sin dalla mattina, ne ha fortunatamente impedito l'esecuzione.
é ancora nella sua casa l'inquilino che, raggiunto da un'ordinanza di sfratto, ha creduto nella possibilità di organizzarsi in difesa del diritto alla casa. é successo stamattina alla Magliana, dove la solidarietà nie confronti di un inquilino delle case dell'Inps si è concretizzata in un picchetto antisfratto.
Il 14 settembre 2009 dopo mesi di indagini svolte con metodi al limite della legalità, e su pressione di elementi del PDL, i carabinieri si presentarono all'occupazione di via Impruneta 51, alla Magliana, con un mandato di perquisizione dell’immobile e uno di arresto per sei persone, a cui veniva contestato il reato di "associazione a delinquere".
Fino a 17 giorni di carcere, più tre mesi di arresti domiciliari, più altri mesi di obbligo di firma la prima conseguenza di questo sciagurato impianto repressivo.
Altro risultato del teorema repressivo è stato quello di costringere i/le compagni/e ad allontanarsi dall’occupazione. Ciò ha permesso che all’interno dello stabile di via dell’Impruneta 51 si instaurasse la legge del più forte, con l’avallo dei collaboratori dei Carabinieri presenti nello stabile. Risse e accoltellamenti sono all’ordine del giorno in quel luogo e, come spesso accade, la violenza più grave l’ha subita una donna.
Oggi, a distanza di un anno dagli arresti, arriva la notizia della chiusura delle indagini con la relativa richiesta di rinvio a giudizio. Vogliono additare come criminali coloro i quali si organizzano in massa e alla luce del sole per lottare per un’esistenza dignitosa che necessariamente passa anche per avere un tetto sopra la testa.
La riflessione più complessiva deve essere sulle dinamiche intorno al diritto all'abitare e sulla repressione dei movimenti che per esso si battono. Ad essa si accompagna come logica conseguenza anche la solidarietà con i compagni e la compagna sotto accusa.
Sabato 25 settembre dal pomeriggio appuntamento alla Magliana, con un'iniziativa di controinformaizone, un'assemblea pubblica e una cena sociale.