Roberto Spagnoli presenta le sue "Prediche antiproibizioniste" giovedì 26 gennaio, a partire dalle 18,30, all'Essenza verde Lab in piazza dell'Orologio a Roma. Letture e dibattito su un tema quantomai delicato, a pochi giorni dall'arresto di Matteo Messina Denaro e dalla riproposizione ossessiva di parole d'ordine e refrain improntati al proibizionismo e al giustizialismo.
Si è chiusa a Genova la VI conferenza nazionale sulle dipendenze, a dodici anni dalla precedente. Come sempre luci e ombre, seppure vada segnalato comunque con favore il fatto che si sia tornato a parlare, a livello ufficiale, di temi legati alle dipendenze in un'ottica non esclusivamente proibizionista. Questo sempre tenendo in conto il fatto che la conferenza ha una funzione esclusivamente di dibattito e ogni atto concreto viene demandato ai decisori politici che, in questo, sembrano decisamente impegnati in altre faccende. Con Roberto Spagnoli abbiamo fatto il punto sulle conclusioni della conferenza.
Ci ha poi raggiunto Mario, un nostro ascoltatore e compagno, che ci ha reso la sua testimonianza sulla situazione delle persone tossicodipendenti in carcere partendo dalla propria esperienza di volontariato.
Si apre sabato 27 novembre a Genova la sesta conferenza nazionale sulla droghe, un appuntamento che dovrebbe essere triennale ma che si è tenuto l'ultima volta ormai ben undici anni fa a Trieste.
Con Roberto Spagnoli, curatore della nota antiproibizionista di radio radicale, cerchiamo di capire di cosa si discuterà in questi giorni e quali potrebbero essere le prospettive e le analisi sul tavolo.
A neanche una settimana dall'inizio della raccolta firme, il referendum abrogativo per eliminare il reato di coltivazione, rimuovere le pene detentive per qualsiasi condotta legata alla cannabis e cancellare la sanzione amministrativa del ritiro della patente ha già raccolto quasi mezzo milione di adesioni. Una valanga di firme che testimonia l'incredibile attenzione per un tema che la politica e il parlamento hanno quasi sempre affrontato senza discostarsi troppo dalle famigerate linee guida della legge Iervolino-Vassalli del 1990, poi ulteriormente peggiorate dalla pessima legge Fini Giovanardi del 2006. Quali prospettive si aprono nelle prossime settimane? Lo abbiamo chiesto a Roberto Spagnoli, voce dello storico notiziario antiproibizionista di radio radicale.