REGINA COELI: LETTERA DAI DETENUTI
In questo redazionale abbiamo commentato e letto una lettere arrivata a fine Novembre in redazione da parte dei detenuti del carcere di Regina Coeli, di seguito la sua trascrizione:
"Cara Radio Onda Rossa,
intanto grazie. Grazie sempre per esserci e portare voci, musiche e lotte dentro queste mura. Per usare le parole di un uomo indegno, cinico e affetto da un'oscena deriva securitaria, io vorrei confessarvi di "provare un'intima gioia" ogni volta che salutate i radioascoltatori privati della loro libertà personale. Perchè voi l'aria riuscite a darcela. Vi sentiamo qui. Vi sentiamo con noi. E siamo tanti, più di quanti possiate pensare. Voi siete "quelli della radio che odia il carcere": Siete "quelli che gridano dal gianicolo". Siete "quelli dell'agenda". Quindi grazie! Certe volte siete l'unico modo che abbiamo per sentirci ancora portatori di valori e idee. Attraverso la radio partecipiamo alle lotte, alle manifestazioni, ai momenti in cui anche noi vorremmo urlare ma non possiamo. Ieri eravamo col cuore in piazza a dire no al patriarcato e al sessismo. Eravamo alla Sapienza. In piazza per fermare la mattanza sul popolo palestinese. Così non siete solo voi ad entrare qui, ma noi a "uscire" con voi. Ho scritto ad amici e parenti di passare da voi per acquistare la nuova Scarceranda, che mi piacerebbe ricevere anche qui. Avendo ascoltato l'appello per la sottoscrizione, vi vorrei anche chiedere come contribuire da qui ( c'è un iban che si possa usare?). Grazie ancora! Non mollate! Vi aspettiamo qui al gianicolo!"