Domenica 28 maggio al Centro Donna L.I.S.A. Alle 15,30 -
(v. Rosina Anselmi 41 Roma)
Sarà un evento particolare per il confronto tra donne di culture diverse ma con tanto in comune, per creare una rete
tra donne rom e donne non rom o gagé, in lingua romanì
Ne parleremo con Giulia Di Rocco
Romnì italiana, attivista, mediatrice e consulente per i diritti umani, membro del Forum RSC (acronimo di Rom, Sinti e Caminanti) istituito dall’UNAR presso il ministero delle Pari Opportunità, presidente di Mistipé, primo partito politico nazionale rom e sinti, nonché coautrice con Alessandra Montesano del libro “Romanì piña. Sorelle rom”.
L'evento sarà l'occasione per accogliere la comunità rom da un punto di vista femminile e femminista, lo sguardo di genere su una realtà poco conosciuta, che deve fare ancora i conti con pregiudizi culturali e sociali profondi, ma che si sta facendo spazio grazie alla determinazione di molte donne rom impegnate a trovare il loro percorso.
Il 2 Agosto dalle 14 alle 17 Rom e Sinti saranno davanti a Montecitorio per:
- ricordare gli ultimi 2.897, donne, uomini e bambini rom e sinti dello Zigeunerlager di Auschwitz-Birkenau uccisi nella notte del 2 agosto 1944 e commemorare con loro più di mezzo milione di fratelli e sorelle morti nei campi di sterminio d’Europa;
- manifestare la propria preoccupazione per il clima di discriminazione con minacce di censimenti etnicie violenza diffusa contro persone e comunità rom e sintee chiedere al governo italiano di promuovere interventi condivisi con la comunità rom e sintae perciò efficaci, lavorando a un vero cambiamento perché non si viva nella paura e nella rabbia, ma con coraggio e speranza. Questa speranza è sostenuta da un movimento europeo che, dopo le mobilitazioni di Spagna e Romania, vedrà manifestazioni davanti alle ambasciate italiane il 31 Luglio in Cechia e nella stessa giornata del 2 Agosto in Bulgaria, Serbia e Slovacchia, per finire il 6 Agosto in Macedonia e Ungheria. Rom e Sinti chiedono il rispetto dei diritti umani, il rifiuto del razzismo e della violenza contro chiunque e un’Europa solidale e accogliente come risposta alle crisi dentro e fuori il continente per agire contro questa onda nera che ci riporta indietro, per proteggere noi e i nostri figli, in difesa di tutti i cittadini, della nostra democrazia.