Martedì 16 ottobre alle 18.30 appuntamento alla sala ovale del parco delle energie, via prenestina 175 per presentare "Indagine su un'epidemia" di Whitaker, con la presenza dell'autore. Si parlerà della psichiatria e dell'effetto degli psicofarmaci sui nostri corpi e sulla nostra società.
Sconfitto da una malattia, ci ha lasciato Giorgio Antonucci: medico, poeta, scrittore, psicanalista, Antonucci ha lavorato per un breve periodo nell'ospedale psichiatrico di Gorizia, diretto da Franco Basaglia. Antonucci non fece mai ricorso al TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) e abolì tutti i sistemi di contenzione fisica, nonché l'uso di psicofarmaci.
Ricordiamo la figura di Antonucci assieme a Gavino, compagno e collaboratore assieme ad Antonucci e Salvatore Ricciardi di un ciclo di trasmissioni su Radio Onda Rossa ("Più scheletri che armadi").
Psichiatrizzazione della detenzione, medicalizzazione della popolazione detenuta. Uso dei psicofarmaci nelle carceri. E' in atto un passaggio graduale dal sistema retributivo a quello medicalizzante.
Il Trattamento Sanitario Obbligatorio è una questione che concerne la battaglia per la libertà. Queste le parole di Giorgio Antonucci col quale discutiamo sul Tso e sul controllo psichiatrico, dopo che tutto il paese ha visto le 85 ore del supplizio e delle torture cui è stato sottoposto Francesco Mastrogiovanni.
L'indignazione verso i campi di sterminio nazisti è rimasta viva perché i partigiani, gli ex internati hanno continuato a tener viva la memoria. Dice MariaRosaria D'Oronzo del Centro Relazioni Umane di Bologna. Bisogna tener viva la memoria e la consapevolezza che le torture avvengono anche oggi sotto i nostri occhi, aggiunge. Il Tso è una di queste. La psichiatria interviene nei conflitti per riportare all'ordine i soggetti conflittuali.