Melfi: solidarietà femminista contro i femminicidi
Lo scorso 8 maggio a Melfi è stata uccisa Maryna Novozhylova, 27 anni, con due colpi di pistola sparati da suo marito, guardia giurata di Melfi, che subito dopo si è tolto la vita.
Fin dai primi momenti di Maryna non si è parlato, quasi come se si volesse farla sparire nel silenzio. Per di più Maryna non è di Melfi, non è nemmeno italiana, nessuno ha cercato di difenderla, non ci sarà nemmeno nessun processo.
E' invece è poi partito il processo mediatico: la solita distorta narrazione della violenza ha cercato in tutti i modi di attribuire la colpa del gesto dell'uomo alla stessa vittima, salvandone da ogni responsabilità l'autore del gesto. Rivittimizzazione si chiama, Maryna è stata uccisa così due volte.
Per questi motivi, per ricordare Maryna vittima di femminicidio, per ribellarci a una strage senza fine che non può e non deve passare sotto silenzio, l'Associazione Telefono Donna di Potenza insieme a un gruppo di donne di Melfi, invita tutte e tutti, associazioni, sindacati, partiti ecce., a partecipare alla manifestazione che si terrà, a un mese dall'uccisione di Maryna, l'8 giugno, alle 19, presso la Porta Venosina di Melfi.
Indosseremo qualcosa di rosso, porteremo, da lasciare lì per 3 giorni presso la Porta Venosina, le nostre scarpe rosse, ascolteremo brani sul femminicidio, e altro ancora che vi diremo nei giorni prossimi.