185° puntata: con il contributo di due compagni come ospiti in studio analizziamo lo strumento normativo del Jobs Act: cosa cambia, quali ripercussioni può avere, a che stato giuridico è (per via dei decreti attuativi), e in generale, anche una riflessione su come possa articolarsi un'opposizione al Jobs Act e alle altre modifiche legislative che l'hanno preceduto e che si inseriscono in un quadro di attacco diretto alla classe lavoratrice da parte del padronato italiano.
184° puntata: collegamento con un lavoratore della Sangalli vetro di Manfredonia, in provincia di Foggia.
Da circa un mese sono in sciopero e presidio davanti ai cancelli della fabbrica per impedire che i padroni portano via i materiali e i prodotti già finiti. Blocco deciso in seguito alla dichiarazione della proprietà di ristrutturare (dopo aver ricevuto finanziamenti statali per 70/80 milioni di euro) e, di conseguenza, di licenziare centinaia di lavoratori. Si parla di 400 lavoratori tra diretti e indotto. Il rischio della ristrutturazione interessa anche lo stabilimento di San Giorgio di Nogaro (UD). Mercoledì 7 c'è stato un primo tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico, ma il tecnico del Ministero ha definito “scellerato” il piano di ristrutturazione, tanto che giovedì 15 gennaio ci sarà un nuovo incontro. Nel corso del collegamento il lavoratore ci aveva parlato di un presidio previsto dalle ore 15 sotto al Ministero in contemporanea con l'incontro; in giornata, però, dal Ministero hanno inviato ai lavoratori la comunicazione dello spostamento dell'incontro a data da destinarsi.
Collegamento con un autista Atac per ragionare insieme sulla campagna denigratoria verso i dipendenti pubblici da parte di politici istituzionali e mezzi di comunicazione. Nello specifico parliamo della polemica sorta nel periodo natalizio in merito alla non accettazione di effettuare gli straordinari da parte dei dipendenti Atac e non solo – che giornali e televisioni hanno preferito definire come “finte malattie”.
183° puntata: ospite in studio un compagno, lavoratore TNT a Bologna. Riflessioni sullo sciopero generale di venerdì 12 dicembre, sia per quanto riguarda il settore della logistica nello specifico che sull'ambito più generale in cui si muovono le vertenze e lotte sui luoghi di lavoro.
182° puntata: collegamento con una lavoratrice Igea, una delle 37 Maria che da dieci giorni stanno occupando la galleria di Monteponi per protestare contro la chiusura dell'azienda che si occupa di bonifica dei territori interessati da estrazione mineraria.
Collegamento con un facchino Granarolo, militante del Si Cobas di Bologna, che ci parla dello sciopero del 12 dicembre: se la Cgil ha indetto uno sciopero generale di 8 ore, il Si Cobas vi ha aderito estendendolo a 24 ore per il settore della logistica.
181° puntata: corrispondenza con precari Istat dopo l'ottenimento di una proroga dei 372 contratti fino al 2017, con la possibilità di un'ulteriore proroga fino a fine 2020.
Corrispondenza con lavoratore delle ceramiche di Civita Castellana, dove da anni sono partite migliaia di procedure di cassa integrazione, mobilità e contratti di solidarietà
180° puntata: corrispondenza con un compagno del Coordinamento lavoratori e lavoratrici livornesi per una riflessione sul corteo cittadino di sabato 15 novembre e un aggiornamento sulla situazione delle vertenze e sull'agenda di lotta nella città di Livorno.
Collegamento con un lavoratore della Cub di Groundcare, servizio di terra nell'Aeroporto di Fiumicino, per una panoramica sui problemi di esuberi nello scalo internazionale a fronte di una crescita del volume di trasporto e di passeggeri.
179° puntata: in collegamento un lavoratore della Flaica-Cub che ci parla della situazione di 65 lavoratori e lavoratrici licenziati in seguito alla chiusura di 7 punti vendita di Cibis-Break (gruppo Pam) nel Centro Commerciale Roma Est. Tra qualche giorno aprirà un nuovo punto vendita, Kentucky, che ha deciso di non riassumere i lavoratori precedentemente licenziati (erano dipendenti a tempo indeterminato) per assumere, molto probabilmente, con tipologie di contratti precari.
Sempre con il lavoratore, analisi e ragionamento sotto vari punti di vista del lavoro nei centri commerciali (condizioni di lavoro, ristrutturazioni aziendali, cementificazione).
Collegamento con i lavoratori della Telis, azienda di assistenza tecnica per varie compagnie telefoniche, in presidio a piazza De Cupis (Tor Sapienza): vertenza aperta da anni, al momento attendono gli arretrati dei mesi autunnali e della 13° del 2013, e degli stipendi da settembre di questo anno fino a oggi. La situazione vede una concreta possibilità di chiusura dello stabilimento a fine anno, e di conseguenza, nessuna prospettiva per i lavoratori e le lavoratrici a parte mobilità e cassa integrazione.
178° puntata: collegamento con un compagno del Coordinamento dei lavoratori e lavoratrici livornesi. Alcuni aggiornamenti sulla vicenda TRW e un resoconto sulle vertenze aperte nella città di Livorno, con più di duemila lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro. Racconto e analisi dello sviluppo e del lavoro politico di questo Coordinamento nato pochi mesi fa, in primavera, e che cerca di raccordare e dare visibilità alle vertenze cittadine, proponendo mobilitazioni comuni territoriali.
Collegamento con un lavoratore della Jabil di Marcianise per farci raccontare la loro situazione: 540 esuberi, di cui 200 hanno accettato l'uscita anticipata con integrazioni, mentre per gli altri 340 non si prospetta ancora nessuna soluzione. Questi metalmeccanici erano presenti mercoledì 29 ottobre al Ministero dello Sviluppo Economico, giorno in cui avevano un tavolo di trattativa come gli operai dell'AST di Terni (caricati a Piazza Indipendenza) e della TRW di Livorno.
177° puntata: collegamento con un operaio della TRW di Livorno; dal 15 ottobre è cominciata la mobilitazione dei lavoratori perché hanno scoperto il piano della multinazionale di chiusura dello stabilimento, con conseguente licenziamento di 413 operai.
Collegamento con un lavoratore dell'AST di Terni; anche in questo caso la Thyssen vuole chiudere lo stabilimento, mandando a casa più di 500 lavoratori diretti. Gli operai della TRW e dell'AST si sono trovati a manifestare insieme sotto il Ministero dello Sviluppo Economico mercoledì 29 ottobre scorso, dopo che gli operai ternani erano stati caricati dalla polizia.
Collegamento con un lavoratore del Si Cobas della Titan di Crespellano (BO) per un aggiornamento: anche in questo caso gli operai hanno occupato la fabbrica, bloccando la produzione, perché la multinazionale vuole chiuderla per delocalizzare in Cina e in Turchia.
176° puntata: collegamento con Romolo degli autoconvocati scuola. Analizziamo insieme la "buona scuola" di Renzi e discutiamo delle iniziative che si stanno mettendo in campo, appunto nel mondo della scuola, contro l'ennesima riforma che va a colpire la formazione e le condizioni dei lavoratori e della lavoratrici.
Collegamento con Vincenzo, operaio della Titan di Crespellano, provincia di Bologna. Gli operai hanno occupato la fabbrica e sono in presidio permanente, dopo che l'azienda, che fa capo a una multinazionale, ha annunciato la chiusura dello stabilimento per delocalizzare.