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Resistenza femminista contro la guerra

Il testo nella foto recita "Uccidi il patriarcato non la gente comune" ed è stato diffuso dalle femministe russe che oggi scenderanno in piazza dalle 15 (alle 13 ora italiana) a Mosca e a San Pietroburgo. Cercheremo di seguire le manifestazioni. Intanto vi proponiamo un audio di una compagna russa che è stata costretta a lasciare il suo paese a causa della forte repressione del governo di Putin. 

Questo il testo diffuso

Traduzioni dal canale telegram @femagainstwar_bot

Durata

Si inizia a popolare la piazza

Le corrispondenze dal corteo di oggi contro la guerra.

Alle 14.30 il corteo è ormai molto grande, non si vedono inizio né fine da via Merulana.

Un intervento di un compagno della laboratoria ecologista autogestita Berta Caceres ci racconta i motivi della loro presenza in piazza e ci dà appuntamento per domani alle 11 al parco della caffarella per il ricordo di Berta Caceres

Dove va la Telecom?

Verso lo sciopero generale dell'8 marzo, diamo la parola a un lavoratore della TIM per farci raccontare cosa succede nell'azienda e in che maniera si sta evolvendo la situazione interna, soprattutto per quanto riguarda il futuro di lavoratori e lavoratrici.

Durata

Basi Militari in Sardegna

Collegamento con un compagno sardo che ci racconta i movimenti all'interno delle basi militari in questo momento di riacutizzazione della guerra in Ucraina. La guerra non è possibile senza la pace. I compagni e le compagne in Sardegna lo sanno bene, e negli anni hanno cercato di rompere questa pace per fermare le guerre.

Durata

Loro le guerre, nostri i morti: presidio a Montecitorio

Martedì 1 marzo, mentre il Parlamento decide quasi all'unanimità di inviare armi in Ucraina, fuori dal palazzo la manifestazione contro la guerra, contro la logica del riarmo, di compagn* che vede un'ampia partecipazione studentesca.

Corrispondenza con uno studente della Lupa