Lesbiche europee: l’estrema destra perderà questa battaglia
Lesbiche europee: L’estrema destra perderà questa battaglia
Lesbiche europee: L’estrema destra perderà questa battaglia
Mentre in Australia e Nuova Zelanda si disputano i Mondiali di calcio
femminile 2023, gli attivisti e le attiviste della Campagna Abiti Puliti
“scendono in campo” per far luce sulle responsabilità e lo
sfruttamento nelle catene di fornitura dei più importanti marchi
sportivi del mondo, anche principali sponsor della competizione: Adidas
e Nike.
A Bolzano, grazie all’organizzazione partner OEW, e a Modena, grazie
Campeggio contro il ponte sullo stretto a Messina nei giorni 11, 12 e 13 agosto, ci racconta i dettagli Gino del coordinamento NO PONTE.
Pochi giorni fa a Bruxelles una lunga lista di forze sindacali europee, dalle trade unions britanniche alla CGT francese, presenti per l'Italia Cobas, CUB e CGIL, ha dato vita a una manifestazione continentale per supportare il popolo curdo e il presidente Abdullah Ocalan. Ai nostri microfoni Vincenzo Miliucci, della confederazione Cobas
Si apre martedì 1 agosto l'Ostuni climate camp, una settimana di mobilitazione, dibattiti e festa in riva all'Adriatico. Ci racconta tutto Bobo dei Cobas di Brindisi, a questo link tutte le informazioni sull'iniziativa.
Il sociologo e militante comunista russo Boris Kagarlitsky è stato arrestato in patria con l'accusa di terrorismo, rischia una lunga condanna detentiva. Ai nostri microfoni lo storico Giovanni Savino, che ha firmato l'appello che pubblichiamo di seguito, ci propone un ritratto di uno dei più importanti intellettuali russi viventi.
Roma 26 luglio 2023 dal faro del Gianicolo un saluto ai detenuti del carcere di Regina Coeli.
Corrispondenza con una compagna.
La Sicilia brucia e non è il primo anno: con due compagne di Palermo e Catania parliamo della situazione che è al tempo stesso effetto di lunghi processi di desertificazione della regione favoriti da pratiche parassitarie dei governi regionali e specchio della loro totale incapacità di governare un territorio abbandonato a sè stesso.
il Ponte sullo Stretto di Messina non è solo un’infrastruttura devastante dal punto di vista sociale, economico e ambientale ma rappresenta anche il cavallo di Troia per legittimare l’ulteriore escalation del processo di militarizzazione e riarmo della Sicilia e del Mezzogiorno d’Italia, accelerando la conversione del territorio in piattaforma avanzata per le operazioni di guerra e distruzione del pianeta.