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Studenti in piazza contro l'ordinanza di Alemanno

Questa mattina gli studenti di diverse scuole romane si sono concentrati davanti ai rispettivi istituti per muoversi in corteo e riappropiarsi ancora una volta, infrangendo volontariamente i divieti del sindaco Alemanno. Gli studenti, nonostante la repressione attuata fin dalla prima mattina dalla digos, non si sono fermati e si stanno concentrando a Tiburtina, per poi ripartire in corteo.

Durata 1m 32s
Durata 8m 37s
Durata 1m 30s
Durata 2m 55s

Roma: corteo degli studenti, domani 3 novembre

Gli studenti medi e gli studenti universitari tornano in piazza domani 3 novembre per ribadire il proprio diritto irrevocabile a manifestare, esprimersi e ribellarsi, contro la repressione e i piani di austerità approvati dai governi, contro la precarietà e gli innumerevoli tagli, contro i divieti imposti dal sindaco e i provvedimenti di Maroni.

 

durata: 8'37"

 

Per ulteriori info: http://www.unicommon.org/index.php

Durata 8m 37s

Roma: dal presidio a piazzale clodio

Nonostante il dispiegamento di forze dell'ordine, si sta svolgendo il presidio a piazzale Clodio in solidarietà con gli arrestati e le arrestate del 15 ottobre e dei giorni successivi.

 

Ancora in corso l'udienza del riesame, il cui pronunciamento avverrà nei prossimi giorni.

 

Contro ogni carcere, contro ogni campagna delatoria, libertà per tutti/e!

 

Durata: 4':19''

Durata 4m 19s

Ancora sul 15 ottobre: assemblea pubblica al csoa Ex Snia

Si terrà domenica prossima, alle 17.00  al Csoa Ex Snia, un'assemblea pubblica per parlare ancora del 15 ottobre e costruire un momento che sia uno scambio di opinioni, un confronto e una discussione con l'obiettivo di ritessere relazioni sociali e rilanciare pratiche di lotta per riportare la gente in piazza.

 

Durata: 12':09''

Durata 12m 8s

Comunicato di Radio Onda Rossa

Radio Onda Rossa esprime pieno sostegno e solidarietà alle compagne e ai compagni arrestati a seguito della operazione repressiva dello Stato messa in atto il 15 ottobre con l'intento di criminalizzare un movimento, di certo eterogeneo, che aveva dato vita a un corteo di centinaia di migliaia di persone.