Assemblea pubblica agli uffici dirigenziali ASL Roma 2
Insieme ad un compagno del Coordinamento cittadino Sanità parliamo della mobilitazione di domani, Venerdì 11 Marzo, alle 16 in Via Mario Brighenti, alla sede della ASL Roma 2. Riportiamo il comunicato di indizione:
Il Servizio Sanitario Nazionale per legge dovrebbe rispettare specifiche tempistiche nell’erogazione delle prestazioni. La formazione delle “liste d’attesa” dovrebbe essere l'eccezione rispetto alla diretta presa in carico del paziente – dopo la prima visita - da parte della struttura sanitaria interessata.
Nella realtà invece i pazienti devono farsi carico di ricercare gli appuntamenti per ogni indagine diagnostica, passando ore al telefono e saltando da un ambulatorio all’altro. I tempi di attesa per il servizio sono lunghissimi e spesso non rispettosi delle prescrizioni mediche. Addirittura arrivano a sospendere le attività di prenotazione delle prestazioni.
Le ASL e le aziende ospedaliere sono completamente fuorilegge.
Questa situazione è determinata dalla volontà di favorire il ricorso alla sanità privata, tramite tagli al finanziamento del SSN, con l’obiettivo di trasformare il Servizio Sanitario Nazionale in Sistema erogatore di prestazioni pubblico/private e dunque di abdicare da quella funzione di promotore della salute pubblica.
SANITA' PUBBLICA= disciplina che si interessa alle problematiche della salute collettiva. Ha come obiettivi: aumento della speranza di vita in salute; miglioramento della qualità della vita; prevenzione.
Per questi motivi già da alcuni anni il Coordinamento Regionale Sanità ha avviato una campagna e individuato delle pratiche per cercare di contrastare questi comportamenti. La legge infatti prevede che se non sono rispettati tempi di attesa previsti si può prenotare in intramoenia pagando solo il ticket. Pur di non applicare quelle stesse norme la controparte ha risposto addirittura con la chiusura totale delle agende per le prenotazioni. CHIUDERE LE AGENDE DI PRENOTAZIONE E’ UN'ULTERIORE PALESE VIOLAZIONE DELLE LEGGI. E’ quindi nostra intenzione rilanciare la campagna per costringere il Governo, le Regioni e le ASL a investire per nuove strutture sanitarie territoriali pubbliche, un massiccio piano di assunzioni a tempo indeterminato di tutte le figure sanitarie che necessitano per garantire tempi adeguati e qualità del Servizio Sanitario Nazionale.
Costruire in ogni quartiere vertenze per l’apertura di presidi sanitari pubblici sull’esempio della lotta per Villa Tiburtina, organizzare iniziative sotto le ASL e i palazzi della politica per esigere tempi certi e rapidi di risposta ai bisogni socio-sanitari, unire le lotte dei cittadini con quelle dei lavoratori sanitari, respingere privatizzazioni e ticket, battersi per cancellare la norma discriminatoria dell’articolo 5 della Legge Renzi-Lupi del 2014; tutto questo è necessario e possibile solo attraverso una partecipazione popolare.