In memoria di Andrea Piazzi " il tartaro"
Un altra triste notizia ci ha rincorso per tutta la giornata di ieri: Andrea Piazzi " il tartaro" non è più tra noi, stroncato da un infarto.
Compagno tra i più attivi di Milano , giovane animatore del centro sociale Garibaldi, nelle occasioni delle grandi mobilitazioni antifasciste e contro i vari cicli repressivi dell'agibilità politico-sociale nella metropoli lombarda, lì ci siamo conosciuti e abbiamo cominciato a frequentarci.
Poi la costante partecipazione nella epopea antinucleare in Puglia e Calabria, e nella risolutiva vincente battaglia post Cernobyl di Montalto di Castro che pose fine al nucleare in Italia dal 1987.
Con Andrea, Nicola Delussu, Paolo Arado e altri, il sodalizio umano e politico che ci ha trovati ancora nel luglio 2001 a Genova contro il G8 e nelle molteplici iniziative in Val Susa a dare man forte alla sfida NO TAV.
Quella di Andrea una vita difficile. Trascurata a causa dei mutevoli e malsani lavori precari, da cui trovava riparo nella nostra amicizia e nelle sorprese dell'improvvisazione.
Un compagno burbero, generoso e instancabile, uno di quelli su cui ci si poteva contare e di cui avvertivi oltremodo la mancanza ad ogni lascito.
Ora ci lascia sgomenti la sua prematura dipartita. Con Paolo Arado si erano incontrati a Genova questo 20 luglio 2024 per il 23° anniversario di Carlo Giuliani, non c'erano segnali di quanto sarebbe accaduto da lì a poco !
Addio caro Andrea,
ti aggiungi alla lunga schiera degli indimenticabili, di cui si mantiene alta la memoria nei conflitti presenti.
La nostra amicizia vive.
Vincenzo
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Da Cobas sanità Milano
Andrea Tartaro ci ha lasciato
Nella notte del 30 luglio ci ha lasciato
Andrea Piazzi, per tutti noi il Tartaro. Lo
conoscevamo da sempre, dalle lotte del
movimento antinucleare in poi, era
sempre in prima fila a manifestare la
sua rabbia contro le ingiustizie sociali e
la repressione, a testimoniare una vita
di antifascismo militante, di
internazionalismo solidale.
Andrea ha attraversato tutti i
movimenti da Comiso a Genova 2001,
fino al suo sostegno ai NO TAV, senza
mai tirarsi indietro, anche quando il suo
fisico non riusciva più a supportarlo.
Per Andrea la vita è stata una battaglia senza sosta anche per sopravvivere a tante difficili stagioni
di precariato già da quando era un giovane dei Centri Sociali.
Lo ha fatto a modo suo, con passione e cocciutaggine, con spigolosità e determinazione. Da Tartaro
per l’appunto. Era così che il suo vocione rimbalzava nelle manifestazioni, incurante della grazia con
cui si esprimeva e della sincronia con gli eventi.
Ha sempre amato gli incontri conviviali, le bevute in compagnia, le discussioni interminabili anche
quando si è fatto travolgere dal fatalismo.
Con Andrea abbiamo condiviso le grandi giornate di lotta del movimento contro la globalizzazione
di Genova 2001 che hanno segnato un’intera generazione, non solo per i livelli repressivi messi in
atto contro chi manifestava ma per la cruda brutalità con cui si è cercato di cancellare le ragioni di
chi manifestava. Non c’è mai stato un 20 luglio in cui Andrea non fosse a Genova per testimoniare
la sua convinzione in quelle idee.
Il nostro ricordo più recente rimane quello delle sue partecipazioni alle manifestazioni NO TAV nelle
quali arrancava ma voleva essere presente perché non voleva rinunciare al suo sogno di ragazzo
ribelle che voleva dare l’assalto al cielo.
Vogliamo ricordarlo nel suo appoggio costante alla lotta di resistenza del popolo Palestinese, come
in precedenza aveva sostenuto la lotta di indipendenza del popolo Basco e prima ancora quella del
popolo Nicaraguense.
Ma prima di tutto Andrea aveva fatto una scelta radicale di essere sempre e comunque un
antifascista militante, difendendola anche fisicamente quando è stato necessario.
Andrea se né andato incazzato con una vita che con lui è stata avara di soddisfazioni e questo non
può che lasciarci grande amarezza, perché perdere un compagno di lotta rimane sempre una
tristezza enorme.
Ciao Andrea, ci mancherai
I compagni del COBAS Sanità di Milano