Contro il carcere 6/2
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L'intervento del giurista Antonio Bevere, dalle pagine del Manifesto, riporta il problema del carcere al nocciolo del problema: l'esistenza di un codice fascista e l'operare dei giudici produce una sproporzione enorme tra reato e pena inflitta. In particolare si nota la pesantezza delle condanne per reati lievi, quelli contro il patrimonio. Sarebbe bene che i giudici conoscessero l'inferno del carcere dove sbattono, con troppa facilità, delle persone. E' saltata completamente la "proporzionalità" tra reato e pena, le condanne hanno tutte l'obiettivo di terrorizzare: è dunque terrorismo di stato.