VOCI CONTRO IL 41bis
Dal 5 maggio 2022 un anarchico è stato trasferito in 41bis. In questo regime di isolamento non è permesso alcun rapporto con l'esterno, viene concessa solo un'ora al mese di colloquio, con un vetro che rende impossibile alcun contatto fisico. Un'ora d'aria al giorno, fra quattro mura troppo alte per permettere di guardarvi oltre, la possibilità di immaginare viene attaccata e limitata. La posta è censurata o bloccata, nessun libro, rivista, nulla proveniente dall'esterno. Si tratta del 41 bis, regime di annientamento e deprivazione sensoriale, nonché una vera e propria tortura con l'obiettivo di annichilire, piegare il sottoposto e far da monito a chi vi guarda dall'esterno. Siamo di fronte alla forma più esplicita del carcere come tortura di Stato.
Dal 20 ottobre l'anarchico Alfredo Cospito ha cominciato uno sciopero della fame contro il regime di 41 bis e l'ergastolo ostativo, che intende portare fino alla fine. Tutto questo avviene nell'indifferenza della quasi totalità di politici e delle principali testate giornalistiche. Prendere parola sembra sempre più difficile, il tema ha l'aria di costituire un tabù sul quale non ci si possa esprimere criticamente senza subirne uno stigma. In questo approfondimento cerchiamo di rompere questo silenzio e lo facciamo in compagnia di un avvocato che ci spiega meglio in cosa consiste e come nasce questo regime di isolamento. Al seguito di questo intervento contattiamo anche chi, nonostante il clima, prova a costruire una mobilitazione su queste tematiche e in solidarietà con Alfredo.
Di seguito alleghiamo anche l'appello degli avvocati che viene menzionato durante l'incontro.
https://www.infoaut.org/divise-e-potere/appello-degli-avvocati-sul-preo…