Cresce il movimento contro la costruzione di una nuova base militare a Coltano, in Toscana. In una regione già infestata da basi militari si vorrebbero spendere 170 milioni di euro per un'opera devastante. Le compagne ei compagne hanno lanciato un'estate di iniziative di lotta fra Coltano e la Toscana.
Riportiamo il fitto programma:
1 Luglio primo tavolo “RinasceColtano”: insieme alla società dei territorialisti e delle territorialiste iniziamo l’immaginazione di un un percorso partecipativo di conoscenza, valorizzazione e riappropriazione del territorio
-2 Luglio, sulla scia della potente assemblea del 3 giugno, ospiteremo la presentazione dei diversi campeggi ecologisti e antimilitaristi che si terranno da Nord a Sud Italia quest’estate, per discutere insieme di quanto la questione ambientale e la questione del no alla base siano strettamente intrecciate e dirimenti per immaginare un futuro migliore per le nostre vite
A seguire aperitivo!
-3 Luglio si terrà una giornata di pulizia di Coltano, per continuare insieme ad avere cura dei nostri territori
-7 Luglio abbiamo organizzato un pomeriggio di passeggiate esplorative aperte a tuttə. Verranno proposti diversi itinerari per conoscere sempre di più il borgo di Coltano, la natura che vorrebbero distruggere con la costruzione della base, le tante sfaccettature di un territorio ricco di storia
-10 Luglio ci sarà una cena sociale fuori dal circolo di Coltano
-Infine dal 15 al 17 Luglio saremo tuttə al festival 110 hz con serigrafia, mostre, stand, iniziative per portare a tuttə le ragioni del nostro no alla base militare
Una compagna di Nemesi ci racconta l'iniziativa di domani alle 15,30 di fronte alla facoltà di Fisica per costruire una partecipazione studentesca alla manifestazione nazionale del 2 Giugno a Coltano contro la costruzione della nuova base militare.
Il Movimento No Base - Né a Coltano né altrove oggi si mobilita in contemporanea a Coltano e a Roma con una conferenza stampa al Ministero della Difesa per denunciare l'imbroglio alle abitanti e agli abitanti del territorio di Coltano rispetto a come si sta prendendo una decisione sulle loro teste. Che vede di nuovo stanziati milioni per la costruzione di una mega base militare, a fronte di una necessità di investimenti su questioni sociali come la sanità, la casa, la scuola.
In contemporanea un presidio di più di cento persone si è riunito all'Ex centro radar a Coltano. Il 2 giugno ci sarà una manifestazione nazionale a Coltano contro la costruzione della base.
In quattro anni, tante cose sono successe: le grandi manifestazioni e le assemblee cariche di parole e narrazioni; le azioni creative e l’arroganza del governo; le elezioni, la consultazione autogestita, i gazebo, e i volantinaggi. La nostra città è stata attraversata da una pluralità di voci che hanno raccontato dignità, democrazia, difesa della terra, voglia di partecipazione. Il cantiere è stato aperto, eppure il progetto non è quello originario; in costruzione, infatti, non è più l’installazione modello delle rinnovate forze armate statunitensi, ma solo una parte di quanto i militari nordamericani avrebbero voluto realizzare: niente pista, niente eliporto, niente strumenti di mobilità per garantire al pugno di ferro dell’armata a stelle e strisce la possibilità di raggiungere in un batter d’occhio ogni teatro di guerra. E’ il Parco della Pace, voluto dalla mobilitazione vicentina, che ha tolto questo spazio alle mani dei militari. Ma, dopo l’annuncio della sdemanializzazione, nessun atto concreto è stato fatto; e se qualcuno ha riempito la città di manifesti per dire che “contano i fatti”, poco cambia: lo stesso Cipe, l’autorità nazionale che stanzia i fondi per le opere pubbliche, non ha ancora annullato la delibera con la quale finanziava la ricostruzione della pista aereoportuale. DOMENICA 16 GENNAIO ore 18.30 FIACCOLATA partenza da Piazza Castello