I salari sono bloccati, il carovita galoppa e la crisi sociale
morde ovunque sospinta dalla speculazione su gas ed
energia. Un trasversale ceto politico di guerrafondai ha
deciso di trascinarci in una guerra tra superpotenze e di
aumentare ancora le spese militari.
Oggi Giorgia Meloni continua a prendere ordini da Washington e dalla NATO.
I fatti dimostrano che l'invio di armi all'Ucraina alimenta una guerra senza fine non la trattativa. Proseguire la guerra "fino alla vittoria" significa che il massacro continuerà a lungo.
Se la politica - dal PD a Meloni - è allineata alla NATO e a Washington bisogna far crescere dal basso un movimento che esprima la volontà di pace dei popoli.
Siamo la maggioranza di questo Paese!
Alziamo la testa, abbassiamo le armi.
Questa guerra sta producendo una crisi economica devastante.
Bisogna bloccare l'aumento delle bollette, tassare gli extraprofitti e le grandi ricchezze, aumentare salari e pensioni, eliminare la precarietà.
Servono azioni concrete perché il nostro Paese possa
contribuire alla fase negoziale e ad una più generale
politica di disarmo e distensione:
- Stop invio di armi
- Stop sanzioni
- Ritiro dei contingenti militari italiani dai confini
con la Russia
- Firma del trattato Onu per la proibizione delle
armi nucleari
- Fuori le atomiche USA dall'Italia
- Fuori l'Italia dalla NATO
CHIEDIAMO IMMEDIATO CESSATE IL FUOCO E TRATTATIVA.
BASTA ARMI, BASTA MORTI