trasmissione del 8/10/2014 Business schools
Non sapremo mai la verità su ebola per quanto riguarda il numero dei decessi e dei contagiati. Forse la verità la conosceremo soltanto fra venti o trent’anni.
Però una cosa è sicura: ebola è un virus micidiale, una malattia estremamente contagiosa che nasce e si sviluppa in condizioni di degrado ambientale e igienico, frutto della povertà estrema e diffusa.
Guinea, Liberia, Sierra Leone, Nigeria, i paesi più colpiti, destabilizzati economicamente, socialmente, militarmente dalle potenze occidentali che hanno importato il neoliberismo a forza di colpi di Stato, guerre neocoloniali, fittizie rivolte interne artatamente provocate, conflitti interetnici….per lo sfruttamento spietato e di rapina delle risorse locali con la distruzione di ogni economia di sussistenza, attraverso governi compiacenti e corrotti mandati appositamente al potere.
Un esempio per tutti quello della Liberia dove nel 2005 è stata eletta la prima donna presidente in Africa, Ellen Johnson Sirleaf, rieletta nel 2012. Un governo tra i più corrotti dell’Africa Occidentale, spietatamente neoliberista, lei economista della Banca Mondiale e della Citibank.
Ellen Johnson Sirleaf viene chiamata con l’appellativo di “Signora di ferro” di ben trista memoria e, non a caso, nel 2011 ha vinto il premio Nobel per la pace ( Obama docet) con la seguente motivazione ”per…la battaglia non violenta a favore della sicurezza delle donne e del loro diritto alla piena partecipazione nell’opera di costruzione della pace.”
Per non farci dimenticare mai che le oppressioni di genere e di razza sono inscindibilmente legate a quelle di classe.
Da dieci anni il livello di vita liberiano è assolutamente crollato, mancano acqua corrente ed elettricità nella stragrande maggioranza delle case, disoccupazione e analfabetismo sono altissimi, la popolazione vive sotto i livelli minimi di sussistenza.
L’ONU invierà in Guinea, Liberia e Sierra Leone uomini e mezzi, dice, per arginare l’epidemia, ma non facciamoci ingannare.
La risposta non è umanitaria, bensì strumentale: è l’occasione per mandare in quegli sfortunati paesi migliaia di soldati. E’ evidente che i militari non servono a combattere ebola, bensì a stabilire l’ennesima base statunitense.
Usa, Inghilterra, Francia e i loro reggicoda vari, affamano, bombardano, distruggono le infrastrutture civili, gettano nella disperazione, nella fame, nella morte i cittadini e le cittadine di tanti paesi e poi mandano le ONG, le Associazioni sanitarie, culturali, umanitarie e di supporto logistico, intercambiabili e sovrapponibili alle Agenzie di spionaggio.
Ottengono così un triplice scopo. Passano per democratici e sensibili, collocano le loro Agenzie di Intelligence, studiano gli effetti delle nuove armi e i possibili usi di quelle batteriologiche.
Ebola, non avendo ancora nessuna cura o vaccino certo, è un’arma batteriologica nel senso più preciso del termine.
E gli USA sono fuori controllo.
I NOMI DELLE COSE la trasmissione della coordinamenta femminista e lesbica tutti i mercoledì dalle 20.00 alle 21.00 sugli 87.9 di Radio Onda Rossa
Trasmissione di mercoledì 1 ottobre 2014
ore 20.00 Apertura “C’ero quella notte”
ore 20.10 “Riflessioni e programmi, quello che abbiamo fatto e quello che faremo”
ore 20.30 La Parentesi di Elisabetta “Andare ai resti”
ore 20.35 Approfondimento “Non un passo indietro”
Ciao a tutte le coordinamente coordinamenta@autistiche.org
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I NOMI DELLE COSE
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Durante l’estate rimanderemo, sempre nel nostro orario,
le trax che possono essere di base per un confronto, raggruppate per argomenti.
trax del 30/10/2013
http://coordinamenta.noblogs.org/post/2014/09/03/la-costruzione-del-femminile/
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Quell* che non hanno il genere, ma hanno la classe,la rubrica di Denis ogni ultimo mercoledì del mese trax del 29/01/2014
"...La lotta contro gli ingranaggi dell’oppressione di e del genere
nelle nostre vite, è una forma di sabotaggio della macchina del
capitale: materializziamola, festeggiamola."
e se volete leggere
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trax del 12/03/2014
http://coordinamenta.noblogs.org/post/2014/08/15/nessuno-sara-padrone/
Nessuno sarà padrone di questo corpo di laghi e vulcani
di questa mescolanza di razze,
di questa storia di lance;
di questo popolo amante del mais,
delle feste al chiaro di luna;
del popolo dei canti e dei tessuti di tutti i colori.
Né lei né io siamo morte senza un progetto, senza lasciare
un’eredità.
Siamo tornate alla terra da dove ancora torneremo
a vivere.
Popoleremo di frutti carnosi l’aria dei tempi nuovi.
Colibrì Yarince
Colibrì Felipe
danzeranno sulle nostre corolle
ci feconderanno eternamente.
Vivremo nel crepuscolo della gioia
nell’alba di tutti i giardini.
Presto vedremo il giorno colmo di felicità
le imbarcazioni dei conquistatori allontanarsi per sempre.
Saranno nostri l’oro e le piume
il cacao e il mango
l’essenza dei sacuanjoches.
Chi ama non muore mai.
Gioconda Belli