Con una ginecologa di Associazione LAIGA 194 (Libera Associazione Italiana Ginecologi non obiettori per l'Applicazione della 194) riflettiamo ancora sulle implicazioni e sulle conseguenze dell'approvazione dell'emendamento al Decreto PNRR che sdogana la presenza delle associazioni antiabortiste nei consultori.
Con il coordinamento delle assemblee delle donne e delle libere soggettività dei consultori del Lazio presentiamo i numeri di una auto inchiesta sull'obiezione di coscienza nei consultori soprattutto nel Lazio. Nel Lazio 57% di ginecologhe e ginecologi sono obbiettori e 39% lo sono nelle altre qualifiche. Negli ospedali pubblici i numeri sono enormi: 74% di obbiettori tra ginecologi e ginecologhe. A Palestrina 100%. A livello Nazionale: Basilicata sono tutti obbiettori, in Molise c'è solo un non obiettore e neanche al nord stanno messi bene.
A giugno del 2020 Roberto Speranza aveva detto che nei consultori si doveva dare la pillola RU486 ad oggi nella Regione Lazio non viene applicata questa circolare.
Inoltre al contrario di quello che dice la Regione Lazio, nella nostra regione nei consultori
i numeri si aggirano al 17%, numeri che si alzano in provincia al 30%.
11 settembre h 16:00 presidio alla Regione Lazio, piazza Olderico da Pordenone
È ora di cambiare musica: fuori l'obiezione di coscienza dai consultori
Aborto farmacologico con la RU486
Autodeterminazione
Il Coordinamento delle Assemblee delle Donne e delle Soggettività LGTBQIPA+ dei Consultori del Lazio ha da anni intrapreso una lotta in difesa dei Consultori e, fin dalla scrittura del primo documento inviato in Regione nel luglio del 2018, ha chiesto il rispetto della legge che non riconosce la possibilità di obiezione nei consultori. Le nuove linee guida del governo, che allargano fino alla nona settimana la possibilità di assunzione della RU486 indicando che questa assunzione possa avvenire anche presso i consultori pubblici come sempre abbiamo richiesto, sono una grande vittoria, frutto delle mobilitazioni del movimento femminista e transfemminista. Si potrà finalmente, come già avviene in molti altri paesi, abortire senza ricovero e senza inutili interventi chirurgici!
Ma tutto questo non ci basta. Dalle parole bisogna passare ai fatti! L'obiezione di coscienza non può essere tollerata all'interno dei consultori
VOGLIAMO RISPOSTE CHIARE E IMPEGNI PRECISI:
il trasferimento in altre strutture di tutto il personale obiettore ad oggi presente nei consultori in conformità con la legge 194 e il Decreto 152/2014 della Regione Lazio
l'applicazione immediata delle nuove Linee Guida sulla 194 emanate dal Ministro della Salute Speranza e che si individui nei consultori la sede privilegiata per l'aborto farmacologico (RU486)
la riapertura dei consultori chiusi e le assunzioni necessarie a garantire equipe al completo
programmi di educazione alla contraccezione, alla sessualità, all'affettività e alle differenze di genere nelle scuole e all'interno dei consultori
programmi partecipati e condivisi dalle donne e dalle libere soggettività, senza limiti di età per l'autodeterminazione sul proprio corpo, sul proprio genere e orientamento sessuale.
Coordinamento delle Assemblee delle Donne e delle Soggettività LGTBQIPA+ dei Consultori del Lazio
Corrispondenza con Lisa Canitano, presidente di Vita di Donna e con una compagna di Non Una Di Meno per parlare della nomina a primaria di ginecologia dell'Ospedale San Camillo di una dottoressa antiabortista e dei rischi della presenza di medici confessionali nelle strutture pubbliche per la vita delle donne.