I movimenti per il diritto all'abitare occupano la piramide verso il corteo del 27 febbraio
Una corrispondenza dall'assemblea che si è tenuta al presidio permanente intorno alla piramide cestia occupata.
Clamorosa iniziativa, questa mattina alle 12 in punto, dei Movimenti per il Diritto all'Abitare. Mentre alcuni attivisti provvedevano a issarsi sulle impalcature erette intorno alla Piramide, centinaia di persone si stringono in presidio permanente intorno al monumento.
Il senso dell'operazione è chiaro: comunicare la solidarietà dei Movimenti ai diciassette militanti che lo scorso 13 febbraio sono stati colpiti da severe misure restrittive e sostenere con la lotta lo sciopero della fame che, ormai da sei giorni, è stato scelto da Luca Fagiano e Paolo Di Vetta come unico strumento in grado di spezzare il silenzio improvvisamente calato sulla tematica dell'emergenza abitativa.
La manifestazione in corso oggi, naturalmente, si collegherà al grande corteo previsto per il 27 febbraio proprio a partire da Piramide e proprio per imporre alle istituzioni il rispetto degli impegni presi con
la recente delibera dedicata all'emergenza abitativa, che però, dopo le iniziative giudiziarie, sembra essersi arenata. Un fatto gravissimo, sia nei confronti delle migliaia di famiglie che a Roma aspettano risposte concrete sul terreno della casa, sia in rapporto alla sempre più evidente intenzione di trattare le tematiche sociali come problemi di ordine pubblico, reprimendo e tentando di negare agibilità politica a chi da anni si batte sul fronte dei diritti e in difesa del patrimonio pubblico e dei beni comuni.
Attualmente le persone arrampicate sulle impalcature restano ai loro posti, mentre la Piramide, adornata di striscioni, grida a tutta la città lo scandalo senza precedenti che si sta consumando ai danni della degna rabbia di un'opposizione popolare sempre più determinata a riconquistare i propri diritti.
IL 31 OTTOBRE C'ERAVAMO TUTTI
I DIRITTI SI CONQUISTANO A SPINTA
TUTTI LIBERI