In Libia si continua a morire, in silenzio.
Continuano ad essere terribili le condizioni di vita di rifugiati e richiedenti asilo (soprattutto eritrei ma non solo) bloccati in Libia e costretti a subire le angherie della polizia e delle milizie locali, mentre l'Europa guarda dall'altra parte e i progetti di corridoi umanitari continuano a essere ignorati. Abbiamo parlato con uno degli organizzatori della manifestazione che si è tenuta poco tempo fa di fronte l'ambasciata libica a Roma: ci ha raccontato non solo la situazione di chi si trova in Libia ma anche il complicato Risiko dei flussi migratori interni al continente africano, che potrebbe aggravarsi terribilmente se la situazione politica in Etiopia dovesse ulteriormente degenerare.