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ruanda

RadioAfrica: Alleanza degli stati del Sahel ,Kenya ,RCD.

Data di trasmissione
Durata 42m 51s

In questa puntata di Radio Africa parliamo della nuova Confederazione degli stati del Sahel , in sintesi il consolidamento dell'alleanza tra Burkina Faso ,Mali e Niger che a Niamey in un incontro tra i capi di stato hanno deciso di costituire una confederazione e si sono impegnati a rafforzare la loro cooperazione in diversi settori .Mentre negli stessi giorni si riuniva l'Ecowas che constatava la fuoriuscita dei tre stati dall'organizzazione e si affidava al nuovo presidente del Senegal Bassirou Diomaye Faye per fare opera di mediazione.

In Kenya continuano le proteste contro il presidente William Ruto nonostante il ritiro della legge finanziaria che aveva innescato le manifestazioni di piazza ,duramente represse dalla polizia e dall'esercito con un saldo di decine di morti.Ora l'obiettivo dei giovani manifestanti  è il presidente Ruto che viene accusato di corruzione e di aver inscenato il ritiro della firma sulla legge finanzairia contestata solo per ripresentarla con degli emendamenti e prendere tempo nella speranza che cali la tensione .

Nel nord Kivu ,regione orientale della Repubblica Democratica del Congo i ribelli della fazione M23 sostenuti dal Ruanda sono sempre più vicini a Butembo, una delle tre città più grandi del Nord Kivu. La zona interessata è controllata dai soldati ugandesi che secondo un rapporto delle Nazioni Unite sostengono anche loro i gruppi M23 ,mentre contemporaneamente sono impegnati in un operazione congiunta con i congolesi contro i gruppi islamici che dal Congo sconfinano in Uganda. Per l'esercito congolese la situazione è molto  complessa e si sta ritirando dalle zone contese mentre ormai gli sfollati sono milioni e la situazione delle violazioni dei diritti umani e le brutalità contro la popolazione è fuori controllo.

RADIO AFRICA: Ciad, Repubblica Democratica del Congo,Tunisia

Data di trasmissione
Durata 39m 53s

Radio Africa in questa puntata facciamo il punto sulle elezioni in Ciad cominciate il 6 maggio.Per il presidente Mahamat Deby arrivato al potere dopo la morte del padre Idriss Deby Itno, che era al potere con il sostegno dei francesi da più di un trentennio ,si tratta di legittimare un potere ottenuto con una transizione sostenuta dall'esercito e dalla Francia .Il suo avversario è Succes Masra ,prima oppositore del regime e poi primo ministro , mentre il paese soffre una fortissima crisi economica e alimentare sul piano geopolitico si assiste ad un avvicinamento alla Russia e ad una rinegoziazione della presenza militare francese e occidentale.

Congo- Un lungo rapporto pubblicato dallo studio di avvocati Amsterdam & Partners ha accusato la multinazionale americana Apple di acquistare minerali strategici per l’elettronica, come coltan, tantalio, tungsteno e stagno da fornitori che hanno sede in Ruanda peccato che il paese africano è in realtà privo di questi minerali e li ottiene saccheggiando la vicina Repubblica Democratica del Congo (Rdc), tramite il sostegno a milizie che controllano le miniere di estrazione e le vie lungo le quali i materiali vengono trasportati.

Tunisia- Il paese è diventato la “Guardia di frontiera europea” Dal febbraio 2023 e dalle prime dichiarazioni del presidente Kaïs Saïed che paragonava l’immigrazione clandestina a un tentativo di “grande sostituzione” della popolazione, è stato avviato un grande movimento di deportazione verso le frontiere terrestri meridionali, con la ricomparsa dei migranti nelle aree desertiche Tunisia e Libia e tra Tunisia e Algeria.

Radio Africa: Senegal Ruanda Mali

Data di trasmissione
Durata 38m 30s

Senegal: il presidente senegalese Macky Sall non correrà per un terzo mandato; per l’opposizione è un gesto dovuto anche se tardivo, che pone fine ad un’ambiguità durata più di un anno. Il nodo del contendere aveva a che fare con il limite di due mandati imposti dalla costituzione. Ora per la coalizione di governo la preoccupazione principale diventa trovare un candidato per le elezioni presidenziali previste per febbraio 2024.

Ruanda: martedì 4 luglio il Ruanda ha celebrato il 29° anniversario del Giorno della Liberazione, che localmente è chiamato “Kwibohora”, che ricorda quando l’Esercito patriottico ruandese, il braccio armato del Fronte patriottico ruandese (RPF), pose fine al Genocidio contro i Tutsi nel 1994, dove morirono più di 1 milione di persone nel Paese. Nella sera di mercoledì 28 giugno 2023 la Corte d’Assise di Parigi ha emesso una sentenza di condanna all’ergastolo per l’ex gendarme ruandese Philippe Hategekimana, per le sue provate responsabilità nel Genocidio dei Tutsi nel 1994. Il verdetto è giunto dopo lunghe settimane di udienza, segnate dai racconti dei sopravvissuti e dal silenzio degli imputati. La Corte d’appello di Londra boccia il progetto del governo conservatore britannico di spedire in Ruanda i richiedenti asilo che arrivano attraverso il canale della Manica.

Mali: il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, riunitosi venerdì, ha adottato all’unanimità la risoluzione 2690, che pone fine al mandato della Missione delle Nazioni Unite in Mali (Minusma) a partire dal 1° luglio, in seguito alla richiesta delle autorità maliane di transizione del 16 giugno. I Caschi Blu cesseranno quindi le loro attività in Mali e dovranno lasciare il Paese “entro il 31 dicembre 2023”. Il capo della diplomazia russa Sergei Lavrov ha rinnovato il suo sostegno al Mali.


 

Radio Africa,accordo Ruanda Uk,petrolio ,Congo

Data di trasmissione
Durata 31m 29s

La scorsa settimana il Regno Unito ha annunciato un nuovo piano per l’immigrazione: il trasferimento in Ruanda degli immigrati irregolari, a 8000 km di distanza dalle coste inglesi; le persone in attesa di asilo saranno deportate in aereo nel Paese africano. La ministra dell’Interno, Priti Patel, si è recata mercoledì in Ruanda, dove ha firmato l’accordo di “partenariato per la migrazione e lo sviluppo economico”.

Il governo della Rd Congo durante il consiglio dei ministri dell’8 aprile, ha deciso che va aumentata la produzione nazionale di petrolio (oggi a 25mila barili al giorno) con l’apertura di 16 nuovi giacimenti, per migliorare i conti pubblici questo comporterà di affidare a compagnie petrolifere straniere il progetto di sfruttamento nella Cuvette centrale, una foresta al centro del paese, con conseguenze disastrose per il territorio

Radio Africa: Ruanda Tunisia Sudan

Data di trasmissione
Durata 30m 19s

Ruanda: Theoneste Bagosora,responsabile del genocidio del Ruanda, è morto in ospedale in Mali all'età di 80 anni.
L’ex colonnello era stato una figura di spicco dell’esercito durante le atrocità del 1994. Condannato a 35 anni per crimini contro l’umanità, stava scontando la sua pena in un carcere del Paese africano.
La Corte di Giustizia di Kigali ha condannato il dissidente Paul Rusesabagina a 25 anni di prigione per atti di terrorismo e tentativi di destabilizzare il Ruanda attraverso il gruppo armato FLN (Forze di Liberazione Nazionale) associato al gruppo  Forze Democratiche di Liberazione del Ruanda (FDLR) autrici del genocidio del 1994.

Tunisia: Il presidente Kais Saied  ha annunciato la nomina di Nejla Bouden Romdhane a capo del governo. E’ la prima volta che una donna riceve l’incarico di capo del governo nella storia del Paese. La Romdhane ha ora la responsabilità  della formazione del governo.

Sudan: sventato colpo di Stato guidato da ex del regime di Bashir.

Ruanda, a 27 anni dal genocidio

Data di trasmissione
Durata 47m 43s

Il 7 aprile scorso, come ogni anno, si è celebrata la giornata della memoria in onore delle vittime del genocidio dei Tutsi. Correva infatti il 7 aprile 1994 quando, il giorno successivo all'attentato che aveva abbattuto l'aereo che trasportava l'allora presidente Juvénal Habyarimana, ebbe inizio un genocidio ampiamente pianificato che avrebbe provocato, nei cento giorni successivi, circa un milione di vittime.

Con Leonie, sopravvissuta al genocidio e attivista dell'associazione Kwibuka, ricordiamo quanto successo 27 anni fa, il silenzio della comunità internazionale, la complicità della Francia, le responsabilità della dominazione coloniale belga e la possibilità di un nuovo futuro per la comunità ruandese