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sovraffollamento

Contro il carcere 16/1

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Durata 1h 0m

Leggendo lettere che arrivano dal carcere si coglie l'elemento più feroce della detenzione. Oltre la privazione della libertà, la carcerazione recide tutte le relazioni sociali e affettive, annullando l'essere sociale reale della detenuta e del detenuto. E' questa l'opera di annientamento e distruzione psichica assai più che il sovraffollamento. Per contrastare questa devastazione della personalità di detenuti/e è importante stabilire reti relazionali tra dentro e fuori.

Contro il carcere 28/11

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Durata 1h 0m

La Sardegna diventerà  la Cajenna italiana? Dall'isola denunciano l'arrivo di 600 detenuti in regime di 41 bis. Altri ne seguiranno, lo prevede espressamente una legge del 2009. Riflessioni sul carcere: il sovraffollamento è solo una delle cause della sofferenza carceraria, e nemmeno la più grave. Il carcere espropria il prigioniero del tempo di vita, per questo non è riformabile.

Contro il carcere 21/11

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Durata 1h 0m

Lunedì 19 novembre 2012, è stato presentato il IX Rapporto dell'Osservatorio Antigone sulle condizioni di detenzione in Italia “Senza dignità” (Edizioni gruppo Abele, 2012). Sono stati illustrati i dati del sovraffollamento, del lavoro, della sanità, dei suicidi, dei tagli dei fondi, ecc.

66.685 detenuti e detenute presenti nelle 206 galere italiane sono stipati in circa 45 mila posti.
Insieme all'Osservatorio Antigone quest’anno il gruppo multimediale Next New Media ha realizzzato un web-doc dedicato alla situazione delle carceri in Italia. Il documentario è accessibile all’indirizzo www.insidecarceri.com.

Contro il carcere 2/5

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Durata 1h 0m


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Il senato pensa di adottare una sessione speciale per accelerare i tempi della seconda parte del "pcchetto  sul carcere" del ministro Severino.  E' un disegno di legge che concede al governo la delega per legiferare in merito a "quattro materie": Depenalizzazione reati fino a 18 mesi; sospensione del processo in caso di irreperibilità dell'imputato (processo in contumacia), a meno non si presuma l'intenzionalità di sotterarsi volontariamente alla conoscenza del processo; sospensione con messa alla prova per reati fino a 4 anni; pene detentive non-carcerarie, per reati non superiori a 4 anni.

Lavoro in carcere solo il 20% lavora con mercedi (salari) inmedia di 30, 40 euro.

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Carcerazione preventiva: Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4 /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; font-family:"Times New Roman"; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;} il 43,8 per cento delle persone detenute è ancora in attesa di giudizio: si tratta di 27mila persone che aspettano una condanna definitiva e di queste, la metà, 13.493, sono in attesa del giudizio di primo grado.

Contro il carcere 21/3

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Durata 1h 0m

 Scambio di lettere tra il nuovo direttore del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria (DAP) Giovanni TamburinoMauro Palma (ex presidente Comitato anti tortura e presidente onorario di Antigone), entrambi all'insegna di portare il carcere alla "legalità". Ma se sono proprio le leggi criminogene (Bossi-Fini; Fini- Giovanardi; Cirielli) a riempire le carceri di marginalità e povertà di quale "legalità" andate cianciando? Il carcere si è dimostrata una struttura irriformabile. Pensiamo al suo superamento e abolizione.

 

Contro il Carcere 14/3

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Durata 58m 30s

Intervista al nuovo Capo del Dap Giovanni Tamburino (La Repubblica, 11 marzo 2012) Un "contratto" tra lo Stato e il detenuto. Per un "carcere leggero". Per 20mila detenuti definitivi che oggi passano il tempo chiusi in cella. Un accordo che, se infranto, comporterebbe l'inasprimento della pena. Perché costruire nuove carceri? "Non se ne può fare a meno perché comunque, rispetto ai 47-48mila posti effettivi, abbiamo 66mila detenuti e lo scarto è intollerabile. L'Italia è nella media europea quanto al rapporto popolazione-detenuti, mentre è molto al di sotto in quello posti carcere-detenuti".

Risposta di Mauro Palma (ex presidente Comitato anti tortura e presidente onorario di Antigone- Il Manifesto, 11 marzo 2012): Riportare il carcere alla legalità - e dunque alla piena attuazione del regolamento - vuol dire tra l’altro non investire le risorse esistenti in progetti edilizi che inseguono la tendenza bulimica della carcerazione, bensì impiegarle nella risistemazione degli Istituti fatiscenti e nel far finalmente funzionare quelli già pronti da tempo.
Ospedali Psichiatrici Giudiziari
Già nel 1978 all’atto di promulgazione della legge 180 che sancì la chiusura dei manicomi molti, a partire da psichiatria democratica, sollevarono la contraddizione che in quella riforma non si facesse cenno ai manicomi giudiziari.
Ci sono voluti più di trent’anni di impegno e di dibattito per fare l’ulteriore passo. Adesso, mentre festeggiamo per questa vittoria, dobbiamo, però, mantenere ferma l’attenzione e la vigilanza sulle scelte successive che verranno fatte in materia di assistenza a quei pazienti che hanno commesso reati.
Il primo rischio che si corre è che le strutture regionali siano sanitarie solo nella forma, ma che nella sostanza mantengano quel carattere custodialistico e repressivo che mette in secondo piano la cura e l’assistenza al punto da renderle impraticabili. Basaglia aveva più volte sottolineato come senza libertà e rispetto dell’altro nei suoi diritti fondamentali non sia possibile essere terapeuti.

Circa 150 attivisti No Tav hanno partecipato a Torino al presidio organizzato davanti al carcere delle Vallette. Iniziative analoghe, si è tenuta ad Ivrea (Torino), Alessandria, Milano e Genova in segno di solidarietà con gli attivisti No Tav arrestati lo scorso 26 gennaio nell’inchiesta sugli scontri in Valle di Susa dell’estate scorsa e tuttora detenuti.
A Roma un presidio sabato 10 sotto il carcere di Velletri. A Genova a Piazza De Ferrari a Marassi. Fra gli striscioni, uno diceva “La Valle non si arresta” e un altro “No Olimpiadi? E allora No Tav”. A Milano i No Tav si sono radunati davanti al carcere di San Vittore.

Contro il carcere 11/1

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Durata 1h 0m

Pisa, evasi nella notte 2 detenuti, 1 si è ferito alle gambe ed è stato subito ricatturato.
Servirebbe un'amnistia per 23 mila detenuti, non la cosiddetta svuota carceri.

Firenze: detenuto 31enne si impicca... vittima della legge ex Cirielli. Era agli arresti domiciliari perché malato, ma quando è stato condannato, il giudice ha dovuto obbligatoriamente mandarlo in carcere perché recidivo, secondo la legge Cirielli. In carcere si è impiccato.

Contro il carcere 4/1

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Durata 1h 0m

 nelle ore che hanno segnato la fine del 2011 e l'inizio del 2012, mentre le "brave persone" pensabano a divertirsi per dimenticare le asperità dell'esistenza, nell'inferno dei vivi, nel carcere morivano 4 persone. Due poco prima che scoccasse la mezzanotte, altre due alle prime ore del nuovo anno. E' un massacro, e un crimine contro l'umanità mantenere i carcerati e le carcerate in queste condizioni. Bisogna battersi con forza per l'AMNISTIA ora con il massimo di impegno.

Contro il carcere 21/12

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Durata 1h 0m

 Il ministro della Giustizia Paola Severino riempie le celle di sicurezza degli uffici di polizia. A cui lei ha già cambiato il nome. “Sale di custodia" verranno chiamate, dimenticando che in quelle celle avvengono le violenze peggiori contro chi viene arrestato e vengono estorte confessioni. Il caso di Stefano Cucchi non è il solo.

Nell'ultimo anno 68.411 persone sono entrate in carcere, un numero inferiore a quello degli anni precedenti che si era attestato sulle 80.000 unità. ma il punto è che ne sono uscite solo 

45.000. Le leggi che bloccano l'uscita dal carcere sono la Cirielli e la Fini Giovanardi. La metà è uscita entro 3 giorni dall’arresto e 10.000 dopo un mese. Un terzo è finito dentro per stupefacenti, solo 1.655 per omicidio, ben 3.463 per resistenza a pubblico ufficiale. Si evince che è lo stesso intervento del pubblico ufficiale che "crea il reato".