Ostia: in migliaia al corteo contro la violenza mafiosa e fascista
Dopo le elezioni amministrative del X Municipio, dove ha stravinto l'astensionismo, e l'aggressione di Roberto Spada ai danni di un giornalista della trasmissione "Nemo" di Rai2, sabato 11 novembre ad Ostia è sceso in piazza un corteo per ribadire – come recitava lo striscione di apertura della manifestazione – le proprie parole d'ordine: "Casa, lavoro e dignità: no alla violenza fascista e mafiosa".
Al corteo non hanno partecipato né il Partito Democratico né le forze di centrodestra impegnate nel ballottaggio del 19 novembre. Casapound ha invece ribadito che il corteo "non serviva a niente".
Nonostante le contraddizioni della piazza, che ha visto una massiccia partecipazione della dirigenza grillina laziale e nazionale, e vista l’altissima astensione al primo turno, ogni persona scesa a manifestare è preziosa, purché si apri un processo aperto di ricomposizione delle forze sociali sul territorio.
Il corteo ha vissuto momenti di tensione con i giornalisti, pronti a strumentalizzare ogni episodio. Arrivati davanti al Teatro del Lido, gli organizzatori della manifestazione hanno deciso di fermarsi e aprire un'assemblea pubblica, mentre la sindaca Virginia Raggi ha voluto terminare – come da programma – il corteo a piazza Gasparri, quartiere dove è avvenuta l'aggressione di Roberto Spada.
Nella corrispondenza ascoltiamo le conclusioni di un pezzo di corteo che ha deciso di concludere con un'assemblea in piazza.
Nell'immagine una foto dal corteo di ieri.