Sabato 28 Maggio alle ore 15 a Piazzale Tiburtino si scende in piazza contro fascismo, guerra e carovita, in risposta alla chiamata nazionale fatta da Casapound "contro il governo Draghi", che dovrebbe dar vita ad un sit in fascista di fronte alla sede di Casapound in Via Napoleone III.
Corrispondenza con un compagno di Ostia per rilanciare il presidio antifascista di oggi, mercoledì 27 maggio, alle 17 in via delle Baleniere. La protesta è indetta contro Casapound e Area 121, stabile di Ostia occupato da alcune famiglie che Casapound sta strumentalizzando per i propri fini elettorali.
Su tutti i media questa mattina la sollevazione di un centinaio scarso di persone ieri a Torre Maura, davanti a una struttura in via Codirossoni dove erano state trasferite 70 persone rom provenienti dal centro di accoglienza di via Toraldo a Torre Angela, a circa tre chilometri. A soffiare sul fuoco in strada camerati di Casapound. Nella notte Raggi cambia idea i dichiara che le persone che erano appena state trasferite in 7 giorni saranno sballottate altrove.
Dopo la lettura dei giornali ne parliamo con un compagno che ha telefonato e una redattrice.
Insieme ad una compagno attivo sulla Tiburtina parliamo delle recenti denunce che hanno raggiunto 26 fra compagni e compagne per la giornata di mobilitazione per impedire il consiglio municipale straordinario che si tenne al centro anziani di Tiburtino III sul centro di accoglienza di Via del Frantoio, sotto spinta di Casapound. In quelle settimane i fascisti misero in campo una campagna di menzogne volte ad attaccare gli immigrati che vivevano all'interno del centro di accoglienza a Tiburtino III, quartiere periferico dove esistono diversi problemi molto più rilevanti della convivenza con poche decine di immigrati. Nella seconda parte della corrispondenza facciamo un aggiornamento rispetto alla vertenza sul Casale Alba 1, casale pubblico all'interno del Parco di Aguzzano, che la giunta vorrebbe regalare ai privati.
8 settembre: giornata movimentata sul fronte antifascista.
Si comincia dalla mattina, dove a Padova antifascisti e antifasciste vengono caricati dalle forze dell'ordine mentre tentavano di impedire un comizio del segretario di Forza Nuova, l'ex terrorista nero Roberto Fiore (info qui).
La giornata continua peggio, viste le perquisizioni che subiscono quattro compagni bresciani per un presunto assalto alla sede di Forza Nuova, denunciata dai fascisti dai social media.
Cortei invece a Grosseto e Rimini, per protestare contro l'evento nazionale di Casapound (Grosseto) e la manifestazione nazionale di Forza Nuova (Rimini).
Alle 18, orario dell'ultimo aggiornamento, gli antifascisti erano circondati dalle forze dell'ordine schierate in assetto antisommossa, mentre ai fascisti è lasciata ampia autonomia.
Infine, una voce dal corteo per Fabrizio Ceruso a San Basilio.
Ieri a Napoli pesanti cariche della polizia contro gli antifascisti e le antifasciste in piazza per la presenza di Simone Di Stefano, ducetto di Casa Pound, presso l’hotel Ramada. Ventiquattro i fermi di polizia, decine di feriti e scene di - ormai - ordinaria repressione. Oggi (ore 16) all'Orientale di Napoli (Palazzo Giusso) si è tenuta un'assemblea per rilanciare la lotta antifascista e di classe.
Il racconto della giornata di un compagno napoletano.
Ieri sera a Pavia, decine di antifascisti sono scesi in piazza per contrastare il presidio di Casapound in centro città in memoria delle vittime delle foibe. Gli attivisti hanno organizzato l'iniziativa antifascista considerando il presidio fascista una provocazione vera e propria dopo l'attentato ai danni di 4 ragazzi a Macerata. Come è avvenuto a Macerata in quese ore, anche a Pavia, le istituzioni hanno legittimato la presenza delle organizzazioni di estrema destra concedendogli una piazza pubblica. Ieri sera, si è entrati a contatto con i gruppi di estrema destra che hanno ricevuto la pronta difesa della celere che ha caricato gli antifascisti più volte. Anche da Pavia si invita tutti e tutte a partecipare alla manifestazione di Macerata.
Al corteo non hanno partecipato né il Partito Democratico né le forze di centrodestra impegnate nel ballottaggio del 19 novembre. Casapound ha invece ribadito che il corteo "non serviva a niente".
Nonostante le contraddizioni della piazza, che ha visto una massiccia partecipazione della dirigenza grillina laziale e nazionale, e vista l’altissima astensione al primo turno, ogni persona scesa a manifestare è preziosa, purché si apri un processo aperto di ricomposizione delle forze sociali sul territorio.
Il corteo ha vissuto momenti di tensione con i giornalisti, pronti a strumentalizzare ogni episodio. Arrivati davanti al Teatro del Lido, gli organizzatori della manifestazione hanno deciso di fermarsi e aprire un'assemblea pubblica, mentre la sindaca Virginia Raggi ha voluto terminare – come da programma – il corteo a piazza Gasparri, quartiere dove è avvenuta l'aggressione di Roberto Spada.
Nella corrispondenza ascoltiamo le conclusioni di un pezzo di corteo che ha deciso di concludere con un'assemblea in piazza.