Cinquanta anni fa, il 28 maggio 2024, la strage fascista di piazza della loggia a Brescia. Ne parliamo con Saverio Ferrari, direttore dell'osservatorio democratico sulle nuove destre e autore, insieme a Pietro Garbarino, di "Piazza della loggia, cinquanta anni dopo".
Rientrati dall'estate, andiamo a riprendere un po' di notizie non necessariamente nuove, ma che ci eravamo persi.
Google propone Web Environment Integrity: un modo per rendere l'ambiente del web ancora più controllato dal suo monopolista (cioè Google stessa). È preoccupante, ma per adesso non sembra avere molto seguito. Forse non se ne farà nulla?
La commissione europea raggiunge, nuovamente, un accordo con gli USA sulla questione del passaggio dei dati. Qualcosa ci fa pensare che, anche questa volta, l'accordo non terrà. Domande e dubbi sui perché più "profondi" dell'accordo.
Passiamo poi al magico mondo delle rotaie. Anzitutto qualche aggiornamento su Roma e i molti Tram finanziati "per il Giubileo". Non è una gran sorpresa dire che solo uno ha delle discrete possibilità di essere realizzato entro il 2025. La sorpresa maggiore è che, invece, anche la Linea G (la trasformazione del trenino Termini-Centocelle in una metrotram Termini - Tor Vergata) pare avere molti problemi.
Allontanandoci da Roma scopriamo che il treno ad idrogeno non se la passa benissimo: sulla Brescia-Iseo-Edolo stanno valutando di interrompere gli interventi sull'idrogeno per passare all'elettrico+batteria. Ragioniamo quindi sui treni ad alimentazione mista (diesel, elettrico, batteria), i contesti in cui sono efficaci e quelli in cui non lo sono.
Quanto succede a Brescia richiama sicuramente le vicende tedesche; la Germania è stata tra le pioniere del treno ad idrogeno, ma ultimamente sta privilegiando l'elettrico a batteria o addirittura il diesel.
L’azienda chimica Caffaro di Brescia è stata sequestrata nell’ambito di un’inchiesta per disastro ambientale della Procura di Brescia. Il provvedimento nei confronti dell’azienda che si trova nel cuore della città dal 2003 ed è sito di interesse nazionale, è dovuto al continuo inquinamento dell’impianto, con valori di cromo esavalente e mercurio ben al di sopra dei parametri di legge. Ne parliamo con un compagno e redattore di Radio Onda D'Urto.
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Torino: Riapriamo il Maroa Adelaide
Aggiornamenti e mobilitazioni
L'università tenta il colpo di mano
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Appuntamento Sabato 30 ore 17 per il webinar sulla Sanità territoriale
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Brescia: Situazione RSA e Sanità lombarda
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RSA: Comitato Nazionale Parenti degli Ospiti Rsa
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Velletri: Uniti per la Sanità Pubblica - Coordinamento Velletri
Aggiornamenti sull'Ospedale di Velletri
Le istituzioni tentano di spegnere le lotte con stanziamenti insufficienti
La mobilitazione continua
Che l’infezione da SARS-CoV-2 abbia avuto un impatto particolarmente pesante sulle fasce più fragili, vulnerabili della popolazione lo abbiamo visto con le vicende delle Residenze Sanitarie Assistenziali.
Esiste però un altro fronte di vicende ancora più nascoste e che riguardano i focolai, i contagi e i decessi per contagio tra gli ospiti e il personale tra le 3.300 strutture residenziali o semiresidenziali per disabili (RSD) attive nella Penisola, 646 delle quali sono specializzate nella cura dei disabili psichici.
Rispetto a queste ultime è difficile avere dati completi che per ora non sembrano interessare a nessuno: l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) venti giorni fa ha dato incarico al Garante per le persone private della libertà personale di fare un’indagine sulla situazione delle residenze per anziani. Ma non è stata chiesto lo stesso monitoraggio per le residenze per i disabili. Poi il 17aprile, l’ISS ha emanato le linee guida Covid-19 per le Rsa e Rsd, un ritardo pazzesco. Sembrerebbe che tutto il sistema abbia puntato sull’emergenza ospedaliera e ritenuto sacrificabili anziani e disabili, diversamente queste scelte risultano difficili da spiegare.
Una grande strage che sta passando sotto silenzio - e che ci ricorda ancora una volta se ce ne fosse bisogno che non siamo tutte sulla stessa barca, perchè il virus e le sue conseguenze dirette e indirette, non assumono per tutti i corpi la stessa valenza – men che meno per i corpi rinchiusi e privati della libertà.
Questo silenzio è rotto solo sporadicamente da qualche testata locale. Emergono in questi gg notizie dalla residenza psichiatrica Skypper di Masone (Genova) 3 morti e 38 su 40 pazienti contagiati o della Sacra Famiglia di Cocquio Trevisago (Varese, 4 morti e 84 contagiati).
In particolare noi questa mattina vorremmo fare luce su la strage di 22 donne internate presso l’Istituto psichiatrico Bassano Cremonesini di Pontevico e vorremmo farlo con Nicola Borzi, giornalista, uno dei primi che ne ha parlato e scritto in un articolo dal titolo Coronavirus, nel Bresciano la strage silenziosa delle disabili psichiche
A lui chiediamo di raccontarci che cosa è successo dentro l’istituto psichiatrico in che modo è stata affrontata l’emergenza covid e se possibile di darci anche un inquadramento della struttura psichiatrica e del contesto sociale, politico, economico su cui insiste.
Quarantacinque anni fa una bomba fascista colpiva una manifestazione di lavoratori e lavoratrici in piazza della loggia, a Brescia: 8 morti e 102 feriti il bilancio finale. Paolo Barbieri, giornalista bresciano che quel giorno si trovava in piazza, ci racconta quella giornata, cosa accadde subito dopo e le vicende relative a un'indagine giudiziaria che non ha mai dipanato tutte le ombre su quella strage, a differenza di quanto sono riuscite a fare inchieste e indagini indipendenti.
Con lui presentiamo il suo libro "La morte a Brescia, 28 maggio 1974: storia di una strage fascista", che si propone di raccontare quanto avvenuto in piazza della loggia.
Come ogni anno si è tenuto nel quartiere meticci del Carmine a Brescia il tradizionale evento del “brusom la ècia”.
Quest'anno si è scelto di bruciare il razzismo e quindi il fantoccio con le sembianze del suo più conosciuto e istituzionale rappresentante in Italia: Matteo Salvini. Non è la prima volta che accade: in passato a bruciare, sempre sul tema del razzismo e contro i muri, era stato ad esempio un fantoccio con la faccia di Donald Trump.
Il racconto di un redattore di Radio Onda d'Urto, nonché presidente del comitato di quartiere del Carmine.
Abbiamo commentato il risultato referendario di Brescia dove si è tenuto un Referendum per impedire la privatizzazione dell'acqua, che ha visto un'affluenza del 22% e il 96% dei votanti a favore dell'acqua pubblica.