Con una studente del Collettivo ZAUM dell'Università di Roma La Sapienza, presentiamo l'Assemblea pubblica di domani, giovedì 3 ottobre, alle h. 17.00 all'aula 6 di Lettere, di lancio della mobilitazione dell'8 ottobre, a Roma, contro Cybertech Europe, una fiera delle tecnologie militari sponsorizzata da Leonardo alla Nuvola dell’Eur.
Ci racconta, poi, il clima dentro all'Università e come si stanno preparando alla manifestazione nazionale di sabato 5 ottobre.
Di seguito, il comunicato del Collettivo ZAUM:
Sabato 5 scenderemo anche noi in piazza per sostenere la resistenza del popolo palestinese. È passato un anno dall’inizio di una nuova fase del conflitto, che ha visto svilupparsi atrocità sempre maggiori. Le voci che chiedono la liberazione della Palestina sono aumentate e il movimento in solidarietà alla resistenza palestinese è cresciuto e si è sviluppato anche all’interno delle università.
È aumentata anche la repressione e il divieto di questa piazza non è altro che l’ennesima prova di come le istituzioni cerchino di soffocare ogni tentativo di sostegno alla causa palestinese, come abbiamo visto anche durante la mobilitazione in Sapienza dello scorso anno. Fa da sfondo a tutto ciò anche il nuovo decreto sicurezza, il DDL 1660, che mina ulteriormente la possibilità di manifestare, tendendo di fatto a uno stato di polizia.
Il genocidio del popolo palestinese parte anche dalla nostra stessa università, che attraverso gli accordi con Israele e industrie belliche si rende complice del massacro. Noi studentə riteniamo quindi fondamentale utilizzare le nostre forze per cercare di fermare il genocidio, lottando sia nelle piazze che all’interno dell’università, attraverso la richiesta del boicottaggio accademico.
Sabato porteremo quindi la nostra rabbia in piazza e grideremo, ancora una volta, Palestina libera.