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Palestina

Reclutare e zittire

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Nella prima parte della trasmissione, una corrispondenza con due compagni di "Ferrara per la Palestina" che ci raccontano ennesimo episodio di repressione della solidarietà alla popolazione palestinese avvenuto in una scuola della città: a seguito di un loro intervento in una scuola media, destinato a presentare agli e alle studenti le condizioni di vita e la cultura nella Cisgiordania occupata, l'associazione Italia-Israele ha chiesto e ottenuto dal ministro Valditara una "lezione riparatoria alla classe, per ripristinare un presunto "equilibrio formativo".

Passiamo quindi a una corrispondenza con l'Osservatorio contro la militarizzazione della Scuola e dell'Università: gli studenti dell'Istituto Sacco di Sant'Arsenio (Salerno) sono stati accompagnati a visitare il IV Reggimento carri della caserma di Persano, in occasione dell'anniversario della battaglia di Tobruk, con tanto di articolo celebrativo sul sito della scuola, dal titolo "L'esercito tra i banchi di scuola".

Concludiamo con una corrispondenza dal Quarticciolo dove, a fronte della propaganda collegata al DL "Emergenze, l'I.C. Pirotta è chiuso ormai da due settimane per la disinfestazione successiva a casi di legionella, senza che ci siano notizie sulla riapertura del plesso, con i bambini e le bambine costretti a frequentare le lezioni in altre scuole, anche lontane. Per questo è stato indetto un presidio davanti alla sede Marconi dell'I.C. Luca Ghini, in via del Campo 57, giovedì 30 gennaio alle ore 16.30

Roma: Fuori i genocidi dalla storia

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Sabato 25 gennaio 2025 Corteo per la Palestina Piazza Vittorio h 15.00

Un compagno del Comitato solidarietà con la Palestina in terzo ci aggiorna sulle iniziative e mobilitazioni messe in campo dalla neo nata Rete Antisionista Palestina Roma e sulla necessità di scendere in piazza sabato per una Palestina libera dall'occupazione.

Cagliari: Siamo ancora qui...per la Palestina

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Sabato 25 gennaio 18.30 piazza Costituzione a Cagliari

Siamo qui per rendere attuale il valore della giornata della memoria... per non dimenticare! Abbiamo dato valore a questa data perché come un faro ci aiutasse a riconoscere la discriminazione l’abuso il fascismo e ci permettesse di fermare un genocidio prima che questo si compia definitivamente. Oggi vediamo questi segni. Oggi un nuovo genocidio è sotto in nostri occhi, visibile tutti i giorni, in diretta, un orrore senza fine. Per fermare Israele non basta una tregua un progetto che prevede lo sterminio di un intero popolo, con la pulizia etnica a Gaza nella Palestina occupata e l’occupazione di territori in Libano in Siria e chissà dove ancora... per fermare Israele non basta una tregua, serve l’impegno di tuttә Questa violenza parte anche da qui * da qui dalla fabbrica di bombe RWM di Domusnovas dove si producono queste bombe * da qui dove nei poligoni NATO i piloti israeliani si addestrano per colpire meglio i civili * da qui dove i soldi sottratti a sanità e istruzione vanno ad ingrassare i fabbricanti di armi. Se non vogliamo più essere complici possiamo fare la nostra parte con tante piccole azioni più o meno coraggiose: - boicottare le aziende che partecipano al massacro e all’occupazioni - informarsi e parlare della questione a chi ci sta vicino - pretendere l’arresto dei criminali internazionali che vengono qui in vacanza - e lottare perché i nostri soldi vengano investiti in sanità e istruzione e non in armamenti! Sta a noi decidere se dire NO è nostra responsabilità reagire difendere il popolo palestinese e noi stessi dal sionismo globale perché mai più deve voler dire: mai più per nessunә

Ne parliamo con un compagno palestinese dell'UDAP

Ginevra: protesta collettiva dei Sanitari x Gaza

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Sabato 25 gennaio 2025 a Ginevra Protesta collettiva della tenda bianca davanti al quartier generale delle Nazioni Unite.

Ne parliamo con Elisabetta dei Sanitari x Gaza di Roma

di seguito l'appello:

Un appello storico all'azione: unisciti per Gaza!

Il tempo del cambiamento è ora! La crisi di Gaza è una catastrofe umanitaria che sfida la coscienza dell’umanità. Come operatori sanitari, abbiamo l’obbligo morale di opporsi a queste atrocità e difendere il diritto alla salute e alla dignità umana. Questa azione si distinguerà come la prima volta che gli operatori sanitari di tutto il mondo assumono una posizione così unitaria, perché è la prima volta che vengono attaccati in modo così sfacciatamente e sistematicamente mentre tentano di salvare vite umane. È giunto il momento di un intervento umanitario da parte dell’ONU. Gli interventi umanitari hanno lo scopo di prevenire le violazioni dei diritti umani in circostanze estreme. Per conto degli operatori sanitari di tutto il mondo, chiediamo:

1. Mantenere la tregua e un cessate il fuoco permanenteÈ necessario un cessate il fuoco permanente per porre fine alla violenza e proteggere le vite e consentire il lavoro sanitario.   

2. Rilascio di operatori sanitari e civiliIl rilascio immediato e incondizionato del dott. Abu Sufiya e tutti gli operatori sanitari detenuti illegalmente.Il rilascio di TUTTI i detenuti civili, compresi gli oltre 11.000 civili palestinesi detenuti da Israele senza accuse formali, prove o rappresentanza legale.   

3. Restauro dell'accesso alla Croce RossaReinstate la Croce Rossa l’accesso a tutti i prigionieri palestinesi, che è stato illegalmente sospeso da Israele dal 13 ottobre 2023.

4. Protezione delle Nazioni Unite per gli operatori sanitari e i pazienti di GazaAzione immediata da parte delle Nazioni Unite per proteggere gli operatori sanitari e i pazienti a Gaza.Questo dovrebbe includere la dichiarazione a Emergenza di genocidio a Gaza (sostenne da 65 istituzioni ufficiali e testimonianze di esperti QUI) e invocando la dottrina della “Responsabilità di proteggere” o avviare un intervento umanitario.

5. - Azione di 5. Istituzione di un Corridoio UmanitarioUn corridoio umanitario coordinato e forzato a livello internazionale per:Fornire forniture essenziali.Trattare ed evacuare i feriti.Garantire servizi sanitari ininterrotti per i civili.

6. Responsabilità per le violazioni del diritto internazionaleIsraele deve rispettare il diritto internazionale ed essere ritenuto responsabile per le violazioni, in particolare:Articolo 18 delle Convenzioni di Ginevra.Risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite A/ES-10/L.31/Rev.1.

Perché proprio l’ONU? Le Nazioni Unite sono state a lungo considerate un’istituzione critica per affrontare le crisi umanitarie globali. Come organismo incaricato della responsabilità di assicurare la pace, i diritti umani e lo sviluppo sostenibile, l’ONU deve svolgere il suo ruolo con urgenza quando l’umanità ha un disperato bisogno di intervento. La nostra delegazione medica internazionale chiede alle Nazioni Unite di intraprendere un’azione immediata e decisiva per far rispettare un intervento umanitario laddove sia più urgentemente richiesto. Gli sforzi umanitari delle Nazioni Unite sono spesso descritti come un “servizio 911” per coloro che soffrono nelle zone di conflitto o dopo i disastri naturali. Ma quando l'azione è ritardata o ostacolata, le persone continuano a soffrire. Il momento dell’intervento proattivo è ora. La nostra delegazione invita le Nazioni Unite ad agire rapidamente ed efficacemente, sostenendo la loro responsabilità di prevenire ulteriori danni e di affrontare le urgenti esigenze umanitarie. L’Onu ha il potere di fare la differenza. È tempo per loro di intensificare e garantire che l’intervento umanitario non sia solo un’opzione, ma una realtà. Uno sforzo globale per proteggere la dignità umana Questa protesta è la prima del suo genere, che riunisce organizzazioni sanitarie e individui di tutto il mondo. È più di un atto simbolico; è un forte appello alla comunità internazionale affinché sosteni il diritto fondamentale alla salute e alla vita umana. Un appello a tutti gli operatori sanitari e le organizzazioni Esortiamo le organizzazioni sanitarie, i gruppi della società civile e gli individui di tutto il mondo a unirsi a questo sforzo. Cerchiamo di stare insieme per chiedere un’azione da parte dei leader e delle istituzioni globali, comprese le Nazioni Unite e l’OMS. Quando solleviamo la voce insieme, non possiamo essere ignorati. Unisciti al Movimento per Gaza! L’assistenza sanitaria non è un obiettivo invita tutte le organizzazioni sanitarie e gli individui a unirsi nella nostra storica protesta di fronte alle Nazioni Unite. Insieme, possiamo amplificare le nostre voci e chiedere un immediato cessate il fuoco e un corridoio umanitario per Gaza.

Palestina: da Tantura 21 maggio 1948 ad oggi

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Con un compagno palestinese di Cagliari, presentiamo la proiezione del documentario "Tantura" che avverrà a Cagliari, Venerdì 10 gennaio 2025, alle 18.30, nel quadro della rassegna cinematografica "Al Ard incontra il pubblico - Aspettando il festival XXI edizione": basandosi su oltre 140 ore di interviste e materiale raccolto da Teddy Katz per il suo master accademico, in un percorso di ricerca parallelo a quello svolto in Gran Bretagna dallo storico israeliano Ilan Pappé, il regista Alon Schwarz ricostruisce l'occupazione del villaggio di pescatori palestinesi al-Ṭanṭūra, nell'attuale distretto di Haifa, avvenuto il 21 maggio del 1948. da parte del 33º battaglione della Brigata Alexandroni dell'Haganah, una organizzazione terroristica ebraica.

La riflessione si allarga poi alla attuale situazione, sia a Gaza che in Cisgiordania, e alla continuità dei crimini israeliani dal lontano maggio 1948.

La corrispondenza si conclude con l'appello a continuare a mobilitarsi affinché abbiano fine l'occupazione israeliana e il genocidio a Gaza.

We wish for the liberation

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Iniziamo parlando di Palestina e facendo ascoltare una canzone fatta apposta contro l'occupazione, l'Apartheid, il colonialismo, distruzione, torture, morti...di cui l'Europa si è  resa responsabile di complicità di atti di genocidio del popolo palestinese.

Poi continuiamo con la lettura di Bettelheim, per comprendere come le fiabe offrono a dei personaggi in cui il bambino può esteriorizzare quanto avviene nella sua mente in modi controllabili" . O semplicemente: "La fantasia della matrigna cattiva".

Lista di Natale: i 10 migliori modi per silenziare

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Iniziamo la puntata con un lungo approfondimento sull'uso dei malware in Serbia, con riferimento anche alle tecnologie utilizzate per la loro installazione.

Sempre più chiaro il ruolo attivo di Meta nel silenziare le voci Palestinesi. L'azienda dice che il silenziamento è stato un effetto collaterale non voluto,ma le sue scuse sembrano peggiorare la situazione.

Seguono notizie su Copyright (da youtube alla Serie A), alfabetizzazione informatica, il mondo del bitcoin e altro ancora...

Aggiornamenti da Jenin

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Con un compagno palestinese rilanciamo il corteo di oggi pomeriggio e facciamo il punto riguardo la repressione dell'Autorità palestinese sul popolo che resiste al genocidio.

Manifestazione oggi alle ore 15:00, partenza da piazza Vittorio Emanuele.