25 APRILE NON SI SVENDE
25 APRILE NON SI SVENDE
PORTA SAN PAOLO È DEI PARTIGIANI, NON DEI COMPLICI DEL GENOCIDIO
25 APRILE PORTA SAN PAOLO ORE 8:00
A 80 anni esatti dalla Liberazione dal nazifascismo, che fu salvifica per tutte e tutti noi, oggi più che mai è urgente costruire una nuova Resistenza.
Fu solo l’unità popolare che riuscì a spezzare le catene del nazifascismo, le cui barbarie e orrore annichilirono l’Europa e il mondo intero. Anche oggi dobbiamo unirci per combattere nuove forme di oppressione. Essere antifascisti, oggi, significa essere anche antisionisti.
Il sionismo, come il fascismo, si fonda sul suprematismo, sul mito della superiorità etnica, e continua col costruire muri, con il proprio progetto di pulizia etnica, alimentando l’apartheid, attuando un genocidio nel silenzio complice della comunità internazionale.
Non accettiamo che l’accusa strumentale di antisemitismo venga usata per silenziare chi si oppone al genocidio in Palestina. Non permetteremo che la piazza del 25 Aprile venga strumentalizzata per legittimare l’occupazione israeliana e i suoi crimini. Proprio come si lottava ieri contro il genocidio nazifascista, è nostro dovere lottare oggi contro quello perpetrato da Israele.
Denunciamo la grave responsabilità politica dell’ANPI Nazionale nell’aver abbandonato la difesa di Porta San Paolo, lasciando che un luogo simbolo venisse usurpato da chi oggi rappresenta un nuovo fascismo. In quella piazza non accetteremo simboli sionisti.
La “Brigata Ebraica”, che oggi si identifica pienamente con lo Stato di Israele e le sue pratiche di occupazione e colonizzazione, non può e non deve rappresentare la Resistenza. Quella piazza appartiene ai Partigiani di ieri e di oggi. E oggi, i Partigiani sono in Palestina, a combattere con il sangue per la propria terra, per l'autodeterminazione e per gli oppressi di tutto il mondo.
Per questo uniamo la nostra voce a tutte le realtà antifasciste, collettivi, reti e individui che continuano a riconoscersi nei valori della Resistenza, e che hanno deciso di convergere il 25 aprile, alle ore 8.00, a Porta San Paolo. Oggi più che mai dobbiamo ribadire che antifascismo vuol dire antisionismo.
Che quella piazza risuoni delle voci di chi lotta, non di chi giustifica l’oppressione.
La causa palestinese non riguarda solo i palestinesi: è la lotta di tutti i lavoratori, degli sfruttati, di chiunque si ribelli all’oppressione, ovunque essa si manifesti. È la lotta del nostro tempo, ed oggi è il cuore pulsante dell’antifascismo.
Non lasceremo quella piazza a chi giustifica l’occupazione, a chi plaude ai bombardamenti, a chi ha scelto di servire nell’esercito israeliano.
Quella piazza è nostra: di chi resiste, di chi si solleva, di chi non si piega.
Non faremo un passo indietro!
Da madre in figlio, libereremo ogni miglio!
PALESTINA LIBERA!
INTIFADA FINO ALLA VITTORIA!
Le realtà palestinesi
-Movimento Studenti palestinesi in Italia
-Unione Democratica arabo/palestinese -UDAP
-Associazione dei palestinesi in Italia-API
-Giovani palestinesi di Roma