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Umbria

Solidarietà a Enko. Sulle perquisizioni avvenute a Roma e in Umbria.

Data di trasmissione
Durata 4m 56s

PERCHÉ NON ACCADA PIÙ A NESSUNO E A NESSUNA.
Ancora sulle perquisizioni avvenute a Roma e in Umbria.


Come già circolato in un breve comunicato, il 22 marzo ci sono state diverse perquisizioni tra Roma e l'Umbria e la digos ha recapitato le carte in cui risultano quattro indagati per 270bis (associazione sovversiva con finalità di terrorismo) e 2 L. 895/1967 (legge sul controllo di armi e esplosivi).

Parte delle perquisizioni hanno riguardato un posto occupato (L38Squat a Roma) e un compagno che si trova in un letto di ospedale.

Pubblichiamo le parole di questo compagno perché vogliamo che tuttx siano a conoscenza di come i nostri nemici scelgono di colpirci per farci male e di quanto invece sia importante praticare veramente ogni giorno ciò che portiamo in testa e nel cuore.


"30-3-2024 Roma

Non sono un perseguitato.
Non sono una vittima.
Ho tutta la loro attenzione, tutto qui.
E questo semplicemente perché da sempre so qual è il mio posto: dall'altra parte della barricata ed è lì che vivo, vive la mia lotta e le mie relazioni.

Ma quanto è avvenuto nel delicato reparto di medicina alle 5:45 del 22 marzo supera ogni abuso, quelli contrastati per strada, quelli subiti in anni di galera in quanto bandito e in quanto anarchico.
L'antiterrorismo ha di fatti trovato un convinto alleato nel dirigente sanitario del Gemelli, rinomato ospedale di Roma.  Tale dirigente ha dato un sincero nulla osta ai digossini per disporre di un reparto di malati terminali e casi disperati a proprio piacimento. Hanno avuto gli spazi per indagini sui miei dispositivi per tutta la giornata, mentre fuori, insieme ad altri amici di diverse zone, ho subito una scrupolosa perquisizione alla ricerca dei soliti esplosivi, delle solite armi.

Abbiamo dovuto mediare per impedire che sfondassero gli accessi di L38Squat,  già sotto il vigliacco attacco delle istituzioni.
Come al solito svegliando all'alba compas che per seguire le operazioni han dovuto saltare il lavoro, essere identificati, e soprattutto sopportare quei piedi sporchi sul nostro suolo sacro, cani antiesplosivo, la solita giostra di guardie da ogni dove, ancora una volta.
Per nulla avere, ancora una volta.
Se non chiacchiere.

Ma se scrivo non è per la mia salvaguardia.
L'ho detto: sono un bandito, ho il mio codice.
Se scrivo è perché non succeda a nessun altro compagno, a nessun'altra compagna, in un letto di dolore, attaccato a ossigeno,  flebo, dispositivi salvavita, di essere umiliati da quelle mani alla ricerca di mitra e pistole tra le lenzuola, nei pantaloni.
E i loro modi gentili sono ancora più subdoli.
Ancor di più il loro tentativo di estorcere nomi, collaborazioni, infamia da un uomo dichiarato a rischio vita.
Loro son loro. Li conosciamo.

A far salire l'odio, il nostro,  di ultimi su sta terra, è stata quella stretta di mano tra ispettori e un primario, quello stesso dottore incaricato della mia salute e che invece, consenziente, complice ha permesso tutto ciò.
Son sicuro che non sarebbe avvenuto nel cosiddetto reparto "solventi" o nel nuovo padiglione per ricchi in costruzione proprio davanti le mie finestre.

Per ultimo un sorriso al mio vicino di letto, malato a giorni dalla fine, vecchio ferro di galera come me, che ha sfanculato ogni foglio, ogni firma, ogni testimonianza. Con un filo di voce ha urlato... il suo "sto con te!".

Rivendico la mia storia da sto letto
il mio anarchismo
l'odio verso l'autorità e ogni suo disumano complice

Que viva nosotros
Enko"

Approfondimento sul movimento No SNAM dall'Umbria

Data di trasmissione

Approfondimento sui movimenti No SNAM che si oppongono alla realizzazione della rete adriatica di distribuzione del gas.

La prima corrispondenza con una compagna di Terni approfondisce il contesto nazionale e internazionale dell'opera, dall'Italia come "hub" internazionale del gas, allo smercio di idrocarburi provenienti da entità statali imperialiste e xenofobe come Arzebaijian e Israele.

La seconda corrispondenza con un compagno da Perugia entra invece più in dettaglio sul progetto di gasdotto, sui diversi comitati locali da Brindisi a Forlì, la conformazione del territorio e le difficoltà di coordinamento delle diverse realtà su una zona così ampia.

I diversi comitati stanno organizzando iniziative per il prossimo Venerdì 8 Dicembre mattina, all'interno della giornata di lotta contro le grandi opere inutili.

Oltre le mura Aureliane mura di monnezza

Data di trasmissione
Durata 56m 1s

Durante la prima parte della trasmissione facciamo un rapido riepilogo della situazione della gestione dei rifiuti romani con l'arrivo della monnezza capitolina a Civitavecchia dopo la chiusura temporanea della discarica di Colleferro. Di monnezza romana si parla anche a Terni dove il comitato No Inc. ha organizzato un'iniziativa contro l'Acea per Sabato 30. Ad Albano invece il Coordinamento Contro l'Inceneritore di Albano ha organizzato una giornata di protesta per Sabato 7 Dicembre alle 15:00 a Piazza San Pietro (Albano), contro la riapertura del TMB di Roncigliano. In coda parliamo del piano rinnovabili per Fukushima e della manifestazione a Venezia contro il Mose di Sabato scorso.