Giornata di lotta 8 marzo 2025: voci dalle piazze
Nella giornata di mobilitazione delle donne e delle libere soggettività che subiscono l'oppressione patriarcale, raccogliamo le voci di tante di noi dalle varie città in mobilitazione.
Nella giornata di mobilitazione delle donne e delle libere soggettività che subiscono l'oppressione patriarcale, raccogliamo le voci di tante di noi dalle varie città in mobilitazione.
La repressione delle attiviste femministe e LGBTQI+ in Kazakistan è in aumento.
Venerdì scorso, 28 febbraio, ad Almaty (Kazakistan) Zhanar Sekerbayeva (membro del consiglio direttivo di EL*C) e 3 giorni dopo Aktorgyn Akkenzhebalasy sono state condannate a 10 giorni di arresto amministrativo essendo state accusate di violazioni delle norme sull'organizzazione e la partecipazione a raduni pacifici. Attualmente sono in prigione.
I loro arresti sarebbero dovuti alla loro partecipazione a una protesta che chiedeva giustizia in un caso di femminicidio. Sebbene la protesta non fosse specificatamente di persone LGBT, le autorità hanno fatto esplicito riferimento all'attivismo LGBT di Zhanar durante la sua udienza, rafforzando la persecuzione mirata dei membri del gruppo lesbico e femminista Feminita. Questi arresti sembrano essere una strategia per mettere a tacere attiviste chiave prima della Giornata internazionale delle donne e per impedire loro di partecipare alle mobilitazioni femministe.
Inoltre, giorni prima degli arresti, Gulzada Serzhan (co-fondatrice di Feminita e co-presidente di EL*C) e Zhanar sono state multate per 393.200 tenge (circa 750 euro) ciascuna. Le autorità hanno falsamente classificato Feminita come un'organizzazione politica, nonostante avessero tentato di registrarsi come una fondazione pubblica focalizzata sui diritti umani. Questa sentenza è stata utilizzata per penalizzarle in base alle leggi pensate per i partiti politici, limitando ulteriormente il loro attivismo.
Ne parliamo con Silvia Casalino di EuroCentralAsian Lesbian* Community (ELC) che ci comunica la preoccupazione per il peggioramento progressivo della situazione per le persone LGBT e le femministe in Kazakistan.
Nel ponte radio di oggi ci occupiamo di IA da una prospettiva femminista a partire dal numero di DWF Femministe col Bot. Tecnologie e Intelligenze artificiali.
Ne parliamo con due compagne che hanno contribuito al numero: Teresa Numerico e Agnese Trocchi.
Alcuni riferimenti nominati durante la puntata:
A 12 anni dal triplice femminicidio di tre attiviste curde a Parigi, Sakine Cansız (Sara), Fidan Doğan (Rojbin) e Leyla Şaylemez (Ronahî), la comunità curda in Europa e nel mondo e le organizzazioni solidali con il movimento delle donne curde come la Rete JIN, la rete Kurdistan, Non Una di Meno e il Comitato di Jineoloji in Italia, scendono in piazza oggi, 9 gennaio, alle 17.30 a Campo de’ Fiori, per chiedere verità e giustizia e per denunciare il ruolo della Turchia nella guerra di repressione e oppressione nelle regioni del Bakur nel sud della Turchia e del Rojava nel Nord-est della Siria a dieci anni dalla liberazione di Kobane da Daesh (ISIS) avvenuta il 26 gennaio 2015.
Ne parliamo con una compagna
Con una compagna in studio e l'audio intervista ad una compagna francese, parliamo insieme della storia di Gisele Pelicot e della solidarietà femminista che si è alzata intorno a lei.
Con alcune compagne della città ripercorriamo l storia dell'occupazione femminista e separatista di Luna e Le Altre a Spinaceto. 35 anni di autodifesa, incontri, discussioni, crescita. Da diverso tempo ormai a Luna e Le altre non c'è un'assemblea di gestione così che è stata convocata un'assemblea per il prossimo 15 dicembre per parlarne insieme. Che fine farà Luna e Le Altre? Di seguito il comunicato di indizione.
ASSEMBLEA SEPARATA (NO MASCHI CIS) donne, lesbiche, persone trans,
persone non binarie, persone agender, persone intersex
In questo testo utilizziamo il femminile sovraesteso.
Compagne, nel 1989 nasceva a Spinaceto, nella periferia sud-ovest di
Roma, Luna e le altre spazio occupato dalle donne del quartiere che si
riprendono uno stabile vuoto del Comune di Roma e che dagli anni '90
viene attraversato da collettivi e percorsi di autodifesa femminista
della città.
Dopo tanti anni di lotta contro il patriarcato, è arrivato il momento di
decidere se e come proseguire una storia di lotta indimenticabile,
perché al momento non c'è un'assemblea di gestione dello spazio.
Il primo dicembre scorso a Spinaceto c'è stato un primo momento
assembleare di confronto nel quale abbiamo condiviso la precaria
situazione attuale dello spazio di Luna e le Altre. Ci siamo dette - tra
le altre cose - che crediamo che ciò che accade in periferia non debba
riguardare solo chi la vive o l'attraversa, anzi siamo piene di
frustrazione nel sentirci isolate rispetto agli altri spazi di militanza
"dentro il raccordo".
Pensiamo che, in quanto femministe e transfemministe, dovremmo assumerci
tutte insieme la responsabilità di proseguire o mettere fine per sempre
ad un'occupazione, soprattutto se nata al margine, dove opportunità del
genere siamo abituate a crearcele con fatica e dove nessun ci regala
niente.
Come vogliamo comportarci quando uno spazio occupato e autogestito
attraversato da percorsi di lotta anticapitalisti e antipatriarcali
rischia di finire? E quando questo accade in periferia?
Cosa vogliamo che diventi quello spazio? Uno sportello antiviolenza? Uno
spazio per l'autodifesa? Un laboratorio? La sede di una nuova
collettiva? Non vogliamo prendere questa decisione da sole, ma
collettivamente.
Consapevoli dell'importanza che siano presenti le persone del
territorio, pensiamo che sia imprescindibile anche la partecipazione di
tutte quelle compagne che invece in periferia non ci abitano, ma a cui,
in quanto femministe e transfemministe intersezionali, interessa cosa
accade alla vita delle persone che abitano al margine di questa città,
così come gli effetti della gentrificazione che sta invadendo Roma.
Crediamo nell'importanza di organizzarci e opporci con coscienza
all'isolamento che comporta nelle vite e nella lotta di alcune di noi.
Vi invitiamo perciò domenica 15 alle 11:00 a Spinaceto, a Luna e Le
Altre, in Largo Niccolò Cannella,17 per condividere e discutere insieme
le proposte che vorrete portare per far vivere nuovamente uno spazio
sottratto alle logiche del mercato e del dominio patriarcale.
Per immaginare come potrebbe avvenire la trasformazione di uno spazio
che si colloca nella lotta di cui tutte facciamo parte con così tanta
rabbia ma anche amore e cura.
Assemblea 1° dicembre
Venerdì 29 novembre 2024 alle ore 18.30 alla Casa internazionale delle donne (sala Simonetta Tosi) di Roma, via della Lungara 19, verrà presentata la Fondazione Ombrella Viola, uno strumento che ha l’ambizione di dare vita a progetti di co-abitazione per donne e lesbiche in età avanzata e non solo.
Ne parliamo in studio con Lucilla e Tania, due delle socie fondatrici.
Visitate il sito qui
Durante la nostra conduzione del Ponte radio e in occasione della manifestazione nazionale di NUDM del 23 novembre a Roma e Palermo parliamo di autodifesa femminista presentando due libri: L'autodifesa delle donne delle storiche Simona Feci e Laura Schettini e Avrei voluto da giovane solo vivere della poeta Nadia Alba Augustoni.
Tante iniziative prima e dopo il 23 novembre. Provate a trattenere la marea...
Il/la bambin* e il bisogno di sicurezza e fiducia per credere in sé stess* (dal "Mondo incantato" di Bettelheim).
Corrispondenza con una compagna del Centro Donna Lisa, storico centro antiviolenza del quadrante nord/est di Roma. Nella mattinata di sabato 9 novembre 2024, nella zona di Piazza Sempione (quartiere Monte Sacro), le compagne di Donna Lisa e altre donne hanno dato vita ad un'iniziativa di avvicinamento alla data del 25 novembre, giornata internazionale di contrasto alla violenza maschile sulle donne.
Per contattare il Centro Donna Lisa:
https://centrodonnalisa.it/76-2/
Per sostenere il Centro Donna Lisa: