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operaie

Macerata: un questionario tra le operaie

Data di trasmissione
Durata 23m 42s

Alcune operaie di una grande fabbrica in provincia di Macerata, come Nonunadimeno, hanno deciso lo scorso 8 marzo in occasione dello sciopero globale delle donne, di distribuire un questionario tra le operaie sulla questione del rapporto lavoro in fabbrica e lavoro in casa e sulle molestie sul luogo di lavoro. Ne sono nate anche delle vertenze. Ne parliamo con una di loro. 

Carovana delle compagne del Movimento femminista proletario rivoluzionario

Data di trasmissione
Durata 13m 7s

Tre giorni di incontri a Melfi , Napoli e Roma organizzate dal MFPR a partire dalle lotte delle operaie della Fiat di Melfi

Qui di seguito il comunicato:

 

NEI GIORNI 11 E 12 DICEMBRE: ALLA FIAT DI MELFI, A NAPOLI, A ROMA!

*VENERDI' 11 DICEMBRE *
Lavoratrici rappresentanti delle precarie in lotta delle cooperative di
Palermo, operaie e disoccupate di Taranto, lavoratrici della scuola in
lotta di Milano, lavoratrici del commercio de L'Aquila, studentesse, saremo
alle portinerie della FIAT SATA DI MELFI.
Andiamo per portare direttamente la nostra solidarietà alla battaglia che
le operaie stanno facendo sulla questione tute e a sostenere la denuncia
sul peggioramento delle condizioni di lavoro, pause, ecc. con i loro
pesantissimi effetti sulle donne; ma anche ad affermare che oggi proprio la
Sata dimostra che le operaie alla Fiat possono essere il "tallone di
Achille"di Marchionne e un esempio e incoraggiamento per tutte le
lavoratrici. In questo senso ciò che succede a Melfi ha un valore
nazionale, e deve avere un valore nazionale, perchè parla di dignità delle
lavoratrici, perchè è costruita con il protagonismo diretto delle operaie,
superando una visione di delega verso le direzioni delle OO.SS. che
soprattutto sulle donne sono spesso il problema e non la soluzione.
Andiamo per parlare e preparare insieme un nuovo "SCIOPERO DELLE DONNE" che
abbia il cuore tra le operaie delle fabbriche e le lavoratrici più
sfruttate, oppresse, discriminate; uno sciopero costruito dal basso con le
lavoratrici, facendo insieme una piattaforma (attraverso anche un'inchiesta
tra le operaie) e costruendo una rete tra i vari posti di lavoro e città.
Incontreremo le operaie che stanno portando avanti la battaglia sulle tute
e altro.

In serata dell'11 dicembre saremo a NAPOLI. Andremo, verso le 19, all’ex
Opg occupato "Je sò pazzo", per visitarlo e conoscere questa importante e
nuova esperienza.
Da parte nostra portaremo l'informazione diretta e il clima dalla Sata di
Melfi e parlaremo dello sciopero delle donne, il primo e quello in
costruzione - sappiamo che le compagne e i compagni di Je sò pazzo stanno
avviando un lavoro verso lavoratrici ultraprecarie dei servizi,
ristorazione, ecc. -⁠
e del nostro lavoro, delle lotte di lavoratrici, disoccupate che stiamo
facendo.
Portare direttamente la solidarietà delle lavoratrici alla studentessa
vigliaccamente ferita e molestata dalla feccia di Casa Pound.

*SABATO 12 DICEMBRE*
Saremo a ROMA per la celebrazione/festa del 20° anniversario del Mfpr, per
incontrare lavoratrici, e in particolare le compagne con cui nel 2013
organizzammo la campagna nazionale preparatoria dello sciopero delle donne
(dai presidi del luglio sotto i ministeri, all'assemblea e corteo nelle
manifestazioni nazionali del 18 e 19 ottobre).
A Roma l'assemblea aperta dalle ore 16 si terrà nel contesto
dell’inaugurazione di una nuova libreria dell'usato e d'occasione
"Metropolis" in via Renato Simoni, 65 (vicino alla stazione Tiburtina) dove
vi sarà la musica del cantastorie Federico Berti (BO) e buffet.

A Melfi, a Napoli, a Roma, chiediamo a tutte le compagne, le associazioni,
collettivi di donne, le lavoratrici e donne in lotta, che possono -⁠
soprattutto quelle che sono nelle zone del nostro viaggio - di venire, di
fare insieme questo "viaggio", per il nuovo sciopero delle donne.

La strage annunciata di Barletta

Data di trasmissione
Durata 11m 52s

 

CON MATILDE, GIOVANNA, ANTONELLA, TINA E MARIA.
LE NOSTRE VITE VALGONO DI PIÙ DEI VOSTRI AFFARI E COMPLICITÀ
La morte di quattro operaie e di una giovanissima ragazza sotto il crollo di una palazzina fatiscente non è un "disastro", ma un assassinio che mette tragicamente in luce una condizione delle donne operaie che per lavorare devono rischiare anche di morire. Una delegazione di lavoratrici del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario si è recata a Barletta nei giorni immediatamente successivi alla strage. Questo è il loro racconto

Barletta: strage sul lavoro muoiono 4 operaie e una bambina

Data di trasmissione
Durata 4m 51s

ieri a barletta per il crollo di un edificio sono morte 4 operaie e una bambina di 14 anni.

Le operaie lavoravano a nero in un opificio a gestione familiare(di cui i propietari erano i genitori della bambina) per conto di grandi aziende. La situazione degli edifici è fatiscente (come anche quella delle lavoratrici) e nonostante le pressioni dei cittadini sull'amministrazione locale di centrosinistra per un restauro degli stessi(l'ultimo restauro è fermo agli anni 50 quando sono stati costruiti) nulla è stato fatto e le amministrazioni tentano di minimizzare ora l'accaduto.

Roma: 8 marzo sul tram

Data di trasmissione
Durata 4m 19s

Questa pomeriggio alle 15.00 il gruppo di donne chiamato Maude è salito sul tram 8 dal suo capolinea per leggere le lettere delle operaie sopravvissute all’incendio della fabbrica Triangle, nella quale morirono 146 lavoratori, in gran parte giovani donne immigrate dall'Europa. Ne parla Wilma Labate.