Settima puntata del ciclo Tecnologia e automazione, parliamo ancora di Capitalismo della Sorveglianza. I nuovi metodi produttivi e di sfruttamento, basati sulle piattaforme digitali, l'accumulazione di capitali e di potere, la segretezza maniacale e la lontananza sistematica dai riflettori dei capitalisti della sorveglianza.
Parliamo anche di un recente disegno di legge per la costruzione di una infrastruttura IT autoctona, da usare per la Didattica a distanza, per sottrarre i dati degli studenti dalle mani dei GAFAM.
Infine 20-anni di Autistici/Inventati, ripercorriamo i principali servizi introdotti dal collettivo e le ultime innovazioni.
Autistici/Inventati ha fatto molti lavori alla sua infrastruttura, introducendo la crittografia delle email. Nell'audio, un compagno del collettivo ci spiega cosa dovremmo fare.
Nella prima parte della trasmissione facciamo due interviste ad altrettanti compagni del collettivo Autistici/Inventati che ci parlano di alcune migliorie all'infrastruttura dei servizi. Nella prima intervista ci viene spiegato cosa dobbiamo fare rispetto alla nuova gestione delle password e perché questo darà una maggiore sicurezza per noi e un minor grado di responsabilità per loro. Nella seconda intervista ci dilunghiamo su alcune note tecniche: dietro ai cambiamenti delle ultime settimane c'è un lavoro di almeno due anni. I lavori sono ancora in corso, il consiglio è di tenere d'occhio il blog https://cavallette.noblogs.org per avere aggiornamenti.
Nella seconda parte iniziamo a parlare di smart contract, un tema che vogliamo continuare a trattare nelle prossime puntate. Gli smart contract sono una tecnologia basta su blockchain, che permette di inserire dei programmi che si eseguono automaticamente su tutti i nodi che partecipano alla blockchain stessa. L'idea che ci viene proposta è che questa sia l'evoluzione della contrattualistica, in grado in eliminare intermediari e contestazioni (qui alcune delle migliori sparate). Vediamo che gli smart contract sono uno strumento tuttora molto limitato, ma soprattutto che nella loro forma "pura" sostituirebbero gli attuali intermediari "legali" con altre forme di intermediazione (il codice) che ci offrirebbero ancora meno garanzie. Questa accezione della disintermediazione può risultare valida solo assumendo che tutte le parti nella società si trovino in pari condizioni; nella realtà concreta, invece, non farebbe altro che incrementare ulteriormente il potere contrattuale dei soggetti più forti. Ciliegina sulla torta: la tanto sbandierata sicurezza derivante dall'uso di strumenti crittografici non sembra dare buoni risultati, come dimostrato dal caso The DAO.
In coda le solite notiziole:
- dati personali e ciambelle: uno scambio alla pari
- microsoft paladina del GDPR
- facebook vende i risultati delle sue analisi. da questo scopriamo che tra queste c'è la profilazione su base razziale (o come dicono loro "per gruppi di affinità multiculturale") o l'affidabilità finanziaria
Se - tagliando corto - potremmo dire che nessuna moneta risolverà i problemi della società, entriamo comunque nel merito dei rapporti delle crittovalute con l'economia reale; sfatiamo alcuni miti su anonimato, immediatezza e indipendenza; mostriamo quali sono i riferimenti ideologici alla base del Bitcoin e di conseguenza della maggior parte delle crittovalute che derivano dal Bitcoin.
In chiusura, uno sguardo rapido su alcune delle migliaia di "alt-coin" da quelle che promettono di risolvere difetti tecnici del bitcoin ad altre al limite del demenziale.