In occasione del cinquantesimo anniversario dell'apertura del Concilio vaticano II, torniamo ancora sul tema per parlare del contesto storico e culturale dell'inizio degli anni '60
Il Disegno di legge governativo nominato: “misure strutturali” per “ridurre la popolazione carceraria e creare condizioni più civili per quanti scontano sanzioni detentive senza potersi riconoscere nella funzione rieducativa che la Costituzione assegna all’espiazione di condanne penali”, il 23 ottobre andrà alle Camere. Ma ha già subito una menomazione: la parte sulle “depenalizzazioni” -quella più significativa e interessante- è stata tolta per l'opposizione di troppi gruppi parlamentari.
110°puntata: approfondimento sulla condizione di lavoro in NTV attraverso due interviste anonime ad un macchinista e ad un assistente di bordo. ne discutiamo con un compagno di Trenitalia anche per capire i risvolti della concorrenza al ribasso sull'intero settore ferroviario.
Manifestazioni in tutto lo Stato spagnolo, ma in particolare a Barcellona, per celebrare il dia de la hispanidad, in un contesto segnato dall'attesa per le elezioni in Galzia e Paese Basco, domenica prossima, e dalle relazioni sempre più difficili tra Madrid e Catalunya.
Nella puntata di oggi, rom a roma ospita due compagni del movimento britannico no border per parlare delle mobilitazioni contro la segregazione e le espulsioni dei richiedenti asilo nel Regno unito. Al termine della trasmissione, una breve intervista a Carlo Stasolla, dell'associazione 21 luglio, per presentare l'iniziativa del 16 ottobre al teatro Palladium, alla garbatella, nell'ambito della campagna "Stop all'apartheid dei rom".
Il Trattamento Sanitario Obbligatorio è una questione che concerne la battaglia per la libertà. Queste le parole di Giorgio Antonucci col quale discutiamo sul Tso e sul controllo psichiatrico, dopo che tutto il paese ha visto le 85 ore del supplizio e delle torture cui è stato sottoposto Francesco Mastrogiovanni.
L'indignazione verso i campi di sterminio nazisti è rimasta viva perché i partigiani, gli ex internati hanno continuato a tener viva la memoria. Dice MariaRosaria D'Oronzo del Centro Relazioni Umane di Bologna.