San Ferdinando - Continua la lotta autorganizzata di chi vive in tendopoli contro segregazione, sfruttamento e razzismo
Nella mattina di venerdì un gruppo di lavoratori delle campagne è andato a far visita al sindaco di San Ferdinando per pretendere soluzioni immediate invece di violenze e repressione.
Durante l'incontro il sindaco ha preferito imporre la mediazione della CGIL, piuttosto che dare ascolto alle persone che vivono sulla propria pelle la segregazione in un campo di stato fatto di tende, con l'impossibilità di accedere all'acqua potabile, riunirsi liberamente in assemblea, cucinarsi autonomamente un pasto, scegliere quando uscire o quando rientrare. Tutto questo avviene tra i continui abusi sul rilascio delle residenze e in un clima di violenze razziste nelle strade e incursioni della polizia nel campo.
Il sindacato è stato costretto a lasciare gli uffici del comune perché i lavoratori hanno scelto di non delegare a nessuno le loro rivendicazioni.
La corrispondenza con un compagno che vive nella tendopoli si apre con un saluto solidale nei confronti dei lavoratori colpiti dalla repressione a Saluzzo.