Insieme a Lorenzo D'Agostino, giornalista freelance che si occupa di migranti, parliamo della tragedia avvenuta di fronte alla spiaggia di Steccato di Cutro, dove ieri un'imbarcazione proveniente dalla Turchia è naufragata, portando per ora a 64 morti.
La vicenda ha ancora degli elementi poco chiari, soprattutto rispetto alla gestione del soccorso in mare e dell'intervento della Guardia di Finanza. Ad ora ci sono 4 presunti "scafisti" arrestati, sui quali scaricare la responsabilità dell'accaduto, oltre ad attribuire la colpa della strage avvenuta ai migranti stessi che sono naufragati, come ha fatto Piantedosi con le sue dichiarazioni.
Nella corrispondenza approfondiamo la linea di continuità che esiste fra questo naufragio e quelli avvenuti negli ultimi anni, e fra la politica di questo governo e di quelli precedenti, anche rispetto alle iniziative giudiziarie che vengono intraprese in risposta alle stragi in mare.
Riflessioni sul percorso di mobilitazione dal 22 ottobre a Bologna al 5 novembre a Napoli che vede partecipi i movimenti di lotta per la salute, con interventi da Bologna, Cosenza e Napoli.
Corrispondenza di un operatore sociosanitario sulle vertenze per le assunzioni degli idonei in Calabria.
Aggiornamenti sulle lotte per la casa da un compagno dei Blocchi Precari Metropolitani. Dal piano casa alla difesa delle occupazioni, contro sfratti e sgomberi per il recupero del patrimonio abitativo senza nuove cementificazioni.
Da Cariati corrispondenza sugli avanzamenti verso la vittoria nella lotta per la riapertura dell'ospedale di Cariati e altri siti sanitari nella regione Calabria. Verso il congresso sulla sanità del 28-29/5, l'esperienza di lotta delle realtà calabresi.
Intervento di un compagno del comitato che opera nel territorio della ASL RM5 sulla difficile realtà sanitaria, le devastazioni ambientali e le prospettive di lotta anche verso l'assemblea di piazza del 20/5 sotto la Regione Lazio.
Nella trasmissione odierna si è parlato di farmaci monoclonali e cure per il covid a cura del comitato salute e ambiente ASL RM5.
Intervento di una compagna delle Fem.In cosentine sulle lotte per la salute in Calabria
Intervento di un compagno dell'assemblea che sta promuovendo il percorso "Scuola Zona Rossa" sull'iniziativa davanti all'USR dello scorso lunedì 19 aprile
Considerazioni e accenni su case farmaceutiche e costi dei farmaci (e vaccini) cioè la salute alla mercè del profitto
- Corrispondenza Rete “non sta andando tutto bene”, Brescia. Presidio del 10 Aprile all’ HUB di via Morelli, Brescia, nell’ambito della campagna “Nessun profitto sulla pandemia” (DIrittoAllaCura)
- Corrispondenza con la Calabria, femin cosentine in lotta, mobilitazioni nella direzione dell azienda ospedaliera di Cosenza
- Intervento su Villa Tiburtina, valutazione iniziativa del 7 aprile, prossimi passaggi della campagna
- corrispondenza con la comunità educante centocelle, nuova iniziativa di piazza lunedì 19 aprile davanti l’Ufficio Scolastico provinciale.
Presidio questa mattina di fronte al ministero della salute per denunciare lo stato drammatico della sanità in Calabria. Di seguito il comunicato che indice la manifestazione.
Continuano ad essere preoccupanti le notizie che arrivano dalla Calabria. Nonostante il numero di contagi sia ristretto rispetto ad altri territori del paese, le difficoltà di curare i malati di Covid ma anche i malati in generale, aumentano. Undici anni di commissariamento della sanità pubblica in Calabria hanno lasciato delle conseguenze pesantissime e nonostante i proclami, dopo un anno e mezzo dalla scoppio della pandemia, niente è cambiato. La soluzione è semplice: smettere di dare in mano ai privati la gestione della sanità pubblica, riaprire gli ospedali che sono stati chiusi e sbloccare il turn over assumendo medici e infermieri.
Chiamiamo tutti gli studenti e le studentesse, i lavoratori e le lavoratrici fuori sede ad unirsi a noi in un presidio difronte al Ministero della Salute per supportare le mobilitazioni che si svolgeranno in Calabria. Questo appello arriva dai nostri genitori, dai nostri fratelli e sorelle, dai nostri nonni e dalle nostre nonne, dai nostri amici e dalle nostre amiche perché nessuno/a sia più costretto, come abbiamo fatto noi, ad emigrare perché non abbiamo scelta; perché nessuno/a sia più messo/a nella condizione di ospitare i propri parenti per curarsi nelle strutture ospedaliere già sature del Lazio; perché nessuno sia più costretto/a ad affrontare il calvario della malattia a centinaia di chilometri dalla propria abitazione; perchè nessuno sia più costretto ad essere un cittadino di serie b in questo paese.
Chiediamo che il Ministro della Salute, Roberto Speranza, prenda immediatamente provvedimenti in merito e che le soluzioni siano strutturali, che possano essere apripista per una risoluzione complessiva del problema sanitario non solo in Calabria ma in tutta Italia.
Corrispondenza dalla Calabria sulle lotte nei territori dall'ospedale di Cariati a tutta la regione.
Collegamento con Torino con il collettivo che ha lanciato la campagna per la riapertura dell'ospedale Maria Adelaide
Aggiornamento della lotta del Comitato Romano AEC in occasione del volantinaggio di solidarietà con le lavoratrici AEC sospese dalla scuola Rodari per aver partecipato ad una assemblea sindacale.
Ultima corrispondenza con "uniti per la sanità pubblica - Coordinamento Velletri" per aggiornamenti e lanciare il presidio volantinaggio di sabato 12 dicembre a Velletri, ore 10:30 Piazza Cairoli
Conclusione con la rubrica "cronache in corsia", interviste agli operatori sanitari.