Algeria stretta repressiva e condanna di un anno per un attivista del movimento Hirak.
Etiopia Il governo alla fine del mese scorso ha dichiarato la vittoria nel conflitto nella regione del Tigray contro il Fronte di liberazione popolare del Tigray (Tplf) e la fine dei combattimenti, ma per il Tplf il conflitto prosegue.
Elezioni in Ghana scontri in attesa degli esiti elettorali e tensioni durante le votazioni del referendum costituzionale in Liberia.
Aggiornamento sulla grave situazione in Etiopia, scontri e morti nelle manifestazioni di piazza in Uganda, Costa d'Avorio ed Angola. Tensioni durante l' elezioni in corso in Burkina Faso.
Etiopia:Il primo ministro Abiy Ahmed, al potere dall’aprile 2018, Premio Nobel per la Pace 2019, non cede alle pressioni della comunità internazionale e continua la guerra in Tigray; sono stati effettuati arresti anche nella capitale.
Algeria :passa il sì al referendum che riforma la Costituzione,ma la tensione resta alta. La consultazione si è distinta per l’affluenza più bassa della storia dell’Algeria indipendente: ha votato solo il 23,7 per cento degli aventi diritto.
Costa d’Avorio: migliaia di persone in fuga e arresti di massa di oppositori. Queste le prime conseguenze della rielezione del presidente in carica Alassane Ouattara.
Guinea: ancora proteste dopo le elezioni di ottobre
Con Radio Africa parliamo della situazione in Etiopia e del tentativo del colpo di stato, iniziato il 21 giugno in cui c'è stato un tentativo da parte di alcuni militari di impossessarsi di alcuni luoghi strategici, tentativo respinto ma sono stati uccisi il presidente della regione e il suo consigliere. Questo colpo di stato riguarda l'intero paese sintomo delle divisioni etniche e della rottura di certi equilibri.
Il paese ad oltre un anno dall’elezione di Abiy Ahmed, si trova di fronte ad una crisi politica profonda. Ahmed si era presentato come rinnovatore del paese, però di fatto comincia a perdere credibilità; anche se all'estero è molto seguito e considerato un giovane leader riformatore dell'Africa moderna. In realtà l'obiettivo era quello di normalizzare il paese per poi sfruttare le risorse materiali del sottosuolo dell'Etiopia quindi serviva la pace con l'Eritrea (il secondo patto di pace siglato a settembre 2018).
Con un compagno commentiamo la sbandierata pace tra Etiopia e Eritrea, raccontando le tensioni, le morti e gli scontri etnici in Etiopia e i possibili investimenti Italiani. In occasione della presentazione del libro "Il massacro di Addis Abeba-Vergogna Italiana" di Ian Campbell che dai microfoni della radio è stato presentato oggi, si parla anche dei crimini del colonialismo italiano e non solo.
Inoltre, si propone un cenno alla situazione odierna del Mali, viste le recenti elezioni e contestazioni, e la situazione politica e sociale in tutto il continente africano
Con Francesca Melandri presentiamo il suo ultimo romanzo Sangue giusto.
Roma, agosto 2010. In un vecchio palazzo senza ascensore, Ilaria sale con fatica i sei piani che la separano dal suo appartamento. Vorrebbe solo chiudersi in casa, dimenticare il traffico e l’afa, ma ad attenderla in cima trova una sorpresa: un ragazzo con la pelle nera e le gambe lunghe, che le mostra un passaporto. «Mi chiamo Shimeta Ietmgeta Attilaprofeti» le dice, «e tu sei mia zia.» All’inizio Ilaria pensa che sia uno scherzo. Di Attila Profeti lei ne conosce solo uno: è il soprannome di suo padre Attilio, un uomo che di segreti ne ha avuti sempre tanti, e che ora è troppo vecchio per rivelarli. Shimeta dice di essere il nipote di Attilio e della donna con cui è stato durante l’occupazione italiana in Etiopia. E se fosse la verità? È così che Ilaria comincia a dubitare: quante cose, di suo padre, deve ancora scoprire? Le risposte che cerca sono nel passato di tutti noi: di un’Italia che rimuove i ricordi per non affrontarli, che sopravvive sempre senza turbarsi mai, un Paese alla deriva diventato, suo malgrado, il centro dell’Europa delle grandi migrazioni.Con Sangue giusto Francesca Melandri si conferma un’autrice di rara forza e sensibilità. Il suo sguardo, attento e profondissimo, attraversa il Novecento e le sue contraddizioni per raccontare il cuore della nostra identità.
Torniamo ad occuparci anche oggi della vicenda giudiziaria relativa al mausoleo in memoria del criminale di guerra Rodolfo Graziani ad Affile, a pochi passi dalla capitale.
Insieme all'avvocato Emilio Ricci, che segue la questione per conto dell'ANPI, proviamo a fare il punto della situazione ed a raccontare gli ultimi aggiornamenti e le più recenti prese di posizione su tutta questa amarissima vicenda.