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fermi

Roma: fermi per 4 compagni intervenuti per un distacco di Acea

Data di trasmissione
Durata 3m 38s

In questo momento sta formandosi un presidio davanti al Commissariato dei carabienieri a Garbatella, davanti al eatro Palladium.

 

Il comunicato:

 

DISTACCO DI ACEA ALLO SPAZIO JOLLY CONCLUSO CON ARRESTI E DENUNCE Questa mattina allo SPAZIO JOLLY a via del Gazometro n°3 è avvenuto un distacco da parte di Acea con una violenza fino ad oggi mai vista. La solerte presenza dei carabinieri ha comportato due denunce per furto di energia elettrica, mentre altre tre persone sono state portate via ammanettate al commissariato con l'accusa di resistenza. Tra i fermi anche un anziano di 73 anni che difendeva l'unico luogo di socialità del quadrante ostiense. Lo spazio Jolly è la ex-sede del partito socialista di zona. Rimasta in disuso per morosità, lo spazio di proprietà Ater è stato ri-occupato nel 2014 da un gruppo di anziani del quartiere insieme agli attivisti di zona. Alle ripetute richieste degli anziani di poter regolarizzare lo spazio con un affitto popolare, oggi l'Ater ha risposto con un violento distacco delle utenze dell'acqua e della luce. Il sopruso coordinato tra Acea e carabinieri avvenuto oggi è in continuità con l'idea di una città malata e legalitaria che se la prende con i più deboli e favorisce i grandi interessi di privati. Oltre al doveroso ragionamento complessivo su quello che sta accadendo nella nostra città, crediamo sia necessario oggi dare una risposta determinata. PRESIDIO ORE 18.30 ALLO SPAZIO JOLLY PERCHÉ ANCHE LE PERSONE ANZIANE HANNO DIRITTO A STARE INSIEME! #DIRITTOALLACITTA' #ROMACOMUNE

Milano NO EXPO, corrispondenza con gli avvocati

Data di trasmissione
Durata 7m 37s

Corrispondenza da Milano con gli avvocati e le avvocatesse per fare il punto della situazione sui fermi a seguito degli scontri durante la Manifestazione No Expo di oggi. Ci sono due compagne e un compagno fermati. Si smentisce categoricamente la notizia che era circolata riguardo delle perquisizioni in atto all'interno del campeggio No Expo. I compagni e le compagne stanno tornando verso il campeggio per un'assemblea che concludera' la giornata e durante la quale verra' redatto un documento che verra' diffuso in serata.

Corteo a Milano dopo gli sgomberi al Giambellino. Verso May Day No Expo

Data di trasmissione
Durata 10m 28s

Le cinque giornate Noexpo diventano 6 infatti compagne e compagni sono mobilitati da stamani quando, a tre giorni da Expo puntuale arriva un nuovo, l’ennesimo, sgombero a Milano, nel quartiere del Giambellino. Sgomberata militarmente la Base di solidarietà popolare, uno spazio che – tra le altre attività quotidiane – ospitava anche il comitato degli abitanti del Giambellino e del Lorenteggio, impegnati contro sfratti, sgomberi e pignoramenti. Ci sono state anche diverse perquisizioni nelle abitazioni di alcuni occupanti e attivisti. 20 le persone portate in questura ,un arresto per un'operazione di polizia che si è già dimostrata propaganda.

Ascoltiamo la corrispondenza con un compagno dal corteo che si è concentrato alle 19.

http://www.noexpo.org/

Fermi "preventivi" e botte a piazza del Popolo durante il comizio di Renzi

Data di trasmissione
Durata 3m 46s
Durata 4m 9s

Due corrispondenze da piazza del popolo dove compagni e comnpagne volevano portare la propria protesta per le politiche di macelleria sociale del governo Renzi concretizzatisi negli ultimi giorni nell'approvazione del decreto Poletti sul Lavoro e del piano casa di Lupi.

Nella piazza il primo ministro Renzi stava tenendo un comizio elettorale. La celere è intervenuta violentemente e sono stati fermati molti compagni e compagne prima ancora che fosse alzato anche un solo coro.

La prima corrispondenza è delle ore 20 quando compagni e compagne venivano portati via, la seconda delle 21 registra la soluzione della vicenda.

Bologna: Aggiornamenti sulla repressione subita dalle compagne e dai compagni bolognesi

Data di trasmissione

 Il 6 aprile il circolo Fuoriluogo di Bologna è stato messo sotto sequestro durante un'operazione di polizia congiunta in 16 città al termine della quale si contano 60 perquisizioni, 6 arresti e 7 misure cautelari. L'accusa è quella di "associazione a delinquere". La verità è che vogliono colpire chi da anni si oppone alla guerra e al razzismo con ogni mezzo necessario.I fatti specifici tirati in ballo sono una serie di iniziative e attacchi contro i Cie, la guerra, il nucleare, e contro le aziende che ci lucrano sopra - o che direttamente ne sono i mandanti e contro chi la guerra e la detenzione di massa la propaganda ogni giorno.

 

 

Nella seconda corrispondenza l'appuntamento per il 16 aprile.

Tutti a Bologna in corteo a sostegno delle rivolte del mediterraneo, contro la guerra e i suoi complici, per continuare la lotta di chi è stato arrestato e per dire a gran voce che in questo mondo siamo tutti fuoriluogo.

 

 

 

Per scrivere ai compagni  arrestati una settimana fa.

I loro nomi e l’indirizzo del carcere sono:

Martino Trevisan 

Robert Ferro 

Nicusor Roman 

Stefania Carolei 

Pistolesi Anna Maria

 

c/o Casa Circondariale via del Gomito, 2 40127 Bologna

 

Bologna: un appuntamento per il 16 aprile

Data di trasmissione

Sei fermati, sessanta perquisizioni, il circolo "Fuori luogo" messo sotto sequestro.

E' il bilancio dell'operazione di repressione attuata in tutta Italia (e in particolare contro i compagni di Bologna) ed il chiaro tentativo di criminalizzare i movimenti che si battono contro i Cie, la guerra, il nucleare, le aziende che ci lucrano sopra come l'Eni. Per non farsi intimorire dal clima di terrore poliziesco e mediatico, oltre ad esprimere solidarietà ai compagni fermati, rilanciamo la lotta, attraverso la manifestazione del 16 aprile a Bologna.

 

PEr info: http://www.autistici.org/macerie/

 

Roma: rinchiusi nelle celle della procura centrale i fermati di ieri

Data di trasmissione
Durata 3m 52s

Ancora imprecisato il numero dei manifestanti in stato di fermo, rinchiusi nelle celle della procura centrale di Roma.

Sono stati rilasciati i minorenni.

Gli avvocati che si trovano lì da stamattina, non hanno avuto ancora un contatto con loro. Dopodomani, 17 Dicembre, ci sarà il processo per direttissima.  Reati ipotizzati dal pm: resistenza, oltraggio danneggiamento e devastazione.

 

 Durata: 3'52''