Good News 2x19: l'elefante nella stanza, la musica rap e il femminile
The elephant in the room, la musica rap e il femminile
Nel corso della nostra trasmissione, abbiamo spesso discusso del rapporto tra la cultura rap, le sue sfaccettature e la questione di genere, dibattito che - a cadenza irregolare - investe anche l’opinione pubblica più generale. Nonostante ciò, non abbiamo mai dedicato un intero episodio a parlarne, continuando a scontrarci con la questione in modo più o meno casuale. Insomma, un enorme elefante nella stanza che continuiamo a sfiorare senza mai affrontarlo direttamente.
Forse è arrivato il momento di farlo, e quale miglior momento se non la conclusione della settimana dell’8 marzo.
Di donne e musica si parla spesso ma sempre in termini di contenuto, raramente come coloro che la musica la fanno e la caratterizzano, a proposito di ciò il dibattito su capodanno e Tony Effe (di cui abbiamo già parlato) era stato piuttosto esplicativo. Vogliamo girare la camera, cambiare prospettiva e renderci protagoniste: non vogliamo essere vittime di testi violenti né essere salvate e “preservate” da essi, vogliamo scriverli e cantarli a gran voce, creare la nostra narrazione, ribaltare le regole del gioco.
C’è una scena americana, tutta femminile, che sta dimostrando che è possibile.
Queen Latifah - U.n.i.t.y
Erykah Badu - Love of my life
Missy Elliot - Work it
Sexxy Redd - Free my N***a
Doechii - Yucky Blucky Fruitcake
Little simz - Flood
Ele A, Joan Thiele - Verdad