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intervista musicale

"Natty Dread inna Babylon" Marley 80 Pt 2

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Il mondo verticale descritto da Marley è quello che viviamo tutti i giorni, e la Rasta “Revolution” (Tuff Gong Studio,1980)) scavalca i giochi della politica per guardare direttamente alle proprie origini, reclamando la libertà nei propri segni identitari di “Natty Dread” inna Babylon. (Natty Dread,1974)

Per il Rasta, raccogliere i capelli in dreadlocks e utilizzare la marijuana per la meditazione rappresentano atti di resistenza politica e culturale. Questa pianta, vietata dal sistema, permette infatti di rallentare, riflettere e osservare con maggiore consapevolezza. La sua illegalità sembra voler impedire ogni possibilità di mettere in discussione un sistema che esercita controllo attraverso leggi pretestuose e promuove falsi bisogni.

Come canta Marley in “Run for Cover” (1970) rebel is takin over!.

La sua musica ribelle svela verità che i media controllati cercano di nascondere. Il Reggae diventa così una voce di denuncia sociale e politica, portando avanti gli insegnamenti di H.I.M. Hailé Selassié.

"Reggae Music is the People Music", come testimonia “Rebel Music (3 o'clock)” (Natty Dread, 1984).

Il messaggio universale di uguaglianza e giustizia è particolarmente evidente in “War” (Rastaman Vibration, 1976), una canzone basata sul discorso pronunciato dall'imperatore d’Etiopia alle Nazioni Unite il 4 ottobre 1963, che ascoltiamo nella interpretazione corale dei figli di Marley, Ziggy, Stephen "Raggamuffin" e Damian “Jr Gong” ( "Wa/ No More Trouble" Legacy Tour, 2024). Le parole di Hailé Selassié richiamano l'uguaglianza tra gli uomini, al di là di razza, classe o nazionalità. Questo messaggio è potente e continua a risuonare oggi senza sconti, e ben si allaccia al successivo.

Rimettiamo quindi sul piatto “Talkin’ Blues” del 1991 e, insieme alle ultime riflessioni di Bob ascoltiamo due estratti del live al Record Plant di San Francisco nel 1973, ovvero "Burnin' and Lootin'" e “Rastaman Chant”.

Chiudiamo questa celebrazione per l'anniversario di Robert “Nesta” Marley tornando ai giorni nostri, proprio al 6 febbraio 2025, al Tuff Gong Studio. In questa data si è tenuto “Uprising 80”, un tributo in live streaming digitale che ha riunito giovani talenti accanto a leggende viventi come Dean Fraser al sax. Tra gli artisti, Kumar, leader dei Ragin’ Fyah, ha incantato con “Keep on Movin’”, mentre Naomi Cowan ha reinterpretato magistralmente “Concrete Jungle”. Un omaggio vibrante e senza tempo che testimonia l'eredità di Marley e la potenza universale della sua musica ribelle.

 

hurz presentano il loro disco

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hurz, band composta dal sergio, nicola e nico, sulla scena da un paio d'anni, ci raccontano il loro progetto musicale che si colloca nel punto di intersezione fra musica elletronica, e mito, esoterismo e dark-wave. dualismi, culture antiche e fughe oltre il presente. insomma si parla a 360° e si ascolta il loro disco.

25 o'clock ospita "atti vandalici"

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ospiti della puntata "atti vandalici", oi!/street punk band proveniente da ostia. ci presentano la loro prima uscita su cd: atto I
nell'ora e mezza di chiacchere, fra scherno, frizzi, lazzi, invece, escono spunti interessanti, e tanta buona, esplicita e rude "musica di periferia". buona scolto.

lafuria! ospite in radio

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lafuria! band rap/hardcore insomma crossover di roma e dintorni è ospite di 25 o'clock. lafuria! è attiva da circa un anno ed ha all'attivo pobblicato l'omonimo disco di debutto.

non nascondono che il loro principale riferimento sono i "rage against the machine" ma i loro percorsi provengono dalle più diverse esperienze della scena musicale sotterranea romana: gli ultimi, tear me down, la tripla, oss!, leviathan, the wild strings. come per i 'rage', ma con uno spirito diverso, "meno pretenziosa", il loro impegno musicale è contemporaneo alle lotte sociali, politiche al fermento  nelle "culture di strada".

hobophobic "ospiti" a 25o'clock

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estratto dalla puntata di 25 o'clock del 10 aprile 2013, telefonata in diretta con luca e carmine degli hobophobic.

band hardcore tarantina, gli hobophobic suonano insime da 17 anni e animano la "scena" punk/hardcore meridionale e non solo. per un ora si conversa di musica, di autogestioni/autoproduzioni, di taranto, di lotte sociali ed ambientali.

ddm set acustico + le barriquate incursione a 25 o'clcok - radio ondarossa

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ancora ospiti a 25'oclock mercoledì 1° agosto. sono le barirquate, band composta da diversi musicisti, già  in atività  con altre band, che si riuniscono per l'occasione con set elettroacustico, e poi i ddm, ancora provenienti dalle periferie a est di roma, nella loro versione "set-acustico", con la cui formazione si alternano da circa un anno, alla versione elettrica "hard-core". quattro chiacchere, a volte "piccanti", a volte sguaiate, con chi fa musica per passione, rabbia, e gioia.

misantropus: intervista a 25 o'clock

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il 18 luglio "il fantasma" intervista alessio e vincenzo dei "misantropus" band doom-dark-metal di latina, con attitudine a frequentare la giungla sonora della psichedelia. ne esce fuori una tranquilla chiaccherata sulla musica, sull'arte, sulla vicende della vita, sui generi di "nicchia" della "scena". il tutto alternato a "pesanti" intermezzi musicali. buon ascolto.