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Rifiuti, disastro Capitale

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Oggi si terrà il secondo incontro del ciclo "Rifiuti, disastro Capitale?", che sarà l'occasione di dibattito e incontro fra comitati territoriali e realtà ambientalista della capitale, per costruire battaglie sul tema dei rifiuti, alla luce della recente decisione del sindaco Gualtieri di costruire un nuovo inceneritore a Santa Palomba.

Presidio dei comitati contro le nocività alla Regione Lazio

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Insieme ad un compagno del comitato di Albano raccontiamo il presidio in corso sotto alla sede della Regione Lazio, dove più di 15 comitati territoriali contro le nocività si stanno opponendo alla gestione dei rifiuti con il sistema delle discariche e degli inceneritori. In particolare il compagno ci aiuta a districarci fra le varie notizie che girano sui quotidiani, in particolare riguardanti il nuovo progetto di inceneritore a Santa Palomba annunciato Mercoledì dal sindaco Gualtieri.

Rifiuti e cemento: Berta continua a lottare!

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La gestione dei rifiuti e i progetti di rigenerazione urbana sono tematiche strettamente legate, che ci parlano della gestione di una città come Roma, dove parliamo ormai da anni di emergenza rifiuti ed emergenza abitativa. Questo Sabato la LEA Berta Caceres propone due iniziative:

-Ore 10 - Rifiuti, Problema Capitale! presidio di fronte al TMB di Rocca cencia, contro la decisione della giunta comunale di destinare parte dei fondi del PNNR all'allargamento di questo impianto, che porta avanti lo stesso modello sbagliato di gestione dei rifiuti.

-Ore 17 - Rigenerazioni urbane dal basso - Dibattito al Parco della Torre di Tormarancia sul consumo del suolo, la speculazione immobiliare e l'emergenza abitativa con i movimenti per il diritto all'abitare

Coordinamento Regionale Sanità

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28-29/5/2022 3° congresso sulla salute al tempo della sindemia: la salute non è merce!

Il modo migliore per raccontare la conferenza stampa di presentazione del congresso svolta sabato 5/2 è far parlare le lotte. Abbiamo quindi dato voce a tre vertenze che attraversano i nostri territori e con diverse specificità lottano per la salute.

Senza casa non c'è salute. Intervento di una compagna dei Blocchi Precari Metropolitani sulla mobilitazione di questa mattina a viale delle Province e i prossimi appuntamenti. Sabato 19/2 ore 16 convegno su casa e istruzione a viale delle Province, 198.

Il piano regionale dei rifiuti: inquinamento e devastazione ambientale. Un compagno del Coordinamento contro l'inceneritore di Albano e del presidio permanente davanti la discarica di Roncigliano ha illustrato lo stato della vertenza sulla discarica e in generale gli effetti nefasti per popolazioni e territori che si determineranno con il piano regionale dei rifiuti in assenza di forti mobilitazioni popolari. Prossimo appuntamento sabato 12/2 ore 15 a Piazza S. Pietro ad Albano.

Medicina territoriale: una risorsa pubblica che deve essere al servizio della popolazione. Corrispondenza con una compagna dell'Assemblea Riapriamo Villa Tiburtina e del CRS che ha raccontato le iniziative che si stanno producendo sul territorio di Ponte Mammolo/Rebibbia e che dopo aver costretto la regione a programmare la riapertura di Villa Tiburtina si apprestano a una nuova fase di lotta: "come riempiamo Villa Tiburtina riaperta?". A tal fine ci vediamo tutt@ domenica 13/2 alle ore 10:30 a Parco Cicogna (Via G. Palombini/ Via F. Cicogna).

 

 

Grosso guaio a teletown

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Nella puntata di oggi raccontiamo la storia di una lettera. Tutti i soggetti industriali che hanno a che fare con la produzione e il trattamento di rifiuti elettronici lamentano problemi alla catena dello smaltimento dovuti al recente Bonus Tv: avendo cioè ricevuto molti soldi dallo Stato per vendere più televisori, ora non riescono più a smaltire quelli vecchi.

Questa lettera è un filo di Arianna, che lega diverse storie industriali italiane, dall'emittenza televisiva fino agli impianti di trattamento dei rifiuti, passando per la distribuzione di televisori e il rumoroso silenzio del Ministero dell'Ambien... ops, Transizione Ecologica!

Questa storia è esemplificativa di un sistema che non funziona, dove la regola del "chi inquina paga" è in pratica vanificata dalle modalità con cui questa viene implementata. Di fatto, i produttori decidono quanti soldi destinare allo smaltimento; e questo si dimostra ogni anno molto inferiore a quello che è realmente necessario, a discapito della salute pubblica e della collettività.

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Domani 18/12, assemblea straordinaria No Inc.

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Una compagna ci aggiorna sulla situazione alla lotta all'inceneritore, vicino Roma, di seguito il comunicato con la convocazione dell'assemblea di domani mattina:
 

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Ci avviciniamo alla scadenza dell' ordinanza Raggi : i 180 giorni terminano il 15 gennaio e mentre continuiamo a pretendere l'immediata interruzione degli sversamenti ci dobbiamo preparare alle ipotesi peggiori.

A gennaio saremo pronti a tornare a Roma di fronte alla Prefettura, che è anche la sede istituzionale della Città Metropolitana, per impedire qualsiasi proroga di questo disastro.

Le 40.000 tonnellate scaricate da agosto ad oggi hanno dimezzato la capienza disponibile nel VII invaso, e già sono bastate ad infestare di puzza asfissiante tutta la zona esattamente come avvenne pochi anni fa quando reagimmo con ripetute proteste.

Oggi i/le cittadini/e attivi/e sono costretti/e ad autogestirsi l'acqua potabile delle cisterne arrivate a seguito dell'inquinamento dei pozzi privati, ottenute grazie alla pressione sull'amministrazione diArdea, la quale è comunque responsabile dei ritardi per l'arrivo dell'acquedotto pubblico.

Tuttavia la mobilitazione di chi per 14 anni ha condotto la lotta contro l'inceneritore, la discarica ed oggi anche contro il biometano che un imprenditore in stretta relazione con Cerroni vorrebbe costruire, è riuscita a imporre l'arrivo delle fogne attese da 40 anni.
Sembra ormai che il cantiere per le fognature stia per aprire e i lavori dovrebbero iniziare prima delle elezioni primaverili. Ciò dimostra che lottando si può ottenere qualcosa.

Finora le iniziative alla Regione, all'ARPA, al tribunale di Velletri, ai Comuni di Albano, di Ardea e di Roma, i due cortei ad Albano non hanno sortito il risultato definitivo, ma la nostra opposizione è ben presente a tutte le controparti ed è necessario arrivare alla chiusura definitiva non solo della discarica, ma di tutto il sito di Roncigliano.

Non è possibile dare credito alle istituzioni che parlano di "transizione ecologica" e gestiranno i cospicui fondi forniti adesso dal PNRR se sono loro stesse, in accordo con l'imprenditoria dei settori rifiuti ed energia, a creare i problemi che vivono le popolazioni intorno alla discarica di via Ardeatina e in molte altre località.

Il disastro ambientale che stanno provocando si ripercuoterà direttamente sulla salute della cittadinanza oggi e per intere generazioni: possiamo e dobbiamo impedirlo!

Ci ritroveremo tutti e tutte davanti il piazzale della discarica di Roncigliano.

Presidio alla discarica di Roncigliano

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Oggi sabato 30 ottobre, ore 16, 30 assemblea straordinaria nel piazzale davanti alla discarica di Roncigliano.

Confermata la pesantissima contaminazione delle falde idriche e la non conformità dei rifiuti e valori del tutto fuori limiti per gli indici di stabilizzazione in tutti i campioni di rifiuti conferiti dalle società Saf, Ama e la commissariata E.Giovi, quantità eccedenti di zinco, presenze quotidiane di rifiuti non conformi alla normativa o contenenti materiali non autorizzati come pneumatici e materassi si indice l'assemblea del presidio che va avanti da 90 giorni. Ne parliamo con un compagno

Castelli Romani - Blocchi contro la discarica

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Con un compagno della redazione ripercorriamo la storia recente della discarica riaperta ad Albano per sgomberare Roma dai rifiuti in strada e salvare la campagna elettorale della sindaca Raggi. La popolazione locale sa diffidare dell'attivazione ipocrita della politica (Pd e Centro dx) solo per guadagni elettorali e si mobilita in prima persona. E' in corso un presidio permanente, ogni giorno l'appuntamento è a colazione.