Terza e, per ora, ultima puntata del ciclo di trasmissioni sul Giubileo.
Con compagn che lottano nei quartieri di periferia a Roma, cerchiamo di guardare il modo in cui l'ingente spesa pubblica risultante da PNRR, Giubileo, e più in generale della politica di ampliamento del budget degli ultimi 4 anni hanno concretamente agito. Lo facciamo usando i casi studio specifici della sanità e dell'edilizia residenziale pubblica.
Grazie alla voce di Elena del comitato "Salviamo il Meisino", abbiamo descritto quanto sta caratterizzando il parco del Meisino e la città di Torino nelle ultime settimane.
Dopo aver discusso di quale sia l'importanza di tale parco all'interno della città di Torino, abbiamo descritto il progetto con il quale il Comune vorrebbe costruire una "Cittadella dello Sport" all'interno del parco. Un'opera finanziata dai fondi a debito del PNRR e contro la quale da diverse settimane diverse realtà tra cui il comitato "Salviamo il Meisino", si stanno battendo per impedirne la realizzazione.
Con una ginecologa di Associazione LAIGA 194 (Libera Associazione Italiana Ginecologi non obiettori per l'Applicazione della 194) riflettiamo ancora sulle implicazioni e sulle conseguenze dell'approvazione dell'emendamento al Decreto PNRR che sdogana la presenza delle associazioni antiabortiste nei consultori.
Con in studio due compagn@ dell'assemblea per la scuola pubblica e un compagno che si occupa di antropologia medica, la trasmissione è stata interamente dedicata ai processi di digitalizzazione di scuola e sanità che hanno ricevuto nuovo impulso dal PNRR. Smantellamento del pensiero critico, formazione di automi per la produzione, cessione gratuita di dati e informazioni alle multinazionali dell'ICT, attacco alla libertà di insegnamento questi alcuni degli aspetti evidenziati dagli interventi in studio. Una discussione ampia e che propone elementi di riflessione e evidenzia percorsi di lotta contro questi processi di digitalizzazione.
Lunedì 26 giugno h 17 presso il Ministero dell'Istruzione
Assemblea – Conferenza stampa: per una critica alla scuola 4.0
L’esperienza vissuta al liceo Albertelli di Roma ci ha mostrato come in Italia non venga tollerato il dissenso: l’attacco di molti media alla scelta di non accettare i fondi PNRR, deliberata dal Consiglio d'Istituto e bocciata per ben tre volte dal Collegio dei Docenti, e il tentativo di delegittimare le delibere degli organi collegiali punta a uno svuotamento degli stessi e a cancellare la partecipazione democratica alle scelte. Si parla infatti di “autonomia” delle scuole mentre si realizza una scuola verticistica, diretta da dirigenti “manager” e aperta all’influenza di soggetti privati esterni. Il “sasso nello stagno” coraggiosamente lanciato da genitori, docenti e studenti dell’Albertelli, come èemersodallasplendidaassembleadel15giugno(250personecirca!),adispettodella concatenazione di concessioni e revoche per ben tre luoghi richiesti – svelando l’intento di impedirne lo svolgimento – ha indotto molte altre scuole ad esprimere a loro volta una forte critica al piano di digitalizzazione integrale della didattica e della formazione. Il “metodo Albertelli”, fatto di studio attento delle fonti, di discussione collettiva, di condivisione e confronto delle diverse posizioni, restituisce vigore ad un dibattito pubblico sulla Scuola da troppo tempo assente nel paese. Con l’assemblea-conferenza stampa del 26/06 vogliamo denunciarel’enorme contraddizione che si sta consumando sulla pelle della scuola pubblica;in questi giorni, infatti, la maggior parte delle scuole italiane è chiamata ad accorpare classi già consolidate per assecondare la dotazione degli organici assegnata dagli uffici scolastici regionali: sì, perché l’assurdità è che il numero degli insegnanti di ogni scuola non viene decisa in base alle necessità didattiche e al numero di classi già funzionanti nelle scuole, bensì da un calcolo che punta unicamente al risparmio. Questa è la dimostrazione lampante della giustezza delle nostre critiche: si stanziano i fondi del PNRR per acquistare le macchine e i contenuti che dovranno essere veicolati con esse e si tagliano risorse per gli insegnanti e tutto il personale scolastico, che devono far crescere e formare ragazzi e ragazze. Smembrare i gruppi-classe ed aumentare il sovraffollamento delle aule, peraltro da tutti condannato durante l’emergenza Covid, significa rompere quelle relazioni sociali che faticosamente bambini e adolescenti erano riusciti a ricostruire dopo due anni devastanti e riconosciuti come causa di disagi psicologici e relazionali senza precedenti. La digitalizzazione a tappe forzate intende costruire una scuolaacritica,tecno-dipendenteetecnolatrica,chedetermineràladis-umanizzazionedella formazione e il suo orientamento allaperformanceanziché alla relazione solidale. L'uso di tecnologie proprietarie che riproducono e amplificano i rapporti di potere esistenti va contrastata spingendo all'adozione dei software liberi. L’obiettivodichiaratonelPianoScuola4.0èquellodisuperareilgruppo-classeele conoscenze disciplinari per puntare invece sulle competenze digitali, unitamente alla creazione di ambienti di apprendimento centrati su dispositivi elettronici e la formazione obbligatoria dei docentiperimplementarestabilmentelafamigerataDidatticaDigitaleIntegrata,creandole condizioni affinché, in tempi assai prossimi, il ruolo didattico e pedagogico degli insegnanti venga progressivamente ridotto, sostituito da dispositivi elettronici e software. È questa la scuola che desideriamo?È questa la scuola disegnata dalla Costituzione? Dove finiscono il pensiero critico, l’autonomia di giudizio, la libera scelta, l’emancipazione sociale? La nostra iniziativa è un invitoa confrontarsi e a partecipare rivoltoa studenti, Ata, genitori, e ai docentiche si sentono isolati nei rispettivi istituti e che non si rassegnano a veder svilito il proprio lavoro, sacrificato alla burocratizzazione, al conformismo obbligato, alla standardizzazione, allo svuotamento sostanziale del principio fondante dell’azione educativa: la libertà d’insegnamento. Appuntamento Lunedì 26 al Ministero dell’Istruzione di viale Trastevere 76/A
Nella puntata di oggi, tocchiamo vari dei grandi classici:
partiamo con i treni. Avevamo già parlato dei treni ad idrogeno, chiarendo il nostro scetticismo almeno per alcuni di questi casi e col forte sospetto che si stesse sottovalutando la questione. Oggi commentiamo gli stop ai progetti di treno ad idrogeno in Lombardia (Brescia-Iseo-Edolo) e in Abruzzo (Sulmona - L'Aquila), scoprendo nuove problematiche del treno ad idrogeno.
proseguiamo con la paranoia. Raccontiamo - senza troppi dettagli - il caso di Predator e dell'uso smodato di malware da parte del governo greco. Commentiamo la situazione dell'import/export di malware: un mondo che ci dicono essere altamente monitorato e regolamentato, ma in cui la realtà è tutta diversa.
infine notiziole sparse e assortite: social media, messaggistica, privacy, e tutte le solite cose.
Con Monica di Sisto analizziamo lo stato attuale del PNRR: dove andranno i soldi? saranno, gli enti locali, in grado di partecipare ai bandi del PNRR? Dovevano essere soldi per uscire dal Covid, per risollevare il lavoro, l'economia, la sanità, la digitalizzazione, invece a poterne usufruire sempre i grandi gruppi per opere inutile e corsi volti a modellare bravi esecutori del capitale: anche nella scuola.
28-29/5/2022 3° congresso sulla salute al tempo della sindemia: la salute non è merce!
Il modo migliore per raccontare la conferenza stampa di presentazione del congresso svolta sabato 5/2 è far parlare le lotte. Abbiamo quindi dato voce a tre vertenze che attraversano i nostri territori e con diverse specificità lottano per la salute.
Senza casa non c'è salute. Intervento di una compagna dei Blocchi Precari Metropolitani sulla mobilitazione di questa mattina a viale delle Province e i prossimi appuntamenti. Sabato 19/2 ore 16 convegno su casa e istruzione a viale delle Province, 198.
Il piano regionale dei rifiuti: inquinamento e devastazione ambientale. Un compagno del Coordinamento contro l'inceneritore di Albano e del presidio permanente davanti la discarica di Roncigliano ha illustrato lo stato della vertenza sulla discarica e in generale gli effetti nefasti per popolazioni e territori che si determineranno con il piano regionale dei rifiuti in assenza di forti mobilitazioni popolari. Prossimo appuntamento sabato 12/2 ore 15 a Piazza S. Pietro ad Albano.
Medicina territoriale: una risorsa pubblica che deve essere al servizio della popolazione. Corrispondenza con una compagna dell'Assemblea Riapriamo Villa Tiburtina e del CRS che ha raccontato le iniziative che si stanno producendo sul territorio di Ponte Mammolo/Rebibbia e che dopo aver costretto la regione a programmare la riapertura di Villa Tiburtina si apprestano a una nuova fase di lotta: "come riempiamo Villa Tiburtina riaperta?". A tal fine ci vediamo tutt@ domenica 13/2 alle ore 10:30 a Parco Cicogna (Via G. Palombini/ Via F. Cicogna).
Il PNRR e la salute, considerazioni su quanto previsto per la sanità nel PNRR con particolare focus sulla Regione Lazio.
Prima vittoria delle lotte per la salute: la riapertura di Villa Tiburtina è stata inserita nell'elenco delle case di comunità che andranno aperte con i finanziamenti del PNRR.
Ne abbiamo parlato con un compagno dell'Assemblea Riapriamo Villa Tiburtina