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Campeggi in lotta contra la guerra

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In questo spazio redazionale abbiamo parlato telefonicamente con due compagne, del Movimento No Muos e dell'Assemblea A Foras, che ci hanno raccontato come saranno i loro rispettivi campeggi durante l'estate e l'importanza di questi momenti d'incontro per la formazione politica delle nuove generazioni e la pianificazione della lotta contro l'industria bellica.

Corteo Cagliari: no 4 novembre

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Sabato 4 novembre i vertici dello stato italiano saranno a Cagliari per festeggiare l'occupazione militare della Sardegna.

È prevista l'esibizione delle frecce tricolori che dopo pochi mesi tornano a Cagliari, riproponendo il loro spettacolo sopra il cielo di via Roma.

 Inoltre alcuni reparti della Brigata Sassari sfileranno da bravi indigeni per onorare i padroni coloniali, mostrandogli di essere pronti a donare la vita quando l'Italia li manderà a morire nelle assurde guerre che si profilano tenebrose all' orizzonte.

Questa squallida "festa" del 4 novembre ostenterà in ogni modo nazionalismo italiano e militarismo, in perfetto stile fascista: un vero e proprio insulto verso il popolo sardo, che da decenni è costretto a sopportare esercitazioni militari altamente inquinanti, svolte in spregio di ogni regola e criterio di salvaguardia ambientale.

In tutta Italia le celebrazioni di questo tipo sono state annullate a causa della delicatissima situazione internazionale e dell' allarme attentati, mentre nella colonia sarda evidentemente non vale la pena di preoccuparsi per l'incolumità del pubblico e soprattutto dei bambini delle scuole che verranno portati a migliaia ad assistere a questo circo patriottardo.

A Foras pensa che sia necessario mostrare che moltissimi sardi sono contrari a tutto ciò e che lo vivono come un vero e proprio insulto.

Diverse associazioni pacifiste e antimilitariste hanno in programma di manifestare in occasione del 4 novembre, ma le forze repressive hanno deciso di vietare i cortei nel centro cittadino, con l'obbiettivo di occultare ogni forma di opposizione.

Per questo motivo A Foras chiama tutta la popolazione di Cagliari e della Sardegna ad esprimere il proprio dissenso contro questo teatrino fascista, usando tutta la propria inventiva e immaginazione per mostrare che siamo contrari e che non possono tapparci la bocca.

In particolare invitiamo tutti e tutte a pretendere lo stop delle esercitazioni militari e a chiedere che le spese militari siano destinate alla sanità e all' istruzione.

Inoltre vi invitiamo a protestare contro la complicità dell' Italia con l'esercito israeliano, che sta massacrando la popolazione inerme di Gaza per compiere il disegno di pulizia etnica dei palestinesi che persegue scientificamente da 75 anni.

A Foras sostiene il diritto del popolo palestinese a resistere contro la colonizzazione sionista e denuncia che i poligoni militari in Sardegna sono stati spesso utilizzati dall'Aeronautica israeliana.

Noi non possiamo girarci dall'altra parte, né restare zitti davanti a tutto questo.
 
Perciò, davanti ai divieti di manifestare, invitiamo tutti e tutte a creare autonomamente un modo originale di mostrare pubblicamente e pacificamente la propria contrarietà.

Come esempi vi proponiamo queste modalità:

- Esponendo fuori dal vostro balcone bandiere sarde, arcobaleno o palestinesi e striscioni con scritto "Stop esercitazioni", "+ospedali -militari" o "basta genocidio a Gaza".

- Partecipando ai momenti di dissenso proposti dai diversi movimenti e sindacati, qualora dovessero essere autorizzati.

- Partecipando fra il pubblico alla celebrazione, indossando bandane, magliette o vestiti che mostrino il vostro dissenso e scandendo slogan.

- Diffondendo nelle reti sociali contenuti con gli hashtag #aforas #StopEsercitazioni #No4Novembre #piuOspedalimenoMilitari #menosoldiallaguerra #savegaza #palestinalibera