Ascolta lo streaming di Radio Onda Rossa !

Unione Sovietica

Italo disco

Data di trasmissione
Durata

È un fatto ben risaputo che la cultura italiana sia stata particolarmente apprezzata in ex Unione Sovietica. Fiumi di inchiostro sono stati spesi sulla questione da persone più competenti di noi, ma non ne troverete traccia nella puntata di oggi. Dimenticatevi la poesia futurista e il cinema neorealista, oggi parliamo della vetta della cultura italiana in URSS: la musica pop anni '80! Oseremmo dire, migliore scaletta musicale di sempre?

Scaletta musicale:

  • Totò Cutugno e il Coro Aleksandrov (Armata Rossa) – L’Italiano
  • Robertino – Jamaica
  • Alla Pugacheva – Nado zhe
  • Raffaella Carrà – Antoshka
  • Eddy Hungtinton – USSR
  • Nicola Bascha, Daniele Millocchi – La baldoria [video]
  • Little Big – Mamma Maria [video]

Approfondimenti:

  • La performance del Coro Aleksandrov con le t.A.T.u. a Eurovision 2009 [video]
  • L'intero speciale di capodanno Ciao 2020! [video]
  • Un articolo accademico sulla musica pop italiana in URSS [Ghilarducci, Manuel. 2021. “Soviet Estrada and VIAs in Italian Boots (1960s-1970s).” - Disponibile a questo link]
  • L'articolo che ha ispirato la puntata - [Flavio Villani per il New East Digital Archive - Disponibile a questo link]

Il compagno Lysenko e noi

Data di trasmissione
Durata
Durata
Durata

Una puntata sulla neutralità della scienza, da Lysenko ai giorni d'oggi. Partiamo dai "successi" della nuova biologia marxista del periodo Stalinista, per arrivare ad agricoltura biodinamica ed omeopatia, tenendo sempre d'occhio il significato di "neutralità della scienza", le commistioni tra scienza, potere, religione ed ideologia, soprattutto quando queste appaiono azzardate.

È l'inizio di un ciclo o della fine?

Asharshylyk

Data di trasmissione
Durata

Negli anni '30 grandi aree dell'Unione Sovietica vengono colpite da una carestia gravissima ('holodomor' in ucraino, 'asharshylyk' in kazako).

Il bilancio di questa carestia sono milioni di morti e milioni di famiglie costrette ad emigrare. Se nella comunità scientifica non c'è ancora consenso sulla deliberata volontà di genocidio del partito comunista sovietico, i governi delle nazioni eredi dell'URSS sono però consapevoli che le narrative su questo evento storico possono essere usate per progetti di costruzione dell'identità nazionale. Ne parliamo con Berik Dukayev, ricercatore kazako esperto di rappresentazione di eventi storici nei libri di testo per le scuole medie e superiori. L'intervista è in italiano, la versione originale in inglese si può ascoltare qui.