Ascolta lo streaming di Radio Onda Rossa !

L'orda d'oro

Da mercoledì 24 Gennaio, ore 12 inizia L'orda d'oro: il miglior podcast italiano sull'Asia Centrale.

Il posto dove rispondiamo alle vostre domande più pressanti sull'Asia Centrale con la sicurezza di chi sa che tanto non troverete la risposta da nessun'altra parte. Andiamo a scoprire l'attivismo di quella parte del mondo che per gli occidentali è da sempre sinonimo di caos creativo.

Venite per la disamina della relazione tra Islam e marxismo, restate per la techno.

In onda ogni due settimane su 87.9 FM.

Italo disco

Data di trasmissione
Durata

È un fatto ben risaputo che la cultura italiana sia stata particolarmente apprezzata in ex Unione Sovietica. Fiumi di inchiostro sono stati spesi sulla questione da persone più competenti di noi, ma non ne troverete traccia nella puntata di oggi. Dimenticatevi la poesia futurista e il cinema neorealista, oggi parliamo della vetta della cultura italiana in URSS: la musica pop anni '80! Oseremmo dire, migliore scaletta musicale di sempre?

Scaletta musicale:

  • Totò Cutugno e il Coro Aleksandrov (Armata Rossa) – L’Italiano
  • Robertino – Jamaica
  • Alla Pugacheva – Nado zhe
  • Raffaella Carrà – Antoshka
  • Eddy Hungtinton – USSR
  • Nicola Bascha, Daniele Millocchi – La baldoria [video]
  • Little Big – Mamma Maria [video]

Approfondimenti:

  • La performance del Coro Aleksandrov con le t.A.T.u. a Eurovision 2009 [video]
  • L'intero speciale di capodanno Ciao 2020! [video]
  • Un articolo accademico sulla musica pop italiana in URSS [Ghilarducci, Manuel. 2021. “Soviet Estrada and VIAs in Italian Boots (1960s-1970s).” - Disponibile a questo link]
  • L'articolo che ha ispirato la puntata - [Flavio Villani per il New East Digital Archive - Disponibile a questo link]

Nauryz Qutty Bolsin

Data di trasmissione
Durata

Aprite le finestre, apparecchiate la tavola, e preparate i propositi per l'anno nuovo. Oggi salutiamo l'arrivo della primavera con una puntata dedicata al Nauryz (Newroz - Navroz), la festa dell'equinozio di primavera.

Scaletta musicale:

  • Kermesse - Zoroastrian
  • Beyto Beats - Newroz
  • Hangama e Wasim Qasedi - Nauroz
  • Roza Rymbayeva - Nauryz
  • Celestino Camicia, Abdul (Valerio Storch), Ascanio Miccoli (Shahram Shabpareh) - Hotto di gennaio live at BBC Persia

La questione della lingua

Data di trasmissione
Durata

Una puntata linguistica con digressioni sull'Asia Centrale. Oggi uniamo i pezzi delle varie discussioni di linguistica fatte finora e vediamo cosa possiamo riportare nella nostra pratica politica quando parliamo di lingua italiana. Come bonus, impariamo a produrre i click.

Scaletta musicale:

- Miriam Makeba - Qongqothwane (The Click song)

- Thisgelo - VAaCIAPAiRATT

- Qaraqoom - Gonoor

Sotto un cielo azzurro

Data di trasmissione
Durata

Rarissimo in natura, costoso da produrre, il blu è il colore dell'Islam centro asiatico. Oggi parliamo di come la storia di questo colore sia legata agli sviluppi tecnologici dell'umanità e del ruolo dell'Asia Centrale nel disseminare questa tinta attorno al mondo. Una puntata dove la linguistica non poteva mancare e ci occupiamo del decennale dibattito sui nomi dei colori.

Scaletta musicale:

  • New order - Blue monday
  • Yalla - Golubje kupola Samarkanda [Le cupole di blu di Samarcanda]
  • Rino Gaetano - Il cielo è sempre più blu

Mar(r|x) aveva ragione

Data di trasmissione
Durata

All'inizio del 1900 un linguista georgiano si mette a dire che la linguistica è uno strumento politico e che le interazioni sociali sono molto importanti per l'evoluzione delle lingue. Seguono 100 anni in cui ogni libro di storia della disciplina include commenti sarcastici su presunte sue malattie mentali. Finché non scopriamo che Nikolay Marr aveva ragione. Questa puntata è un ex-voto.

Scaletta musicale:

  • Debi Gogochurebi – Mtielta tamashobani [Mountain song]

  • Basiani Ensamble – Gandagana

  • Generali minerali – Cylisapirsa

Vento del deserto nucleare

Data di trasmissione
Durata

Tra il 1989 e il 1992 la tribù nativa americana dei Western Shoshone e gli abitanti del Kazakistan nord-orientale aprono un fitto scambio di comunicazioni per raggiungere un obiettivo comune: chiudere i poligoni nucleari attivi sui loro territori. Ne nasce il movimento Nevada - Semipalatinsk, che porta alla chiusura dei due poligoni nucleari più prolifici della storia: il Nevada Test Site (USA) e Semipalatinsk-21 (URSS). Nella puntata di oggi parliamo di colonialismo tecnologico, reti di resistenza globali, e soprattutto di solidarietà.

Scaletta musicale:

  • Johnny Cash - As Long as the Grass Shall Grow (testo di Peter La Farge)
  • Eddy Grant - Gimme Hope Jo Anna

Con gioia battagliera, compagn*

Data di trasmissione
Durata

Non avete avuto tempo di preparare una playlist per il pranzo delle feste? Ci pensiamo noi! Le celebrazioni per l'anno nuovo sono le più importanti del calendario sovietico. Lo speciale delle feste dell'orda d'oro vi porta alla scoperta della musica usata per celebrarlo.

Scaletta musicale:

  • Russo: Dal film Karnaval'naja noč' [La notte di carnevale] – Pjat’ mynut [Cinque minuti] (qui il video del film)

  • Russo: Anonima – Dorogoj Dlinnuyu [Sul lungo cammino]

  • Russo: Diskoteka Avarniya – Novogodnaja '99 [Canzone dell'anno nuovo '99]

  • Russo: Leningrad – Antidepressant [Antidepressivi]

  • Ucraino: Verka Serduchka – A ja tol’ko s moroza [Sono appena arrivata dal gelo]

  • Ucraino: Verka Serduchka – Novogodnaja [Canzone dell’anno nuovo] (video con la performance di Verka)

  • Bulgaro: Kitka – Oj Koledo, Moj Koledo [Oh Natale, mio Natale]

  • Georgiano: Trio Mandili – Kirialesa [Kyrie Eleison / Signore abbi pietà]

  • Georgiano: Shara – canzone tradizionale georgiana per l’anno nuovo (video con costumi tradizionali)

  • Armeno: DJMax – canzone armena per le feste

  • Ceceno: Rumisa Nikaeva – canzone per l’anno nuovo

  • Tataro: Idel Bars - Kish Babaja [Babbo Natale]

  • Kazako: BN – Zhana Zhyl [L'anno nuovo]

  • Turkmeno: Anonimo - Taze Yil [L'anno nuovo]

  • Mongolo: Dolgormaa – Tsagaan Sar [La luna bianca], canzone tradizionale per celebrare il capodanno lunare mongolo

  • Buriato: Chingismaa - Buryad basagan duulana (il video ufficiale con abiti a danze tradizionali)

  • Udmurto: Anonimo - Lymy tod'y [La neve è bianca]

  • Chulym (possibilmente in combinazione con altre lingue parlate in Siberia): Otyken – Storm [La tempesta] (video ufficiale con strumenti e abiti tradizionali)

 

La steppa atomica

Data di trasmissione
Durata

La prima di due puntate dedicate al nucleare in Kazakistan. Oggi parliamo dei piani per la costruzione di una centrale nucleare nel sud del paese a seguito di un voto positivo ottenuto nel referendum del 6 ottobre 2024. Ci spostiamo a Semipalatinsk, dove si trova il centro di test nucleari piu' produttivo del mondo. Parliamo della storia del Poligono, delle sue conseguenze sulla popolazione locale, e della leggenda dell'uomo radiattivo. Rimediamo anche alla grave carenza di punk delle nostre scalette musicali.

Scaletta musicale:

- Pesnija sovjetskovo atoma [La canzone dell'atomo sovietico]

- Adaptazija - Eto li revoljuzija? [E' questa la rivoluzione?]

- Adaptazija e Bishara Baldar - Nazarbevlen telefon arqyly soylesu [Al telefono con Nazarbaev]

- Kraftwerk - Radioactivity

Approfodnimenti:

- Togazhan Kassenova - Atomic Steppe: How Kazakhstan gave up the bomb

Blu(es) di Tashkent

Data di trasmissione
Durata

Cos'hanno in comune il sud degli Stati Uniti e l'Asia Centrale? Il cotone. E dei movimenti antimperialisti che hanno guardato al resto del mondo. Chiudiamo la trilogia di Tashkent parlando di due punti di contatto tra la lotta afroamericana e la comunità centroasiatica. Lo facciamo seguendo il viaggio di Langston Hughes in Unione Sovietica (1932-33) e la Conferenza degli scrittori Afro-Asiatici di Tashkent (1958).

Scaletta musicale:

  • Langston Hughes - The Weary Blues
  • Duke Ellington - Happy Anatomy
  • Boney M - Rasputin

Per approfondire:

Chi ha paura del velo?

Data di trasmissione
Durata

Seguendo l'esempio del Tajikistan, nel 2024 vari governi della regione passano una serie di leggi che bandiscono l'uso del velo negli spazi pubblici. Le leggi vanno a colpire alcune forme di velo che sono associate con la cultura araba (hijab e niqab), riprendendo un tema comune all'Hujum, la campagna di liberazione delle donne iniziata nel 1927 dal Soviet centrale di Mosca. Oggi parliamo della lunga tradizione politica di controllare la maniera in cui i corpi femminili possono esistere in pubblico.

Scaletta musicale: