Una compagna antifascista di Bologna ci racconta la giornata di Sabato 9 Novembre per cui si è scesi in piazza per contrastare i nazifascisti che avevano indetto una manifestazione in Piazza XX Settembre. Commentiamo anche insieme la recente richiesta avanzata dalla digos alla Rai di acquisire le loro immagini della giornata, commentiamo la realtà politica bolognese e le sue trasformazioni.
La giunta Lepore ha deciso, dopo tanti mesi di lotta, di non costruire più la scuola Basta all'interno del parco Don Bosco. Una costruzione che avrebbe portato alla devastazione di uno dei pochi boschi rimasti ancora in città.
Una compagna del collettivo La Vivaia TFQ di Bologna ci racconta la loro storia, di come ad aprile dell'anno scorso abbiano occupato e ridato vita per un mese ad un ex vivaio e del secondo tentativo di due settimane fa, sgomberato dopo sole 72 ore.
Avevamo già parlato della situazione di Bologna con i compagni e le compagne rampanti del Comitato Besta che da gennaio ancora resistono nel Parco Don Bosco. Contro il nulla che avanza e contro il deserto cittadino fatto di cemento e speculazione che sta diventando Bologna, solidarietà alle compagne e ai compagni che continuano a resistere.
Con due compagnx di Bologna parliamo del presidio permanente e della lotta in corso al Don Bosco, dove dal 29 gennaio il Comitato Besta si sta battendo per difendere il parco dall'abbattimento.
Recentemente minacciati dalle forze dell'ordine e dalla giunta comunale, il presidio resiste!
Invitiamo le ascoltatrici e gli ascoltatori che passeranno per Bologna a portare la loro solidarietà allx compagnx rampanti di Bologna.
Al telefono con un compagno dei giovani palestinesi di Bologna che ci racconta della contestazione di ieri al senatp accademico, e della repressione che ne è seguita.
Insieme a Beppe Ramina, compagno di Bologna presente insieme a Francesco Lorusso in piazza a Bologna l'11 marzo del 1977, ricordiamo le circostanze in cui avvenne l'assassinio di Lorusso da parte dei carabinieri.
Un 1977 che fu l'anno in cui culminò un ventennio di movimenti sociali e lotte, anno in cui per sedare le rivolte in seguito all'assassinio di Lorusso Cossiga mandò a Bologna i carri armati, e in cui a Roma e in tutta Italia si scese immediatamente in piazza per esprimere la rabbia per l'omicidio di un compagno da parte dello stato.
Tutti gli anni l'11 marzo a Via Mascarella, dove Francesco fu raggiunto dai proiettili dei carabinieri, avviene un ricordo delle compagne e dei compagni.
Con un compagno di Bologna parliamo del presidio permanente e della lotta in corso al parco Don Bosco, dove dal 29 gennaio il Comitato Besta si sta battendo per difendere il parco minacciato dal progetto di demolizione e ricostruzione delle scuole medie Besta in zona Fiera.
“Il 29 gennaio, quando operai e municipale si sono presentati per recintare definitivamente l’area in vista degli abbattimenti, un gruppo di cittadinx si legato agli alberi, mentre le abitanti del quartiere hanno divelto le recinzioni per impedire l’allestimento del cantiere. Da quel giorno il Parco Don Bosco è presidiato costantemente, animato da iniziative, momenti di incontro e libera socialità, colazioni, pranzi, cene, merende, bricolage, sculture in legno, casette sull’albero, tende, tessuti, trapezi, musica e discussioni!”
Invitiamo le ascoltatrici e gli ascoltatori che passeranno per Bologna a portare la loro solidarietà allx compagnx rampanti di Bologna.
Aggiornamenti sull'operazione che ha coinvolto compagne e compagni di Bologna e del Trentino in un'operazione di profilazione e schedatura coatta del DNA. Il profilo estorto sarà inserito nei database dei carabinieri. Sotto rimandiamo per un maggiore approfondimento:
Con le compagne dello spazio transfemminista La Vivaia Tfq a Bologna facciamo il punto della situazione sullo sgombero avvenuto ieri mattina. Ad oggi, l’area che coinvolge la VivaiaTFQ, è di proprietà di un’impresa edile che l’aveva acquisita con lo scopo di cementificarla costruendovi palazzine, b&b e parcheggi. Tuttavia, l’area verde in cui si trova lo stabile, secondo le norme vigenti, risulta troppo vicina al Cimitero Monumentale della Certosa per poter essere edificata. Per questo l’area è rimasta abbandonata così a lungo.
Dal giorno 18 Maggio, giorno successivo all'alluvione dei territori dell'Emilia Romagna, nella città di Bologna si è formata un'Assemblea Popolare sull'alluvione, che sta costruendo solidarietà e lotta come risposta ad un evento tragico, ma purtoppo prevedibile. Infatti la crisi climatica insieme alla cementificazione selvaggia dei territori provocheranno sempre più eventi catastrofici, che senza un'intervento strutturale di cura e manutenzione dei territori, e senza mettere un'argine alle colate di cemento saranno sempre più frequenti.
Con un compagno parliamo delle iniziative di solidarietà portate avanti nella provincia di Bologna, e di una grande manifestazione a carattere regionale che le realtà impegnate nella solidarietà e nella ricostruzione post alluvione stanno lanciando ad un mese dal 17 Maggio, per individuare nella Regione uno dei principali responsabili delle morti, delle case sommerse dall'acqua, di interi paesi devastati.
Insieme a questo compagno parliamo anche del tentativo di sgombero della Vivaia, occupazione transfemminista nata a Bologna a inizio Aprile, che vede le compagne in questi minuti resistere sul tetto dell'occupazione.