movimenti lgbtiq
No Pride in Genocide
Nel giorno del Romapride (ore 15 piazza della Repubblica) affrontiamo il tema del sostegno lgbtiq+ alla lotta della popolazione palestione e contro il genocidio, interpellando cordinamenti pride che si sono schierati in merito: anzitutto il Bergamo pride che sfilerà oggi e che in questi giorno è stato sulle cronache nazionali per aver chiesto di non portare in piazza bandiere israeliane, il Palermo pride, indetto per sabato 22 giugno, che ha dichiarato il proprio posizionamento a finco della popolazione palestinese e contro il pinkwashing come il Liguria pride che ha gridato il suo freepalestine già sabato scorso.
Per quanto riguarda Roma il coordinamento pride ha fatto nel proprio documento solo un accennato e discutibile riferimento alla questione ma un appello chiede a tutte/i/* coloro che sfileranno di non restare in silenzio portando nel corteo del Pride le bandiere e i colori della Palestina, cocomeri, i cartelli in solidarietà alla Palestina e contro il genocidio!. Segue il testo dell'appello
#NoPrideInGenocide
Non c’è orgoglio nel genocidio.
Da mesi assistiamo all’escalation genocida contro la popolazione palestinese.
Giugno è per noi persone LGBTIQA+ il mese dei Pride
Ma siamo furios3 perché è sempre più pesante la contraddizione di una festa in cui balliamo accanto alle compagnie che fanno affari con Israele;
alle istituzioni che supportano politicamente bombe, colonialismo e occupazione;
al Coordinamento Roma Pride che in questo momento non dice una parola di solidarietà per
le\i\l3 palestinesi.
Ci sono momenti in cui non si può restare in silenzio.
Per questo vogliamo invitare tutte le persone che parteciperanno il 15
giugno al Roma Pride
A PRENDERE PAROLA, a non restare in silenzio portando nel corteo del Pride le bandiere e i colori della Palestina, cocomeri, i cartelli in solidarietà alla Palestina e contro il genocidio!
Non permettiamo che sia un Pride egoista, vigliacco, fuori dalla storia.
Prendiamo parola, non c'è orgoglio in un genocidio!
#NOPRIDEINGENOCIDE #FREEPALESTINE
Russia: movimento lgbtiq al bando
Lo scorso 30 novembre, la Corte suprema della Federazione russa ha approvato la mozione del ministero della Giustizia russo di riconoscere il “movimento internazionale LGBT” come “organizzazione estremista”.
Ne parliamo con Maria Chiara Franceschelli, dottoranda alla Normale e autrice, tra le altre cose, dell'articolo "La Russia ha messo al bando il “movimento pubblico internazionale LGBT” definendolo estremista" pubblicato su Valigia blu.
Via Frocis: 5 aprile ore 18 p.zza dell'Immacolata, San Lorenzo
Con un compagno della rete queer, transfemminista, radicale PRIOT, acronimo di Pride Romano Indecoroso Oltre Tutto parliamo della via Frocis il cui concentramento è previsto per questa sera 5 aprile alle ore 18 a pzza dell'Immacolata per poi snodarsi attraverso il quartiere romano di San Lorenzo.
PRIOT coglie la coincidenza tra la settimana santa con l’anniversario della prima protesta omosessuale italiana: quella che avvenne a Sanremo tra il 5 e il 7 aprile del 1972. Una protesta poco ricordata contro un convegno di psichiatri che criminalizzava l’orientamento sessuale non eteronormato. Si percorrerà un itinerario composto di 14 stazioni portando il peso della croce dell’eterocispatriarcato che ci condurrà alla stazione finale: la nostra resurrezione frocia. Nel percorso ci faremo guidare dallo spirito della nostra Sacra Vulva: l’Holy Vagina.
In ognuna delle stazioni ricorderemo una tappa della nostra storia di oppressioni e di lotte di liberazione.
Resistenza Lesbica: Conferenza a Budapest
Con una compagna di ELC Eurocentralasianlesbian Community, parliamo della terza Conferenza Lesbica che si è svolta a Budapest dal 29 settembre al 1 ottobre: focus su le lotte in Ucraina, Russia, Ungheria dove le politiche del governo Orban e dei movimenti antigender sono particolarmente aggressive, come noto, contro lesbiche, donne, soggettività lgbtiq.
Nella foto (Bankò Gàbor/444) la Dykes march, manifestazione lesbica, che si è svolta a Budapest durante la confereza
Sanremo 1972/2022: Sesso e società 50 anni dopo
Oggi, a 50 anni dalla prima protesta LGBT+ in Italia, che si tenne di fronte al casinò di Sanremo nel 1972 durante il "Congresso Internazionale di Sessuologia" organizzato dal Centro Italiano di Sessuologia (CIS), è stato organizzato dalle realtà LGBT+ liguri un convegno e mostra dal titolo "Sesso e Società. Il mondo LGBT+ 50 anni dopo". L'evento si terrà proprio al casinò di Sanremo, dalle 10.15 alle 17, e sarà possibile seguirlo in diretta streaming dal canale Youtube di Liguria Pride.
Insieme ad una compagna della redazione presente a Sanremo per il convegno ricordiamo i fatti del 1972 e ci parliamo del fitto programma dei dibattiti di oggi.
Trans Freedom March Roma 20 novembre
Uno spazio radiofonico sulla Trans Freedom March 2021, manifestazione che si svolgerà sabato 20 novembre a Roma, concentramento dalle 16, 30 in piazza della Repubblica, corteo fino a Piazza Vittorio con partenza alle ore 17.
Ne parliamo con
Porpora del Mit, Movimento Identità Trans
Sandeh di Sunderam, Identità Transgender Torino
Guerrilla Transpoetica
Leila di Libellula Associazione
Il DDL Zan è morto ma non affosserete le nostre voci! Presidi a Roma e Milano
Ddl Zan, il Senato affossa la legge contro l'omolesbotransfobia di nascosto nel voto segreto come volevano le destre. Almeno 16 franchi tiratori votano col centrodestra. I movimenti lgbtqi+ però oggi si riprendono le piazze: due i presidi previsti al momento, a Roma e a Milano. Ne parliamo con Paola Guazzo.
Turchia: repressione di Erdogan su universitar* e comunità LGBTQI
Decine di giovani sono stati fermati dalla polizia turca in diverse manifestazioni a Istanbul, nell'ambito delle proteste in corso da un mese contro la nomina a rettore della prestigiosa Università del Bosforo di un docente vicino al presidente. La retata è stata preceduta da quattro arresti di studenti del movimento LGBTQI avvenuti nel fine settimana scorso: due studenti della Boğaziçi finiti in carcere e altri due agli arresti domiciliari per "insulto ai valori religiosi" per un’opera d’arte che raffigura simboli arcobaleno LGBTQI accanto all’immagine di un sacro sito islamico. Ne parliamo con il giornalista Murat Cinar.
Mariasilvia Spolato, pioniera del lesbismo politico
Mariaslvia Spolato (25 giugno 1935 - 31 Ottobre 2018) è stata la prima lesbica visibile in Italia, la prima militante a essere scesa in una piazza in occasione dell'8 marzo 1972 manifestando apertamente per la liberazione omosessuale. In questo redazionale ne approfondiamo la figura.
Mariaslvia Spolato, "I movimenti omosessuali di liberazione", Samonà e Savelli, 1972
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