Conduce Radio Quar. Intervista sul tema homelessness a Daniela Leonardi, autrice del libro "La colpa di non avere un tetto" e intervista al Comitato Insostenibili Olimpiadi di Milano che ha come tema le olimpiadi di Milano-Cortina del 2026.
Ponte radio è uno spazio di collegamento tra radio autorganizzate che va in onda tutti i venerdi dalle 13 alle 15. Vi partecipano Radio Quar, Radiondarossa, Radio Blackout, Radio Wombat, Radio Eustachio, Radio Neanderthal.
Parliamo della deturpazione del paesaggio della Valpolicella con
Gabriele Fedrigo, autore del libro "Terra delle mie brame: il caso
Valpolicella". Da una bellezza paesaggistica scandita da biodiversità e
da un'economia di equilibrio più che di progresso, ci si trova oggi di
fronte ad un paesaggio fatto a brani, frammentato, cementificato,
appiattito dalle monocolture e dal profitto. Ed è proprio in nome del
profitto che si compie l'ennesimo passo avanti con l'imposizione dei
nuovi OGM, chiamati in Italia TEA, Tecniche di Evoluzione Assistita.
Parliamo con un compagno del collettivo Terra e Libertà nel tentativo
di dare un quadro generale di questo nodo tematico e della lotta che
gli si oppone.
Passiamo in rassegna il Disegno di Legge che prevede la realizzazione di un DDL per la produzione di energia da centrali nucleari, in barba ai referendum del 2011.
I piani del governo prevedono un quadro in cui in Italia vengano realizzate poche grandi centrali nucleari che contengano però tanti piccoli reattori, i cosiddetti SMR. E' prevista la realizzazione di impianti per la produzione di combustibile e per il riprocessamento del combustibile esausto.
Rimbalza più volte la perifrasi ossimorica di nucleare sostenibile che racchiuderebbe in sè SMR, AMR e impianti a fusione, cosa che secondo il legislatore permetterebbe al piano di aggirare i referendum.
A parte questo i 4 articoli del DL restano volutamente sul vago, senza chiarire le modalità o di preciso le tecnologie prescelte. Ciò che, però, è estremamente chiaro è che lo stato italiano elargirà fondi a pioggia per ricerca e sviluppo, progettazione e realizzazione di impianti, a sostegno dell'iniziativa privata.
L'iter legislativo durerà ancora 24 mesi, sarà fondamentale in questo periodo discutere e formarci su questi temi per costruire una rete di rotte territoriali dal basso per mettere in crisi questo progetto.
Puntata del 28 febbraio di PonteRadio a cura di Radio Blackout. Seguendo il tema del mese, abbiamo declinato il rapporto tra grandi eventi e montagna nel nostro territorio a partire dalle Olimpiadi di Torino 2006.
Nella prima parte con un compagno delle Alpi Occidentali, abbiamo ripercorso i movimenti di opposizione al grande evento: dalla resistenza alla pacificazione cittadina all’intralcio al passaggio della fiamma olimpica. L’opposizione era anche contro quello che sarebbero stati segni indelebili sulle montagne piemontesi dal punto di vista sociale, economico, ma anche fisico, ambientale e infrastrutturale.
Nella seconda parte, proprio gli impianti sportivi inutili diventano i protagonisti dalle fasi di progettazione a ciò che ne resta: cattedrali nel deserto abbandonate da decenni e in una costante fase di riprogrammazione senza sbocchi. Non solo la montagna porta ancora le ferite dell’evento olimpico.
Anche le città sono segnate dall’indebitamento e dalla speculazione immobiliare, dalla necessità di svendere e ridimensionare patrimonio pubblico dal welfare agli impianti sportivi di base. Su questo in chiusura della puntata abbiamo fatto con Luca del Laboratorio Off-Topic di Milano – che fa parte del Comitato Insostenibili Olimpiadi – un parallelismo tra Torino e Milano, che vede già in pieno sviluppo le dinamiche del grande evento olimpico.
-- brodo: tre modi di vivere la montagna in versi e musica
-- contro le grandi opere, un piccolo sogno di grandi rivolte
-- ghigliottina: due impianti sportivi esclusivi tra marina militare USA e oligopolisti della logistica
-- racconto del calcio antifascista nell'hinterland napoletano, il Quartograd --
Per raccogliere il tema montagna di questo mese, abbiamo raccontato Tellurica, la due giorni appena trascorsa a Firenze (https://tellurica2025.vado.li) nata per far incontrare esperienze di lotta nei territori urbani e non.
Come riuscire a difendere i luoghi in cui viviamo dalle logiche pervasive di estrattivismo? Come si ricreano comunità nei luoghi spopolati e che tipo di comunità vogliamo creare? Come vincere l'atomizzazione e la sensazione di isolamento?
Racconti da un percorso appena cominciato, ma con già molte idee ben piantate.
Le terre alte bruciano. Non è una metafora. Lo zero termico a 4200 in pieno autunno, i ghiacciai che si sfaldano , il permafrost che si scioglie, le alluvioni devastanti sono la realtà quotidiana delle nostre montagne. Una realtà che stride con l’ostinazione di chi, dalle Alpi agli Appennini, continua a proporre un modello di sviluppo anacronistico e predatorio, basato su pratiche estrattive e grandi-eventi come i giochi invernali. Gli scienziati ci dicono che l’ultimo turista sugli sci arriverà nel 2040 . Eppure si continuano a costruire nuovi impianti di risalita, a scavare bacini per l’innevamento artificiale, a devastare versanti per inutili collegamenti tra comprensori. Secondo questa visione predatoria potremmo arrivare a sciare sull'asfalto per rivitalizzare l'economia montana.
Nella puntata di oggi abbiamo raccontato la storia delle radio libere politiche dell'area fiorentina degli anni Settanta-Ottanta. Con ospiti due compagni che quelle esperienze animavano, abbiamo ripercorso le vicende di Radio Morgan e Radio Geronimo, ma abbiamo parlato anche di Controradio, Radio Cento Fiori e Radio Antenna Libera Toscana, oltre che del contesto sociale e politico in cui operavano.
Flussi finanziari ed estrattivismo neoliberista nel settore immobiliare urbano. Raccontiamo i principali attori e i meccanismi pratici con i quali si alimenta l'inarrestabile giostra del lusso toscano.